Storie vissute, giudicate da un mondo che è bravo solo a criticare, messe su carte mostrerebbero un sacco di magia. Se raccontassi la mia, sarebbe il più bello di tutti i romanzi.

Questa è per tutte le donne, per augurarci un felice 8 marzo, per ricordarci che a modo nostro siamo tutte speciali, e se nessuno ce lo ricorda con un fiore oggi, spero di riuscirci io con i miei versi.

La dolcezza di certi momenti, raccontata con la dolcezza di certe parole, meravigliandosi della dolcezza di certe persone.

Per quanto stupido, demanziale, e banale possa risultarvi il titolo, mi piacerebbe leggeste il resto e mi diceste se vi sentite come mi sento io: salvati da una penna, perché se non scrivessi non sarei io, sarei una persona che mi piace molto meno.

"Sono sempre stata la sicurezza di tutti, e la mia meno che mai"

Non sempre si accetta che qualcosa finisca, ed è ancora meno facile accettare che qualcosa semplicemente non sia destinata ad iniziare. Inevitabile chiedersi in continuazionie se magari un giorno, in un altro posto, in un altro momento, in un altro modo, un sogno possa finalmente realizzarsi. ...Chissà.

Una poesia per raccontare il disincanto di
"Principesse che non perdono la scarpa
che agitate come sono, la lanciano con rabbia
distruggendo i loro stessi castelli di sabbia."

Giuro che è molto meno splatter di quanto il titolo possa far pensare! Si tratta di una riflessione sull'espressione "buttare il sangue", cosa che, almeno una volta nella vita, tutti facciamo per amore.

Ieri ho letto su questo sito una poesia dallo stesso titolo e mi sono ricordata di questi miei vecchi versi, che scelgo oggi di condividere con voi. Sono dedicati alla mia città, di cui si parla sempre tanto male, ma che continua ad emozionare ed incantare chiunque abbia la fortuna nella vita di scoprirne anche le cose belle e non solo i piccoli difetti che la televisione si diverte ad ingigantire. Napoli non è solo pizza, mandolino e spazzatura. Napoli è anche e soprattutto poesia.

Mostri umani è quello che siamo un po' tutti: frutto di quello che c'è stato fatto e di quello che abbiamo scelto noi, "angeli incazzati", siamo il risultato di mille dettagli.

"Ci spoglieremo dei vestiti e del passato [...] diventare veri. Corpi e cuori nudi".

Perché anche quando le cose non vanno si deve cercare la forza di arrancare nel buio e riprendere in mano la propria vita... "cancellare le poesie tristi e l'amaro gusto che è rimasto in bocca"

Il sole di solito mette di buon umore, ma qualche volta quello che c'è fuori fa a pugni con ciò che hai dentro. E anche se è estate, tu senti l'inverno.

"Non ho smesso di cercarti, è che ho iniziato anche a cercare me, e a modo mio mi sono ritrovata [...] Non ho smesso di cercarti, ma ciò che trovo non mi piace più".

"Destinataria e non più mittente", perché è una vita che regalo parole, e qualche volta anche io vorrei sentirmi speciale.