"Stai attenta Icaro, che se ti avvicini troppo al sole con le tue ali di cera, poi si sciolgono e cadi." ribatte lui con fare provocante, gettando la sigaretta finita nel posacenere.
"Mi stai dicendo di starti lontana?"
"Ti sto dicendo di non spingerti oltre ciò che sai gestire, o non potrai lamentarti se ti fai male."
***
Ormai senza fiato i due si separano e, con ancora la fronte appoggiata a quella di Bee, Zayn sussurra sulle sue labbra divertito: "La caduta di Icaro".

"Se pensi di potermi fottere..." ringhiai, mentre premevo le chiavi della mia auto
sul suo braccio. Lo graffiai con immane goduria e solo dopo aver ottenuto la dose
di soddisfazione fisica e psicologica di cui necessitavo, ritrassi le chiavi.
"...sappi che io sono più bravo di te a fottere la gente" sussurrai al suo orecchio,
facendolo sussultare sul posto. Harry rimase impassibile, serrò la mascella e solo dopo
qualche istante, abbassò lo sguardo sul braccio che avevo graffiato l'attimo prima.
Schiuse le labbra per poi rispondere "Se pensi di potermi fare male, allora sappi che io sono più bravo di te
a poterlo sopportare". Delle goccioline di sangue gli colavano giù per il braccio e quando pensai
di avergli indotto terrore, il riccio, puntualmente, distrusse quella mia convinzione: mi guardò attentamente,
un ghigno si impossessò delle sue labbra e "che la guerra inizi" mormorò, prima di essersi leccato la ferita.
LA STORIA NON PRESENTA ALCUNA TEMATICA INCEST.