[Harry/Louis, accenni Zayn/Liam] [Human!Harry, Werewolf!Louis] •TeenWolf!AU
Harry è un tipo intelligente, fin troppo a volte, ma quando si tratta di pericolo e brivido perde del tutto la testa. Ed è quando incontra Louis, un ragazzo misterioso e apatico, che la sua vita cambia del tutto. A partire dal suo cuore.
Tratto dalla storia:
“Almeno posso sapere il tuo nome?”
“No.”
Harry interdetto aprì la bocca pronto per ribattere e dire qualcosa, ma il suono di un ululato squarciò l'aria.
“Devo andare. E per il tuo bene sparisci, vattene via.”
“Vaffanculo” sussurrò a denti stretti, mentre il ragazzo misterioso gli voltava le spalle.
Non poteva lasciarlo lì, solo e devastato, anche se era grande e vaccinato, Harry non avrebbe mai ammesso a voce alta che quel ragazzo lo attraeva, lo faceva sentire strano, agitato e paradossalmente al sicuro.
“Guarda che ti ho sentito, moccioso.”

"Destino: la predeterminazione fatale dell'accadere; il succedersi degli eventi ritenuto come preordinato e necessario, al disopra dell’umana capacità di volere e di potere."
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Dal testo.
"H, hai solo quattro anni e hai già una cotta!" rise Gemma, che non voleva prenderlo in giro, ma era divertente vedere il fratellino tutto preoccupato per un bambino. Un bambino, e non una bambina.
Harry però si mise a piangere, pregando la sorella di smetterla. "Non è colpa mia!!!" protestò e poi aggiunse, "Non dirlo al tuo amico."
Gemma sorrise, incantata dall’adorabilità di suo fratello con quegli occhioni verdi e rossi per il pianto, e si sentì in colpa per averlo fatto piangere. [...] "Mi perdoni se ti dico il suo nome?" chiese la sorella, sorprendendo Harry, che si aspettava altre prese in giro.
Il bambino annuì per due motivi: il primo era che non sarebbe mai stato in grado di rimanere arrabbiato a lungo con sua sorella e poi voleva davvero sapere come si chiamasse quel bambino.
"Louis," gli bisbigliò Gemma in segreto ed entrambi sorrisero. Avevano il sorriso identico, con le fossette nelle guance e gli occhi luminosi. "Non so il cognome, ma posso parlarti di lui, se vuoi?"

Tutto quel che Harry possiede è un appartamento, il suo amatissimo blog, un caro amico e un amore platonico che nulla fa fuorché consumarlo. Quel di cui stranamente dispone, inoltre, a sua insaputa, è un disturbo ben noto e facilmente riconoscibile come sonnambulismo.
Sarà il nuovo arrivato in città, occhi blu e capelli castani, uno dei più fedeli lettori del suo prediletto blog, a riscoprire la stenografia della sua anima.
"Non ero mai stato da uno psicologo, non ero ancor giunto ad un livello di supplizio tale da indurmi a seguire i lunatici consigli di un mentecatto, ma un insolito sogno mi aveva persuaso a tal punto da istigare il mio cervello ad elaborare un concetto di blog personale. “Ed è qualcosa di utile, Harry?” chiedevo delle volte a me stesso, incapace di arguire una risposta."