“Buonasera” esordì Theo con il suo solito sorriso sulle labbra, picchiettando delicatamente sulla spalla della ragazza con i capelli lisci. Quest’ultima si girò lentamente – probabilmente aveva riconosciuto quella voce – e sgranò gli occhi incontrando quelli divertiti e sereni del cantante. Apparentemente, quella ragazza non ebbe nessuna delle reazioni che Theo si era immaginato qualche minuto prima quindi, la sua sicurezza nel pensare che fossero lì per loro, vacillò un bel po’. Tuttavia ci pensò la reazione dell’altra ragazza a fugare tutti i suoi dubbi.

"Era stupido, sapevo che lei era lì, allora perché tanta cautela? La risposta venne da sola non appena, spostata la porta e indirizzato lo sguardo al grande letto addossato alla parete notai che aveva gli occhi chiusi. Non so ancora se rimasi più deluso perché non era sveglia e pronta ad accogliermi, o estasiato vedendola stesa con le lenzuola che si attorcigliavano al suo corpo.
Attento feci qualche passo richiudendo il legno dietro di me."

Già da tempo ormai, Harry aveva fatto capire chi era agli studenti della Holmes Chapel High School.
Al primo anno era lo sfigatello preso di mira dai ragazzi più grandi.
Al secondo era un ragazzino che iniziava a ribellarsi.
Al terzo era il brutto anatroccolo diventato un bellissimo cigno.
Al quarto era il puttaniere, venerato da qualunque essere di sesso femminile in quella scuola.
E adesso, adesso che si parlava dell’ultimo anno, Harry Styles stava a significare solo pericolo.
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-Cos’hai intenzione di fare con lei?- chiese Louis, alludendo alla bionda che Harry aveva preso di mira.
Il ragazzo, come risposta, scrollò le spalle con indifferenza.
-Riformulo meglio la domanda- continuò Louis. –Hai intenzione di farle del male?-
Il riccio si voltò verso l’amico, notando quanto fosse preoccupato.
-Per ora non ha fatto nulla che possa scaturire la mia rabbia-

Scritta per il p0rn!fest indetto da fanfiction italia
[Feliver - Oliver/Felicity]
«Felicity, daresti un’occhiata al mio hard-disk?»
Tutto inizia con questa frase innocente del nostro bel miliardario, rivolta alla povera ed ingenua Felicity che ogni santa volta tenta - inutilmente - di non fare figure di merda di fronte al quel gran pezzo di ragazzone.
Ovviamente fallendo.