Prologo
Salve,
Non staremo qui a pregarvi di leggere delle nostre vite, ma se volete farlo, prendete tutto quello che leggete come prendereste un pagliaccio durante la sua più nota esibizione.
Queste sono le nostre vite. Dentro a queste parole ci siamo noi. Noi, un piccolo gruppo di ragazzi di Liverpool con un mucchio di problemi.
Questo diario parla di tematiche difficili e rudi: problemi familiari, amore, odio, litigi, sesso, droga, fumo, morte...
Noi vi lanciamo a terra il guanto, a voi raccoglierlo.
Con affetto
Alex. Louis. Marc. Harry. Zayn. Liam. Niall. Jamie. Corin.
Ecco uno squarcio del primo capitolo... giusto per darvi un'idea (la storia non sarà poi sdolcinata). By Arianna
È il mio migliore amico, darei la vita per lui. Lo amo come non amo nessuno. Il nostro amore va oltre tutti gli altri. Non siamo come fidanzati, non siamo come fratelli. Il nostro è un amore potente, antico e spietato che non lo si può capire se non lo si prova.
Lo guardo e, poi, lo bacio sulla bocca. Un bacio semplice, solo con le labbra, come facevamo noi.

— Tratto dal Capitolo 1. —
10 Settembre 2014.
Bene! Nuovo anno, nuova scuola, no?!
Mi presento: sono Nina Wilson, ho 17 anni e sto per cambiare scuola — di nuovo!
Mio padre ha trovato lavoro qui a Boston e così ha deciso di farci trasferire.
Non ho una madre. Bè, quella troia ha preferito scappare con il nostro vicino piuttosto che crescerci come tutte le madri normali..
Non ho molti amici a causa del mio comportamento freddo e distaccato, non sono mai stata brava a fare amicizia; Alle medie preferivo infilarmi le cuffie nelle orecchie, sentire della buona musica e leggere un libro. Per questo comportamento distaccato, ovviamente, ero presa in giro da tutti venendo chiamata “asociale”.
I trasferimenti, inoltre, non aiutavano.
[...]
- Pensi di farmi paura con quell'arnese?! - Disse con la sua voce stridula.
La sorpassai dandogli uno spintone con la spalla e mi diressi verso le macchine del gruppo.
- Mmhh.. Rossa, blu, nera — Oh sì! Bianca! - Esclamai.
- Che cazzo vuoi fare?! - Disse la rossa.
Le sorrisi maliziosamente e con la chiave inglese diedi una forte botta alla fiancata destra dell'auto, ammaccandola.
- Sei impazzita?! - Urlò la rossa.
- No.. Sono Nina. - Le dissi soddisfatta girandole le spalle.
***