Sarah Wright. Una diciottenne dolce, fin troppo sensibile e dannatamente bella. Ecco cosa ero. Un continuo usufruire di droghe e sostanze rovinava me stessa in modo incontrollabile.
La sera uscivo: andavo in discoteca a divertirmi, mi colavo bicchieri dei piu forti drink, alcolici e sostanze stupefacenti che mi facevano andare fuori di testa. Tornavo a casa tardi, verso le 5 oppure mi facevo trovare a casa la mattina, cercando scuse su scuse come ad esempio essere andata a dormire da una mia amica, per scampare dai miei genitori.
Adulti con un mentalitá da bambini, incapaci di capire ed ascoltare. Viaggiavano in continuazione per il mondo, cercando posti piú lontani possibili per non starmi vicino. Iniziai ad utilizzare sostanze ''speciali'' per dimenticare il dolore provato per la morte di un ragazzo, Jake, il mio migliore amico. Lui mi voleva bene, ma io lo amavo. Si faceva debole e aveva difficoltá a camminare. Mi disse che aveva una malattia alle ossa, una settimana dopo averlo scoperto.
Questa malattia lo aveva portato alla morte e io, oltre ad aver trovato un modo di passare quel dolore, avevo trovato un modo per raggiungerlo.