Ho deciso di fare una serie di oneshot SwanQueen,tutte indipendenti l'una dall'altra.
Saranno per la maggior parte fluff.

Recentemente mi è capitato di rivedere l'episodio 8x13 " E se..." in cui la vita dei nostri eroi era completamente sconvolta, Callie è sposata con Owen e hanno ben tre figli, Arizona ha la vita che ha sempre desiderato...Il destino, per quanto tu possa combattere certe cose sono scritte nelle stelle, sulla pergamena della tua vita e non puoi farci niente, prima o poi, ci sbatterai contro. Ho deciso di riprendere a raccontare la storia da quell'episodio e divertirmi con i vari "e se"...riusciranno Callie e Arizona a diventare le nostre Calzona?

"Ritmico.
Batte il tempo un vecchio orologio.
Nella notte e nel silenzio rimbomba.
Inarrestabile perchè il tempo trascorre inesorabile.
Sensazione d'impotenza pervade, nell'impossibilità di arrestare pensieri e sensazioni che si diffondono in un corpo ormai stremato nell'anima.
Insnonne, un'altra notte, nel vortice di emozioni che le divorano le viscere.
Inquietudine costante, del sapere ciò che desideri e non riuscire ad afferrarlo.
Occhi che non lasciano dormire, i suoi, nella mia mente.
Tick tack tick tack..."
Una fanficton Morilla narrata da più punti di vista a partire da quello di Ginnifer Goodwin....è la mia prima fanfic quindi vi prego non uccidetemi subito, datemi una chance...fatemi sapere cosa ne pensate così che io possa migliorare. Spero vi divertiate nella lettura quanto io mi diverto nello scrivere. Kiss
Ah dimenticavo: quest'opera è solo frutto della mia mente distorta, prendete questa storia come se fosse una serie TV che parla di attori che recitano in un altra serie TV.... enjoy

[AU | Big p0rn table challenge]
«Emma Bovary non è l’unica ad avere un bel caratterino, qui».
Piper sussultò e alzò gli occhi dalle pagine del libro.
Fuori pioveva ancora a dirotto e così, pur di non stare in compagnia di Larry e Polly, Piper si era rifugiata in biblioteca, sperando di potervi trovare un po’ di solitudine.
A quanto pareva Alex Vause aveva tutta l’intenzione di distruggere le sue speranze, dal momento che si stava sedendo accanto a lei.
«Oh, signorina Vause» riuscì a dire infine Piper, mettendosi automaticamente a sedere in una posa rigida, con la schiena dritta quanto lo schienale di legno.
La supplente le sorrise, in un modo che Piper giudicò poco professionale, con l’angolo del labbro destro appena sollevato.
«Chapman, giusto? La ragazza della seconda fila che oggi sembrava annoiarsi terribilmente durante la mia lezione».