Ale, disordinata, confusionaria, pigra, vivo in un paesino delle marche di cui molto probabilmente anche google Earth ignora l’esistenza. un pò di anni e tanta voglia di fare niente.

Sarcastica e pungente, spesso non vengo compresa abbastanza, rispondo sempre con delle frecciatine pericolose che spesso infiammano le persone che mi stanno attorno, ma non so cosa ancora le abbia trattenute dall’uccidermi.
Pervertita quanto basta e stupida quando serve, affogo la depressione pomeridiana nella Nutella®, mia inseparabile compagna di vita, e la solitudine nelle canzoni degli Arctic Monkeys, Red Hot Chili Peppers, e Nirvana.
Troppo debole e sensibile per ascoltare Lana del Rey ma troppo forte per ascoltare tutta la musica italiana.
Odio le cose troppo sdolcinate, malgrado abbia  scritto una FF che per poco non mi ha fatto beccare il diabete, ma è acqua passata, per fortuna. Odio ogni forma di fanatismo eccessivo verso gli One Direction, malgrado io venderei tutte le mie cianfrusaglie e i miei averi per il mio Harreh.
Credo in Larry Stylinson e mi rassegno al fatto che Harreh non sarà mai mio.
Credo di essere l’unica a questo mondo a non amare particolarmente Hermione Granger e ad amare alla follia Tom Felton e Draco Malfoy ovviamente, e Ron Weasley, ma non ho letto nemmeno un libro di Harry Potter.
Non ho mai una certezza, se non me stessa, e quella che, da grande probabilmente finirò sotto un ponte a chiedere l’elemosina grazie alla mia pigrizia e testardaggine.
Vorrei viaggiare il mondo ma so che non andrò mai più lontano del vialetto di casa mia.
Una volta ambiziosa, ora rassegnata al mio futuro da barbona obesa e zitella mi concedo frequenti banchetti di patatine fritte, pizza, nutella e gelato in pomeriggi di solitudine, quando a volte mi abbandono anche a strani balletti sentendo le mie canzoni preferite passare raramente alla radio o tv.
Faccio le cose sempre all’ultimo minuto, di fretta e distrattamente, beccandomi più cazziatoni al giorno dai miei genitori.
Troppo volgare, frivola e irrazionale per essere reputata la figlia di mia madre, e troppo pacata, silnziosa e riservata per essere figlia di mio padre, riesco quasi sempre ad apparire dignitosa e fin troppo educata fuori da casa mia.
Sopravvivo discretamente (tra uno sclero e un pianto) a cinque allenamenti a settimana di pallavolo e alla scuola (ragioneria) che rimpiango ogni anno che passa di aver scelto, ma siamo solo all’inizio.
Poco #trasgry  e poco #allamoda(?), molto #foreveralone, cerco di fregarmene di ciò che pensano le persone, ma non ci riesco (come il povero Harreh, è destino).

See you “under the bridge”.