"E la pioggia fuori mi ricorda che anche il cielo piange qualche volta!" Siamo incostanti, instabili e discontinui. Ma la nostra conformità è direttamente proporzionale alla nostra diversità. Suffraghiamo diversi ideali, pensieri e dottrine. Siamo unici, straordinari e ineguagliabili. Ognuno è speciale a suo modo, ognuno ha un talento particolare, ognuno può segnare la storia. E poi c'è quella parte di uomini che attraverso le parole genera mondi infiniti, che si succedono in un ciclo eterno tra le diverse generazioni e che imprigionano innumerevoli sentimenti. Gli scrittori sono sempre un po' come gli innamorati. Insomma, gli innamorati hanno trovato la persona giusta; gli scrittori hanno trovato le parole giuste. E talvolta, anche quest'ultime posso far innamorare chi le legge. L'odore di un tomo nuovo, la fragranza dell'inchiostro appena stampato su della carta, lo sfregamento dei polpastrelli su una copertina lucida, il titolo di un manoscritto che si staglia dinnanzi agli occhi, la dedica che spicca non appena giriamo la facciata e l'inizio tanto atteso della storia. Infine c'è quel momento, nel quale la mente e l'anima volano all'interno del racconto e si estraniano dal mondo circostante. Forse sono proprio questi istanti di pura palpitazione, trepidazione, benessere e soddisfazione che spronano uno scrittore a catapultarsi nell'ardua impresa di creare da zero un libro. Giungere alla fine di una storia avendo già mille idee su di un'altra; sentirmi soddisfatta e allo stesso tempo triste o nostalgica per aver appena concluso un racconto; essere stata in grado di aver trasmesso delle sensazioni attraverso le mie parole, mi gonfia il cuore gioia e mi fa vivere mille vite al posto dell'unica che mi è stata concessa. Si scrive per chi non ne ha la possibilità o per puro piacere; ma certo è che scrivere dà voce alle emozioni. Spero di appassionarvi e strapparvi un sorriso o un sospiro con le mie storie e di diventare, un giorno, una scrittrice. -SS.