1 settembre 1939 – 2 settembre 1945
Tutta la Seconda Guerra Mondiale dal punto di vista di Hetalia.
Niente dittatori, capi di governo o ideologie politiche. I protagonisti sono le nazioni.
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[On going: dicembre 1941]
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[AVVISO all'interno!]

Quando Ludwig riceve un misterioso pacco si ritrova legato a un fantasma di nome Gilbert che sta cercando nell'aldilà il suo amore perduto Ivan. Ludwig deve mettere insieme gli indizi per aiutare sia Gilbert che Ivan a ritrovare i loro ricordi e trovare la pace per le loro anime tormentate. Ma l'assassino è ancora libero, e qualcuno molto vicino a Ludwig è in pericolo e potrebbe far ripetere il giro di violenze. Riuscirà Ludwig a trovare l'assassino e a salvare tutte le persone coinvolte? Con l'aiuto del suo amico Alfred, un detective, e di Arthur, uno psichico, potrà avere una sola possibilità.

[Germania- Novembre del 1941]
Oscar sorrise tra se e se, socchiudendo gli occhi blu.
Poteva picchiarlo. Poteva stuprarlo. Poteva insultarlo. Poteva fare quello che voleva.
All'inglese bastava rimanere con lui, non importa quale prezzo avrebbe dovuto pagare.
Già, non importa.

Ricordava la storia di ogni ferita, una per una. Le vittorie, le sconfitte, le “tecnicamente vittorie” e le “abbiamo perso troppi uomini per considerarla una vittoria”.
Sorrise poi, passando le dita sulla cicatrice che spiccava più di tutte. Era un segno irregolare e profondo, ad uncino.
“ Un segno a P.”
Si corresse, seguendo la curva della lettera. Non aveva mai capito se aveva vinto o perso quella battaglia, ma il fatto che non avesse tutto il nome di quello stronzo scritto sul pube gli faceva pensare di aver vinto.
O, almeno, di non aver perso.
Nella sua stanza non c’erano cadaveri né odore di sangue, né polvere da sparo e nuvole biancastre di pulviscolo.
Sorrise al suo stesso volto, scivolando in ginocchio sul tappeto. Slacciò e abbassò leggermente i pantaloni per poter vedere meglio la cicatrice.
Sentì le dita inguantate stringersi al suo collo e il fiato caldo ed acido andare a sbattere sul suo viso. Vide i denti serrati in un ghigno soddisfatto.