raccolta di poesie, scritte nella mia stanza, scritte in ospedale, in momenti in cui ero caduta a terra

Poesie su un brutto rapporto col cibo e con il proprio corpo

Lucy è rimasta da sola a combattere i suoi demoni da quando non c'è più Aquarius, ma arriverà Natsu in suo soccorso

Vika si ritrova da sola alla vigilia di Natale

Era seduta sull’erba da mezz’ora ad aspettare Sid. Avrebbero dovuto fare un picnic, e lei non aveva mangiato per giorni per avere lo stomaco vuoto ed essere più carina.

Vika si svegliò alle quattro del mattino con il batticuore, così forte da spaccarle in due la gabbia toracica e schiacciarle il cuore stanco.
Era andata a dormire da appena tre ore, e già si ritrovava con gli occhi aperti.
Aveva fatto un incubo ma non riusciva a ricordarlo, rimuginava e rimuginava rigirandosi nel letto e scompigliandolo

La scuola sta finendo, ma in fondo alla classe c'è una ragazza che ha troppi pensieri per la testa

Nel bel mezzo della notte, i veri colori di una stanza vengono fuori

Laila trovò uno strano dottore, che le prescrisse un farmaco molto speciale

Vivere l'amore in psichiatria è dura, ma Vika e Ani riusciranno con dei piccoli gesti a stare insieme
I primi giorni quel che più si avvicinava ad un bacio era Vika che accendeva con la sua sigaretta quella di Ani. I loro visi erano così vicini, talmente vicini che i loro battiti si sarebbero potuti confondere.

Sono qui, la mia ultima sera nell’ospedale psichiatrico Villa santa giuliana.
Sono qui, nella mia stanza, seduta sul mio letto, e di fronte a me, non vedo Greta.

Vika si sveglia ritrovandosi legata ad un letto d'ospedale, quando arriva un medico un po' strano.

Non le piace, proprio non le piace. Si guarda attorno e vede solo buio, denso e pesante. Può sentirlo gravare sulle sue spalle, può sentirlo urlare e urlare e sospirare sul suo collo.
Chissà se quel negozio potrà aiutarla.