"V. non era uno sprovveduto. E sapeva anche fin da piccolo che non si sputa dove si mangia. La sua rigida educazione gli ricordava che lì era pur sempre un ospite. Un ospite pericoloso sì, ma pur sempre un ospite. Avrebbe ceduto alla signorina B. solo se fosse stata lei a fare il primo passo, un po' per orgoglio, un po' perché quel gioco lo divertiva."
Una breve storia su Bulma e Vegeta, che esplora una (non tanto) tipica giornata terrestre del Saiyan. Ci sono ricordi, parti tristi, parti un pochino più leggere e qualche accenno ad una mia altra long. Buona lettura!

"Non ero mai stata tenera.
Serbavo qualche vago ricordo della mia infanzia, io a piedi nudi che correvo nella neve, tutto era violenza, anche i giochi da bambini fatti di prevaricazione e lacrime salate. Non amavo abbandonarmi all’autoindulgenza e su di un pianeta come quello mostrare anche il minimo accenno di debolezza era un invito a nozze. All’età di sette anni fui sottoposta ad un esame scrupoloso da parte delle guardie reali: ogni anno all’inizio della primavera venivano scelti i ragazzini e le ragazzine più forti e promettenti da poter allenare e plasmare con l’unico obbiettivo di servire e proteggere. Venne il giorno in cui arrivò un ufficiale del Re, lo ricordavo massiccio e austero. La divisa tipica era una corazza posta sopra un’uniforme da battaglia attillata che copriva ogni centimetro del suo corpo."
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Disclaimer: I personaggi, i luoghi e tutto ciò che deriva dalla trama ufficiale di Dragon Ball non mi appartengono ma sono di proprietà di Akira Toriyama che ne detiene tutti i diritti. Disegni realizzati con l'ausilio dell'IA.