Fiabe e favole in rima dalla dubbia morale e dai contenuti assurdi. Sovversione dell'ordine costituito della fiaba. Rovesciamento del buono e del giusto.
A volte scrivo filastrocche perché mi divertono le rime, o perché mi viene in mente un verso sciocco e poi il resto viene da sé.
Non c'è niente di profondo qui. Si ride e si scherza. Si fa ironia e satira. Benvenuti!

[Helluva Boss]
"Me lo avevi promesso Stolas" la voce di Stella, rotta dal pianto, gonfia di rancore "Mi avevi promesso che non avremmo mai più dovuto fare niente!"
Stolas la fissò confuso, spalancando gli occhi cremisi in un'espressione di sorpresa e preoccupazione.
"Te ne stai tutto il giorno rinchiuso con le tue fottute piante, e le tue fottute magie mentre mio fratello discute con tuo padre di come io si inutile a questa famiglia se non ti do un maledetto erede."
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Questa serie ha rapito il mio cuore e mi porta voler esplorare dinamiche complesse. Stella nello show è quasi una macchietta, un personaggio fatto per risultare fastidioso e cattivo (e la odiamo/amiamo per questo!) ma a conti fatti è vittima anche lei di un matrimonio combinato, e quello che vediamo sulla superficie è forse frutto degli anni che l'hanno incattivita ed inaridita. Non vuole essere una storia di assoluzione, vuole essere una storia di ragazzi dal destino già scritto, di persone chiuse nelle loro solitudini e dei loro sogni infranti.

[Helluva Boss]
Ma che diamine gli aveva fatto? Stupido, perverso, pomposo Principe!
Non era da lui agognare un messaggio come una stupida ragazzina delle superiori.
Lui era uno spirito libero. Era senza vincoli e senza padroni.
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Scritta e non riletta, invasata da dolcezza e malinconia in questa domenica di settembre.

[Helluva Boss]
"Sua madre gli diceva sempre che quasi mai la carta della morte era legata a cattivi presagi. Che non doveva averne paura. Che non certo di morte si trattava, piuttosto forse di cambiare pelle [...]"
O anche, Blizo perde la "o"

[Helluva Boss]
Eccoci qui, ad esplorare (immaginare?) il rapporto, la relazione, insomma quel che è tra un giovane Blitzo (quando ancora la o non era muta!) e una bellissima Verosika Mayday non ancora famosa.

[Helluva Boss]
[Helluva Boss][HELLUVA BOSS] [Stoliz]
Blitzo preferiva fare il suo ingresso teatrale dal balcone, come in quelle serie adolescenziali americane in cui il teppistello si intrufola nella stanza della prima della classe in barba ai genitori di lei.
Ma non c’era nulla di adolescenziale, di americano, di romantico. Erano – letteralmente – nel fottuto inferno e lui era solo quello che rendeva i sogni realtà, quello che realizzava tutte le richieste più oscure del demone che ogni mese, nel giorno di luna piena, lo aspettava nella penombra delle sue stanze.
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Prima fic, non so perchè e percome ma eccoci qui! Buona lettura!