- Sei fradicia, piccola. Ansimò il mio nome e poi un "è colpa tua" Adoravo sentirla gemere in quel modo, era una cosa che mi eccitava parecchio.
-Harry sento che sto per venire. Ansimò facendomi fermare.
- Ti odio.
- Allora, me ne vado. Sussurrai allontanandomi da lei.
- No, stupido. Lascia che ti odi a modo mio...
-Come?! Sussurrai
-Vedrai.
Capovolse la situazione mettendomi sotto di lei.

"E se ti dicessi 69?" cheise lui mordendosi le labbra. Le somplicemente sorrise e di sedette sul petto del ragazzo dandogli la schiena. lei si stendette su di Harry facendo si che lui la prendesse per le caviglie e iniziò a lavorare con la lingua, quella lingua che in 5 minuti la fece venire ben 3 volte urlando di piacere come non mai. Dopo questa prova lei si buttò stremata al suo fianco. "Non ce la faccio più" disse lei stremata e ormai senza forze."Ti avevo detto di non sfidarmi mai" disse lui tutto felice.

Stavo per dirle "Ti amo" ma mi sono bloccato; lei mi ha sempre detto che i "Ti amo" detti dopo un orgasmo o quando si è ubriachi marci non valgono, per lei quei "Ti amo" sono dettati dall’adrenalina, non dal cuore.