*precedentemente titolata: Dalila... soltanto un'ebrea
Joseph Mayer, tra i più giovani Ufficiali tedeschi, durante la Seconda Guerra Mondiale; una marionetta ben costruita, i cui fili si muovono secondo schemi d'attacco ben precisi, che lo portano a compiere atti osceni, ma ben lungi dal fallimento. Gloria, Buon Nome, Potere. Li ha avuti, certo, ma ad un costo parecchio salato. Quando si vende l'anima al Diavolo, non è più possibile riaverla indietro.
_______________________________________________________________________________
Questa storia è incentrata sulla Seconda Guerra Mondiale, i fatti e i personaggi però, vorrei premettere che sono di mia invenzione.

Eva non crede in quella guerra né nella violenza in generale. Ha ventun’anni e la passione per la scrittura, ma è intrappolata in una realtà in cui il lieto fine non sembra essere contemplato.
Hans è ariano; basta una prima occhiata per capire che nel suo sangue scorrono generazioni di tedeschi dai biondissimi capelli e gli occhi blu come zaffiri. Der Falke è il suo soprannome nell’esercito, perché nulla sfugge a quegli occhi vigili e attenti.
Hans ed Eva sono due giovani immersi fino al collo in una realtà più grande di loro.
*
Dal testo:
- Come vi chiamate? –
- Non credo che vi servirà mai saperlo. –
Si allontanò così, a passo leggiadro, lasciandolo incapace di replicare.
Richard gli diede di gomito, ridendo, - Sembra che l’italiana non sia rimasta molto impressionata da quei tuoi occhioni blu. –
*
- Quel francese fa parte di uno dei gruppi di resistenza, non voglio che ti giri intorno. –
- Perché fa parte della resistenza o perché è un ragazzo attraente? – lo punzecchiò.
- Attraente? Pensi davvero che lo sia? –
Rise. – Non ci credo, sei geloso. –
- Di un francese? Ma per favore, sono assolutamente sopravvalutati e hanno un accento ridicolo. –

Ero bella, ero giovane ed ero ebrea.
Se fossi nata in un periodo diverso della Storia, probabilmente questa mia ultima caratteristica non sarebbe sembrata poi così rilevante.
Invece, per mia sfortuna nacqui nel 1923 a Buchenwald nella Germania orientale.
La storia di Heike, giovane ebrea tedesca deportata nel campo di Buchenwald, che sarà protagonista suo malgrado di un amore malsano.