Miles non era un ragazzo come gli altri, Miles dalla giacca consumata, che con il suo anello arcaico,medievale calzava stivali logori, e la sua tetra ombra lo cacciava con insistenza, come se fosse la sua preda , la preda di un destino ormai prescritto che faceva di tutti i luoghi in cui sostava una calamita per le sue manie, manie bizzarre, paradossali, psicadeliche.
Miles, l'incompreso, il condannato, lo strano..anima gelida e sospiratrice.

Ed aprendo gli occhi vedeva come la vita non gli riservava aspettative.
Cercava di scappare da questo mondo infame ma rimaneva sempre li , incatenata a quella realtà dalla quale non poteva scappare ,come un animale in gabbia. L'unica che riusciva a capirla era colei che racchiudeva il destino di tutti, colei che era la culla di ogni sogno, realtà e fantasia. Mille colori danzavano intorno a lei e i suoi occhi prendevano il colore e la vivacità della natura,e come se fosse stato l'ultimo giorno della sua vita con un battito di ali si librò in aria e in un attimo si accorse che forse, di tutto cio' che aveva mancava la cosa più importante...