Tambourine
   
Membro dal: 01/12/07
Nuovo recensore (1 recensioni)
Mi chiamo Alessio. Un nome qualsiasi per un ragazzo qualsiasi. Un nome che piaceva a mia madre. Certe volte ringrazio di non essere nato femmina. A mio padre piacevano nomi tipo Altea, Filtea e altri nomignoli assurdi e impronunciabili. Ho diciotto anni. Compiuti in ritardo di un anno rispetto agli altri ma li ho. Ho una macchina ora. La mia è una famiglia ristretta, di tre persone. Come nella trinità. Padre, Figlio e Spirito Santo. Non che la mia famiglia abbia in comune qualcosa con loro, per carità. Mio padre è un buon padre, attento e interessato,ma da li a definirlo Dio ce ne vuole. Anche perché lui e Dio non hanno un bel rapporto. Il Figlio, che sarei io, di Cristiano ho ben poco. Fedele seguace delle orme paterne , ho abbandonato la religione a 13 anni, il giorno dopo la cresima. Lo Spirito Santo sarebbe mia madre. Che forse è l’unica che di Santo ha veramente qualcosa nel sopportare in casa due disgraziati come noi. Ho sempre voluto un fratello maggiore, che mi difendesse, che mi racconta le storie “da grandi” e che mi dica ciò che mi aspetta in futuro. Ma ho anche sempre desiderato un fratello o una sorella più piccola da difendere, da coccolare e accudire. Ironia del destino sono solo. E’ vero che quando si chiede troppo non si ottiene nulla. Siamo una famiglia felice. Non ho cani o gatti. Altro grande desiderio, soprattutto da piccino. Un bel pastore tedesco. Ma da quando è arrivato Ratzinger ho cominciato ad odiare pure loro. Amo la scuola, quella vera. E non sono pazzo. Odio il liceo Scientifico “G Peano”, che di scuola vera ha ben poco, forse nulla. Amo la cultura, la parola, il sogno e la risata, forte e sincera. Amo la vita. E non sono pazzo. Sono Alessio. Ho 18 anni e non credo nel destino. Credo invece che il destino sia una derivata matematica. Si, proprio una derivata f(x), quelle che ho tanto odiato al liceo. La derivata del carattere di ciascuno. Credo che chi basa la sua vita sul destino e sulla fortuna sia fondamentalmente un fallito. Non ho secondi nomi. Cioè, non ufficiali. Non mi chiamo Alessio Francesco, Alessio Marc’Antonio o come quei nomi di settantacinque lettere che oggi vanno tanto di moda. Ho un nome solo. Corto e semplice. E senza nessun significato preciso. Almeno per me. Ascolto tanta musica. Si proprio tanta. Tutta la musica. La musica è unica. Credo che chi quelli che sostengono che la musica sia divisa in generi o che dicono “il rock/punk/pop fa schifo” non capisca niente di musica e confonda moda con suono. Credo che una musica come quella di Guccini non esisterà mai più. Credo che un gruppo come i Modena City Ramblers o come i Creed non ci sarà mai più. Ma non è detto che non ci possano essere altri gruppi belli, in maniera diversa. Mi reputo stupido. Stupido in certi momenti, quando non reagisco e non rispondo. Sono timido. Non faccio mai qualcosa da solo se non ho la coda dietro. Brutto difetto. Pace, sono fatto così. Amo il computer. E non per un motivo particolare. Dicono che sia dipendente dal pc. Ma non è vero. Ci passo solo molto tempo. Amo il rumore dei suoi tasti, amo i suoi ingranaggi sconosciuti e adoro esplorare il mondo con il computer. Amo le chat e odio le amicizie che si fanno in chat. Amicizie false e costruite. Amo invece quelle vere, le amicizie del “sei” e non del “se fossi”. Quelle che ti segnano, e che, anche se finiscono, ti rimangono dentro. La cosa che amo di più è però la lettura. I libri. E scrivere. Leggere e scrivere qualsiasi cosa. Perdono troppo in fretta. Quello si. Tanti non sono capace di perdonare. Io non riesco a non farlo. E quando si inizia a perdonare non la si smette più e tu rischi di passare per debole. Mi chiamo Alessio, ho 18 anni e questo sono io.

Un padre si racconta, un figlio ascolta e ricorda. Ecco il primo capitolo di questa storia, con la speranza che le vostre recensioni mi aiutino a continuarla.
Autore: Tambourine | Pubblicata: 01/12/07 | Aggiornata: 01/12/07 | Rating: Verde
Genere: Introspettivo | Capitoli: 1 | In corso
Note: Nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Categoria: Storie originali > Introspettivo |  Leggi le 2 recensioni