Ma in quel momento lei era finalmente felice, stava per incontrare il suo idolo, era diventata indipendente e viveva perfino da sola -era in cerca di un inquilino,magari anche carino..Magari un ventenne biondo, con gli occhi azzurri e beh, se proprio il destino voleva, magari anche irlandese.-
La ragazza sospirò divertita,appena si rese conto di aver descritto Niall.
E pensare che tra pochi minuti, molto probabilmente -e sperando che la soffiata fatta da una twitteriana sia giusta -,lo avrebbe incontrato la faceva andare in ipertensione. Era in un brodo di giuggiole e le gote le facevano addirittura male per il sorriso che ormai era sul suo viso da ore. Niall dovrebbe sbucare da qualche palazzo a minuti e le gambe della ragazza non facevano altro che tremare, come le sue mani che mantenevano una macchina fotografica e un foglio candido con una biro.
Da quanto tempo sognava questo momento? erano passati due anni da quella che i più grandi definivano "cotta adolescenziale" ma che invece, e Liz lo sapeva bene, era molto di più.
Aveva sempre fantasticato sul loro primo incontro, ma quello che la ragazza non sapeva è che quello che l'aspettava non avrebbe avuto eguali.

Nessuno sarebbe mai riuscito a penetrare la corazza che la ragazza dagli occhi color ghiaccio era solita portarsi dietro da tanto tempo.
Nessuno sarebbe stato capace di guardarla negli occhi e di leggere, dentro di lei, ciò che era scritto proprio sul suo cuore.
Era veramente convinta di questo, ma Mia Payne non aveva fatto i conti con un altro paio di occhi, uno sguardo che nascondeva esattamente ciò che anche lei voleva nascondere al mondo intero.
Quegli occhi erano quelli di lui, Louis Tomlinson, uno dei ragazzi più fighi del collage.
E se Louis fosse riuscito finalmente a liberarla da quel guscio?
Se fosse riuscito a sfiorare la sua candida pelle senza che la ragazza dagli occhi ghiaccio ne avesse timore?
E se Mia fosse finalmente riuscita a fidarsi di qualcuno?
E se si fosse innamorata, per la prima volta, di qualcuno?
Due ragazzi, una scommessa.
"Il primo che si innamora, perde."
Non capirono mai chi perse per primo.