Darren pensa agli occhi di Chris, mentre canta. Pensa a quello che ha perso e a quello che rivuole con sé. E non si sorprende quando si rende conto, mentre canta l'ultima nota, che le due cose coincidono.
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[song-fic]

“Cosa c'è che non va in questo?”
“Uhm, non lo so. Forse perché è un letto appeso ad un soffitto? Forse perché ho paura che crolli?” C'erano un milione di altri motivi per cui Chris avrebbe potuto contestare la scelta del fidanzato, ma improvvisamente li dimenticò tutti, perché il suo sguardo cadde sui pochi peli che coprivano la pancia del ragazzo più grande. Arrossì leggermente, ma per fortuna Darren non sembrò accorgersene.
“Ma se sei una piuma!”
“Beh, non so quanto possa resistere a quello che facciamo” ribatté Chris, catturando immediatamente l'attenzione di Darren.
“In effetti, ora che ci penso, questo letto non si trova qui per caso” cominciò il più grande, trascinandosi maliziosamente verso il più piccolo. “E io non sono nudo perché ho caldo”

Nessuno osò pronunciare il suo nome, o fare direttamente riferimento a lui. Inutilmente, ovvio. Lui era lì con loro in ogni istante. Il suo nome sembrava aleggiare su di loro con grazia, e la sua presenza non era mai stata tanto forte come quel giorno, in quell'aula che ne aveva viste così tante. Si insinuava tra le sedie rosse disposte in bell'ordine su un lato, sui tasti del pianoforte nell'angolo, lungo gli scaffali appoggiati ai muri. Davanti alle due targhe lucidate, appese di fianco alla porta. Tutto sembrava parlare di lui.
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[happy birthday cory]

Si gira verso di me e mi guarda. Ed ora l'oceano che ha negli occhi rimane con me, si incatena al tramonto dei miei, e improvvisamente siamo mare e cielo, inseparabili, così lontani ma sempre uniti all'orizzonte.
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[song-fic]