Bianco. Solo bianco. Qui è tutto bianco. Per quanto questa “stanza” se così si può definire, sia così piccola da essere quasi soffocante, mi sento persa nell' immensità del nulla.
Io non so come mi chiamo.
Non so quanti anni ho.
L' unica cosa che so è che sono rinchiusa qui da tanto tempo, troppo per poterlo ricordare.
Qui sono isolata. Non sono mai uscita da questa stanza se non per andare in bagno, o almeno a quello che assomiglia ad un bagno.
Ogni tanto da qui si sentono urli, ed è grazie a questi urli che ho scoperto di non essere sola, anche se dubitavo di esserlo. Non so perchè la gente urli, e probabilmente non lo saprò mai ma non posso farci niente. Non ricordo praticamente nulla di quando sono stata portata qui, solo urli, colpi lanciati da un' oggetto nero e liquido rosso, ovunque. Poi ricordo delle mani strette intorno ai gomiti e una mano che mi ricopriva la bocca e il naso, poi il nulla.
Da qui è cominciato il bianco.
***
Lei è rinchiusa quì da molto tempo, troppo.
Su di lei, gli esperimenti non funzionano, lei è diversa.
Lui è come lei. Ma lui sa.
Lui è scontroso e violento.
Lei non capisce.