- I am gay.
It was Rob who spoke.
I looked at him in disbelief. Not that I was surprised, actually. I suspected he was. Still, I was shocked he was coming out right in front of us, in front of me. Trusting that I'd keep his secrets safe. Sharing what he clearly felt it was a sin…with me.
We were all sitting on Rob's soft enormous couch, in his house in LA.

Autori: la Cath e LizB (rigorosamente in ordine alfabetico)
Pairing: Gary&Robbie
Desclaimers: I contenuti di questa fan fiction sono solamente frutto della fantasia, o meglio, di uno studio misto alla fantasia delle autrici. Non vantiamo nessun diritto sui personaggi.
Intro: Questa fiction a quattro mani nasce da uno sghiribizzo di Cath, che dopo aver letto «I Tried Love» di Liz (che trovate su queste pagine e che vi consiglio di leggere per una migliore comprensione e comunque perché merita davvero), se ne è innamorata e ha pregato e supplicato (e molte altre cose viscide da lecchina che non sto qui a citare) la suddetta autrice di collaborare con lei nella stesura di qualche cosa di nuovo.
Questa fiction è strutturata in due parti. La parte scritta in carattere normale è riferita al presente dei personaggi, mentre quella scritta in corsivo sono, per l'appunto, i deja-vù di Robbie, quindi avvenimenti riferiti al passato.
Nient'altro da dichiarare (almeno per ora).
Buona lettura!
la Cath e LizB.

I love you.
Perchè non te l'ho detto, Gas? Perchè non ho detto l'unica cosa che mi riempiva il cuore, l'unica che davvero avesse importanza? La ragione dietro ad ogni mio gesto, ogni gesto stupido era per te. Per avere la tua attenzione. Allora perchè, in mezzo a quel mare di lacrime, ho detto tutto il resto? Credi davvero che me ne importasse del rap, dell'hip hop? Di tutte quelle cose che ti dicevo, di quelle idee che sostenevo? Non me ne importava niente. Avremmo potuto fare blues o metal ... o qualsiasi altra cosa, purchè tu mi guardassi con amore. Perchè non ho avuto il coraggio di fissarti in viso e di dirtelo, che ti amavo così tanto? Me lo sono chiesto un milione di volte. Dovevo dirtelo. Che volevo solo la tua considerazione, la tua stima, il tuo amore. Il tuo amore soprattutto. Tu che eri così intelligente, così speciale. Così dotato. Così bello, per Dio. Volevo solo che ti accorgessi di me.
Te lo dico adesso, che ti amo tanto.
Ho quindici anni di ritardo.