Quella che sto per raccontarvi è una storia avvenuta in un luogo molto lontano dalla nostra realtà, un posto ricco di meraviglia, di ispirazione, di pericoli e di responsabilità.
Questa storia ha inizio il giorno in cui una ragazza, guardandosi impazientemente intorno, stava attraversando una foresta.
Ella indossava un mantello che nascondeva la sua figura interamente, celando anche il capo con il cappuccio e il viso con una bandana.
[...]
Quel giorno, però, l’alchimista non sembrava rilassata dalla consueta sessione di raccolta: era passata più di una settimana dall’ultima volta che la ragazza si sentisse sola con sé stessa.

Voltandomi rimasi sorpresa nel notare che Batman aveva un’espressione che non avevo mai visto prima: tranquilla e con un sorriso abbozzato mentre era immobile, mentre mi fissava.
- Tu sì che sei strano. Cosa significa quella faccia da pesce lesso all’improvviso? Dopo ieri notte hai addirittura voglia di sorridere? - [...]
- Allora.. cosa significa tutto questo? Ti presenti a casa mia, alle due del mattino, con una faccia da imbecille e soprattutto sparando frasi senza senso e… ottimiste. Avanti, che succede? -
Bruce avvicinò lentamente il suo viso al mio, poi, all’improvviso, dal mantello prese e mi porse una rosa. Una rosa rossa come il sangue, così rossa che sembrava liquida.
- Buon San Valentino, Selina. –