SYNACKY IS DA WAY #2 !
Perchè la prima non bastava LOL
Bueno, questa volta è una long-fic comunque drammatica che si basa sull'amore di Brian e Zacky quando sono tutti e due ancora giovani LOL
Quindi è abbastanza recente.
:'3

Non riesco ancora a credere di avere un lato romantico ... Forse anche troppo.
Comunque ... Ogni storia deve avere un lieto fine come si deve, so have fun!!
Ovviamente thanks to Mallory92 che mi supporta e SOPPORTA sempre e comunque

Io e Ali facciamo parte di quel progetto pazzo da ormai due anni. Siamo costumiste, e io sono anche corista, mentre lei si occupa del trucco.
Tutto per la band preferita.

Josie Mary Ilejay, chiamata da tutti Josie, è una
ragazza di 15 anni nata a Ventura in California nonchè la sorella
minore di Richard Arin Ilejay ragazzo di 17 anni, futuro batterista della
band alternative metal Avenged Sevenfold...

Dopo mesi di separazione e lettere piene di lacrime, Brian torna a casa da Zacky, ma deve confessargli qualcosa che non vorrebbe aver fatto e che lo tiene sveglio ogni notte.

-Dai maschiaccio, non ti eccita l'idea di viaggiare in macchina con Synyster Gates?
Gli lanciai un'occhiataccia. Sapeva che odiavo essere chiamata così.
Che i miei genitori non fossero nelle loro piene facoltà mentali quando decisero il mio nome all'anagrafe era ormai più che palese, ma non era comunque un buon pretesto per prendersi gioco di me.
Molto bene, uno di questi giorni qualcuno organizzerà una congiura nei miei confronti in quanto sto iniziando una terza fanfiction. Ma questa volta ho l'intera trama in mente e so come svilupparla PER INTERO. Non lascerò niente in sospeso, promesso. :3

Una OS nata dall'ascolto di Nothing Good Has Happened Yet.
Zacky è fuori per una serata con Brian, una di quelle normalissime che fanno da tanto, tanto tempo, quando un imprevisto glielo porta improvvisamente via, lasciandolo solo e terribilmente confuso.

Uno scontro tra titani, una lotta all'ultimo sangue che spingerà i protagonisti di questa storia in una spirale di decadente follia. Quando la fama e il successo generano e alimentano l'ego smisurato dei protagonisti che vogliono proclamarsi vincitori assoluti di quel gioco chiamato vita; chiunque si aggiri nella loro orbita deve solo sperare di trovare riparo e non rimanere travolto dalla follia assoluta. Gli Avenged Sevenfold sono entrati a far parte dell'Olimpo degli dei della Musica; ma in cima alla piramide c'è un gruppo composto da cinque ragazze, una più tenace dell'altra, e tra loro mascherato dietro a grandi occhi verdi, c'è il Diavolo fatto Donna. Si narra di quel mondo patinato che ho sempre trovato ammaliante: quello degli eccessi, delle rock-star, quello dove gente come Dalhia, Syn e tutti gli altri ne fanno da padroni, lustrini e veleno. Ma sarà realmente tutto oro quello che luccica? Possedere tutto, e fare quel che si vuole, è davvero sinonimo di libertà?

Non si stupì affatto quando, aperta la camera, la trovò come era sempre stata: caotica, piena di fogli strappati a formarne il pavimento e con una collezione di Cd e strumenti musicali da far invidia a qualsiasi Major. L'unica nota 'fuori posto' erano quei tre energumeni che, segnati dall'età, lo fissavano a metà tra il sorpreso ed il contento.
" Christ! " urlò Matt e Johnny non seppe mai se quella era un imprecazione o il suo vecchio nome da star.

“Val.. merda. Posso spiegarti” la solita frase prevedibile uscì dalle labbra di Matt.

Perché io non ho mai conosciuto nessuno in tutta la mia vita come lui. Lui che con il suo taglio di capelli, il suo trucco pesante e i suoi vestiti trasandati -per non dire di tutti i tatuaggi- può sembrare appena tornato dall'inferno ma che se lo guardi dritto negli occhi, in quegli occhi di un azzurro cristallino, ti accorgi che è la persona più pura sulla faccia della terra.
E anche oltre.
Perché anche con i suoi difetti lui è James Owen Sullivan. E James non è uno qualunque...

Un piccolo scorcio di vita, un intreccio di esperienze e di emozioni, l’inizio di un percorso che nessuno sa dove condurrà. E l’unico modo per scoprirlo è scalare le nuvole e avere il coraggio di affrontare ciò che il viaggio proporrà giorno per giorno.
Scritta a quattro mani con KeikoHiragi.

"Haner ti sto parlando, puoi stare fermo almeno per un momento?"
L'altro sogghignò sostenendo lo sguardo ghiacciato, quasi ci vedeva degli iceberg dentro. O le colline di Hollywood pregne di quel verde così intenso.
"Scusa." 
Fece appena in tempo a rispondere che si riavviò i capelli di nuovo.
Il tempo lo costrinse ad abbandonare quel tic, le tinte ed ogni accorgimento estetico che lo rendeva sicuro si sé, dovette spogliarsi di tutte le maschere che era riuscito a costruire in una carriera quarantennale fino a tornare ad essere solo Brian Haner, un eccentrico vecchietto  vissuto nella gloria.