Ebbene sì, Zackary Baker soffriva di insonnia. Ebbene si, Zackary Baker alle cinque del mattino si fa un panino con la nutella. Ebbene si, da questo semplice panino nasceranno molte cose e la sua vita e quella dei suoi amici cambierà.

Costretto a dover lasciare la sua città natale e i suoi amici, Zack dopo anni ritorna a casa dal suo amore mai confessato.
Ritroverà quel calore che tanto gli era mancato e riuscirà, in un certo senso, a dichiararsi!

Il mondo ha bisogno di più Bratt ed io sento molto a cuore questo tipo di missione, ecco perchè ogni tanto la mia fantasia sforna qualche nuova one shot sulla coppia che più adoro e in cui più credo al mondo.
Il titolo l'avrete riconosciuto, è il verso iniziale di "Burn it down" modificato, leggendo capirete perchè.
Comincia tutto con Brian, un divano e una Corona...
Grazie mille a tutti quelli che semplicemente leggeranno e a chi con tanta discrezione e senza costrizione mi lascerà una piccola recensione

Margot, 14 anni, senza un futuro. Almeno fino a che non incontrerà uno dei membri dei Sevenfold. (?)
E' la prima ff sui A7X, e in più sono nuova su EFP, siate clementi!^^

"Punto il mio sguardo nel suo una volta ancora. Sguardo di ghiaccio, candido e sincero...
E così profondo che mi ci perdo dentro in cerca di qualcosa, forse della felicità, sono sicuro che in questi occhi la potrei trovare."
Diciamo che è una Johmmy... Spero vi piaccia e...
Buona lettura. :D

Era da un po' che volevo scrivere una JimmyXCionnino però non trovavo l'idea giusta... Un giorno sentendo Coming Clean dei Green Day mi è venuto il lampo di genio...
Come sarebbe andata tra di loro se fosse iniziato tutto da una scazzottata a 11 anni??
*Attenzione, non per diabetici, è sempre una JimmyXJohnny*

Sembra che solo pochissime persone mi vogliano davvero bene e queste sono la mia migliore amica Allison e qualche ragazzo della classe con cui esco ogni tanto.
E poi ci sono Sullivan e il suo gruppetto, cioè i suoi quattro inseparabili amichetti, loro si che inquietano: sono a metà tra i fattoni e i giocatori di football cioè piacciono ma sono misteriosi, loro non mi odiano, sono io che odio loro.

-Ciao ragazzi...-
-Ehi, Matt! Si può sapere dov'eri finit... Oh...-
Synyster Gates interrompe la frase a metà esattamente quando i suoi occhi si posano su di me.
-Chi è la nuova arrivata?-
Chiede mentre alzandosi si dirige verso di noi subito seguito da Jimmy The Rev, Zacky Vengeance e Johnny Christ.
Si avvicinano, ma non troppo. Mi guardano curiosi ma con cautela, molta cautela.
-Lei è...-

Il primo a spezzargli il cuore fu suo padre, partito quando aveva 6 anni per un viaggio di lavoro e mai più tornato, aveva abbandonato lui e sua madre.

Sono un po' in ritardo per il compleanno di Gates, ma vabbè XD
[...] Brian aveva la mania di dormire solamente coi boxer addosso, una gioia per gli occhi di Zacky. Il bell'addormentato rispose con un mugugno poco comprensibile. -Andiamo dormiglione! Sono quasi le 11, ed è il tuo compleanno! Non vorrai mica rimanere qua tutto il giorno?- Syn aprì anche l'altro occhio e si girò a guardarlo. -Visto che è il mio compleanno dovrei rimanere qui, a poltrire, non trovi?- Syn si stiracchiò, conscio che Zacky aveva già iniziato a mangiarselo con gli occhi. [...]

Erano anni che ormai si morivano dietro quei due…
Lui, Matt Sanders, dipendente 25enne della fabbrica saldatrice Macfarland, la più famosa in tutta la cittadina.
Lei, Kimberly Macfarland, segretaria 24enne in quella stessa fabbrica, nonché figlia del titolare, Fred Mcfarland.

Sequel di Cause I'm Mr. Brightside.
Vedo nel suo sguardo, fisso oltre le mie spalle, il terrore di chi non sa cosa fare.
Il terrore che ti prende negli incubi, il terrore che non riesci a scacciare.
Io mi volto di scatto seguendo il suo sguardo.
Zacky il mio cupo, strano, stronzo e speciale, ma soprattutto mio, chitarrista è sulla soglia della porta. Immobile.

Provai a non piangere e infatti mi salì una strana rabbia, strinsi i pugni e aumentai la velocità della corsa, intenzionato a rovinare quel ritmo. All'inizio cambiò ben poco ma poi entrai in una zona della città molto meno popolata. Quando smisi di pensare alla sua musica sentii i muscoli bruciare cosi tanto che le gambe mi cedettero, feci ancora qualche passo ma quando la pendenza della strada cambiò non riuscii a non cadere per terra. Bum. Ogni rumore si fermò, a parte il battito del cuore. Sentivo il duro asfalto sotto di me e i miei pantaloni strappati e con gli occhi mi bruciavano le mani fino ai gomiti e le ginocchia. Che cosa da femminuccie, Jimmy avrebbe riso le ore per quella caduta. Sentii un tuono, e una pioggerellina sottile iniziò a bagnarmi. Erano le sue lacrime.

Buonsalve,bellezze! :3 Allora,sulla storia non avrei molto da dirvi dato che vorrei farvi la sorpresina ma visto che fa parte del regolamento,mi tocca ;) Vi scrivo un pezzetto:
"Sì,mi sto comportando da troia, ma quel chitarrista mi ha attirato da subito,solo che avevo abbandonato l’idea perché avevo visto la fede all’anulare sinistro. A quanto pare a lui,invece,quell’oggetto non ha creato problemi." Accontentatevi ù.ù
I personaggi fortunatamente per loro non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro. Ho messo il rating Arancione ma ho timore che andrebbe classificata con quello Rosso,date le scene,ehm,piccanti. Ho comunque azzardato a scalare di un colore. Se è proprio necessario che lo tramuti in Rosso,ditemelo :D Buona lettura :)
GiuliaVengeance.

Bussò forte sulla porta di casa Sanders e, appena l’amico gli aprì, lo salutò gioioso “Ehilà, fratello! Pronto per iniziare ad incidere oggi?” Il frontman non ricambiò il saluto, ma rimase impalato a fissarlo, la bocca aperta senza che ne uscisse alcun suono, gli occhi spalancati dallo stupore. Era molto pallido. ”Oh? Che ti succede, Matt...?” domandò Jimmy, preoccupato da quella reazione decisamente insolita. ”Io... Niente.” Rispose Matt dopo un attimo di esitazione “E’ sempre bello vederti, Jimbo!” disse con un sorriso affettuoso, mettendo in mostra le fossette agli angoli della bocca. Fece poi per abbracciarlo, ma si avvicinò a lui molto lentamente, come se avesse timore di toccarlo. Quando però le dita del cantante sfiorarono le braccia tatuate del suo batterista, improvvisamente lo strinse a sè molto molto forte. ”E-ehi! Così mi stritoli, bestione!” protestò Jimmy ricambiando l’abbraccio e sorridendo meravigliato dal comportamento inusuale dell’amico. ”Scusami... E’ che sono davvero felice di vederti, Jimmy...” mormorò il cantante adagiando la testa sulla sua spalla. ”Uh? Ma se ci siamo visti solo poche ore fa!” obiettò “Sì, alla festa a casa di Zacky ieri sera!”