L'amore è un qualcosa che mi ha sempre affascinato.
Volevo provarlo, assaggiarlo. Volevo sentire quelle emozioni descritte così minuziosamente da tanti.
Volevo sentirmi completo, parte di un qualcosa di troppo grande da essere spiegato.
Volevo essere amato.
Mai avrei creduto di scontrarmi con questo sentimento in tale modo.

Un nuovo personaggio: Kim Jinhyun, detta Jin o J... importa davvero sapere quale sia il suo nome? E' davvero fondamentale scoprire chi è?
No e di sicuro non sarebbe mai importato a nessuno dei Super Junior, men che meno a Cho Kyuhyun.
Certo, se poi, per uno strano incidente, questa ragazza si ritrovasse a vivere sotto il tuo stesso tetto, se il suo comportamento insolito, le sue caratteristiche fuori dal comune, la sua incompatibilità con le consuete norme sociali, o peggio, la sua ambigua doppia faccia ti facessero dubitare di lei, al punto da crederla un pericolo per te stesso e per i tuoi Hyung... tu cosa faresti?
Una ragazza con un segreto sepolto in profondità, una serie di (s)fortunati eventi, il destino e mille storie che s'intrecciano per dare vita ad una trama folle e ricca di colpi di scena.
La fervida immaginazione dell'autrice vi saluta e v'invita a prender parte a questo piccolo delirio.
La storia prende in considerazione tutti i Super Junior, donando loro moltissimo spazio in maniera uniforme. Protagonisti della storia principale: Kyuhyun e Heechul; storie parallele con Siwon, Eunhyuk, Donghae, Leeteuk.
Buona lettura :)

Stringo i pugni al muro e chiudo gli occhi.
Respiro.
L'ho chiamato sfigato inutile.
Per sfigato si intende un individuo che ha problemi con tutto e tutti e che non ha relazioni.
Nel termine più sfumato del significato, potrebbe anche significare "sfortunato".
Sfortunato nel senso di qualcuno che ha perso tutto ciò che aveva e che non ha l'aiuto di nessuno.
Mi sono finalmente reso conto che lo sfigato non è lui.
Io ed il mio gruppo abbiamo riso e preso in giro la persona fottutamente sbagliata e sono il primo ad essersene reso conto.
Lo sfigato non è lui.
Lo sfigato sono io.
L'ho perso.
Cosa c'è di più sfigato di questo?
[Incompleta per mancanza di ispirazione. Grazie a tutti voi che l'avete seguita. Non ho parole per ringraziarvi abbastanza.]

esatto, son tornata...ma non uccidetemi TTwTT
Si incamminò lentamente verso una meta indefinita, guardandosi attorno. Il portachiavi a forma di grifone che cozzava contro l’ acciaio della cintura emetteva un tintinnio malinconico, e lo faceva sentire meno solo.
(...)
Che schifo di sorriso...Gli si vedono troppo le gengive...

"Passo al lavandino, mi sciacquo la faccia con un pò d'acqua (ovviamente dopo averla fatta scorrere per molto tempo, non si sa mai lì dentro) e mi asciugo con le mani, scuotendo poi la testa come un cane. Spero che questo riesca a togliere i segni del pianto. Altrimenti come mi giustificherei?
"Sono caduto": Troppo piagnone.
"Hanno investito mia madre": Troppo drastico.
"Sono incinto!": Troppo impossibile.
"Sono innamorato di un fottuto ragazzo che non mi si fila e che mi fa soffrire come un cane": Troppo vero."
Prima EunHae e prima Rossa.
[Vi prego gentilmente di non plagiare. Grazie.]

"-Il sonno si fa più leggero. Gli occhi vogliono aprirsi. Al mio tre, quando schioccherò le dita, vi sveglierete ed avrete 4 anni. Rivivrete i vostri anni in pochi momenti, ripercorrendo tutta la vita che avete trascorso fino ad oggi. La vivrete come se non fosse mai accaduto prima d’ora e, quando il ciclo sarà completo, non ricorderete nulla. Al mio tre. Al mio schiocco di dita aprirete gli occhi.
Uno.
Due.
Tre.-"
E se tre dei nostri beniamini fossero riportati allo stato mentale di bambini, per poi dover ripercorrere le tappe più importanti della loro vita fino all'età attuale? E se questo servisse a chiarire -ma più che altro confondere- i sentimenti di alcuni dei loro compagni? Gestirli, in ogni caso, non sarà affatto facile...
EunHae - YeWook - KyuMin e accenni di KangTeuk - HanChul
Presenti i 15 SuJu al completo :D
Ps. Il rating raggiungerà il "rosso" con il proseguire del racconto.

Non ci posso credere, mi devo essere completamente rosolato il cervello perché non è normale, cioè, io ho sempre sospettato che le ragazze fossero tutto tranne che le innocenti e angeliche fanciulle che noi ci ostiniamo a voler vedere, ma da qui a sapere con assoluta certezza quello che sono in grado di scrivere...
[EunHae]

Eunhae-
Eunhyuk un bel giorno trova qualcuno che riesce a farlo sentire finalmente bene. Ma è piccolo, non capisce ancora.
Il bambino che ha di fronte sentendo dei rumori si volta ad occhi sgranati.
Hyukjae pensa che siano davvero belli, anche se sono rossi e gonfi.
"...E-ehy." Perchè balbetta? Non sa che dirgli e non sa perchè il cuore gli batte così forte all'improvviso.
Ha paura di sentirsi male e porta una mano al petto. (...) Si ritrova a sedere anche lui ma ora è intenerito. Gli circonda le spalle con un braccio poggiando la testa sulla sua spalla. "Come...ti chiami?" Domanda.
Il piccoletto lo guarda. "Donghae." (...) "Devo andare. E' il mio papà." gli dice triste. "Ci...ci rivediamo?"
Hyuk rimane sorpreso da quelle parole.
"Sì." Gli viene d'istinto rispondere.
"Domani ritorna qui."
Annuisce.
Stavolta è lui a dargli un bacetto casto sulla guancia destra.
Donghae.
Chissà perchè solo quel nome lo fa stare bene.

Il tizio che era lì con me, chiunque fosse, aveva però degli ottimi riflessi e mi prese giusto in tempo, evitandomi una caduta rovinosa. Mi fece accomodare su una delle panchine presenti sul terrazzo e mi offrì una bottiglietta d'acqua. (...) Afferrai la bottiglietta senza troppi complimenti e, dopo averla aperta, ne presi una generosa sorsata.
«Va meglio?» mi domandò lui. Io mi limitai ad annuire.
«Tu chi sei?» gli chiesi, prima di tornare a bere.
«Choi Siwon, piacere di conoscerti»
Per poco non gli sputai l'acqua in faccia.

"Lo trovo più desiderabile che mai.
E’ affascinante.
Una maschera che nasconde i suoi veri sentimenti, le sue emozioni.
Ti fa provare una voglia irrefrenabile di conoscerlo, di scoprirlo lentamente gustando ed assaporando ogni singolo movimento perché sei come intrigato dalla sua figura.
Non lo puoi vedere in faccia, ma il suo modo di ballare ti trasmette come è lui realmente.
Ballando Hyuk ti sta raccontando una storia.
La storia della sua vita.
E non c’è modo più bello di scoprirla."

Lee Hyukjae è un ragazzo come tanti altri, frequenta un'accademia d'arte molto rinomata e vive nella più totale spensieratezza assieme ai suoi coinquilini.
La sua unica preoccupazione è quella di essere sempre primo nei concorsi di danza e negli spettacoli scolastici, ma un giorno arriverà una nuova presenza nel dormitorio che porterà scompiglio nella sua vita.
-
[Eunhae - Kyumin - Yewook]

"Addio Seoul..."
-Guardo fuori dal finestrino dell'aereo la mia città allontanarsi, e con se il mio cuore.
Sto lasciando la mia città...e con lei i miei amici e la mia fidanzata.
Insomma, sto abbandonando la mia vita.-
[KyuMin]

Era così che alla fine succedeva: Yesung si rivestiva in silenzio senza fretta, forse per far contemplare al suo dongsaeng la sua bellezza omicida e poi lasciava la stanza senza proferire parola. Inizialmente a Kyuhyun poco importava, tutto era nato solo perché lui era ubriaco e aveva voglia di una bella e sana scopata come ne aveva voglia il maggiore. Doveva limitarsi ad una notte ma poi quando Yesung si presentò di fronte alla porta della sua stanza una volta e si fiondò sulle sue labbra, Kyuhyun provò qualcosa di inaspettato: gli piacque da morire e provò dolore quando Yesung come al solito se ne andò via in silenzio, lasciandolo irrimediabilmente solo e nudo, ma soprattutto vuoto. [...] Tuttavia ogni volta che Yesung puntualmente si presentava ogni sera di fronte alla sua porta, non riusciva a dire di no e ogni volta ci ricadeva. Ogni volta si lasciava baciare con passione e desiderio e sempre accoglieva il membro di lui tra le sue carni, sentendosi finalmente completo.
DISCLAIMER
I fatti narrati in questo scritto sono puramente frutto di fantasia, non è mia intenzione offendere gli artisti. Essi non mi appartengono in quanto reali.
[Paring variabili: KyuSung, YeWook, KyuMin.]

Torna nel posto in cui eri una volta
al tempo in cui non mi conoscevi,
io non posso odiarti...
e non posso neanche amarti
-YeWook-

[... ] Tremavo, il viso posato contro il muro.
Piangevo.
Da solo.
Solo come non mi ero mai sentito in tutta la mia vita.
[... ] Mentre parlavo, il viso di Kyu si era abbassato, quasi a nascondersi da me e dalle mie parole. Ma non servì a niente, perché vidi lo stesso le sue lacrime.
Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questi personaggi, nè offenderli in alcun modo.

« Non si gioca con il destino, Sungmin. Cerca di evitarlo e ti si ritorcerà contro, cerca di cambiarlo e farai una brutta fine. »
[KyuMin~]

La solita storia scolastica che vedrà protagonisti ragazzi persi in vicoli stretti e bui della vita, che si ricongiungeranno fino ad incontrarsi.
La solita storia scolastica di un incontro involontario, che cambierà il corso della storia e della vita degli stessi.
" È l'unica passione che ho sin da quando ho ricordo. Non penso di aver camminato sin dall'inizio, ma danzato. È la mia vita. È ciò che mi rende vero.
Quello che gli altri scorgono da fuori è solo una parte di me, la parte mascherata. La parte che mi piace recitare. . . "
" Ho represso ogni tipo di emozione troppo profonda, lasciando che il dolore mi lacerasse l'anima, giorno dopo giorno, non curandomi delle conseguenze.
Mi manca.
Mi manca, ma non posso permettermi di lasciarmi ancora martoriare dal dolore.
Cos'aveva fatto di male?
Perché è dovuto accadere?. . . "
[pairing variabili: YeHyuk - EunHae - YeWook . . ]

Lo amo... ma è un segreto.
Se i miei amici lo scoprissero, diventerei lo zimbello della scuola.
Non posso permetterlo: io la governo questa scuola.

Parlare con Taeyeon, da quando avevano divorziato, ovvero quasi tre anni fa, era diventato stancante e prosciugava da ogni tipo di energie. Non che fosse colpa sua, anzi, solo che tendeva, spesso, ad aggredirlo per un nonnulla, e questo non sapeva spiegarselo.

"[...] ti concederò solo un mese. Ci stai? -
Hyukjae rise, scuotendo il capo.
- Ci sto. - disse poi, porgendomi la mano destra per sigillare il nostro accordo."
Lee Donghae è un ragazzo con una vita troppo semplice.
Lee Hyukjae è l'esatto opposto.
Quando le loro mani si stringeranno per la prima volta, una promessa intreccerà le loro vite per 31 giorni.
Questa storia fa parte della serie Life ed è collegata a 1.0 Seasons (BaekYeol) e 2.0 Cities (MarkBam).
Il finale integrale potrete trovarlo alla fine di questa storia.
[aggiornamento ogni domenica]

EunHae, accenni KangTeuk
Quando ho capito quello che provo per lui, avrei seriamente voluto suicidarmi.
E non per scherzo, eh! Seriamente, profondamente, intensamente, col massimo della convinzione: volevo farmi fuori.
Amen.

Lee Hyukjae ha diciotto anni, frequenta il quarto anno in una scuola di periferia. Lee Donghae ne ha diciassette, frequenta il terzo anno nella stessa scuola, ma solo perché è stato bocciato. I due ragazzi non sono legati da niente, ognuno ha la propria realtà e il proprio mondo. Ognuno ha i propri lati nascosti. Eppure il destino ha deciso di intrecciare queste due vite in un nodo così stretto da far male, dove l'attaccamento diventa dipendenza, la dipendenza dolore e il dolore si trasforma in lividi scuri e nitidi nella coscienza che non vanno più via.

KyuMinKyu, HyukMin, accenni EunHae
Se avessero dovuto stabilire quando tutto era iniziato, di sicuro nessuno dei due avrebbe saputo dare una risposta.
Non ricordavano il giorno, o il perché, né il fattore scatenante.
Ricordavano solo che era successo, senza logica né preavviso, senza che nessuno dei due ci avesse mai pensato.
Era capitato. Punto.
Così come capitano tante altre cose, era capitato anche quello.
Ma, si sa, le cose che capitano senza averle preventivate, di solito vengono interrotte sul nascere, bloccate e cancellate (se possibile) dalla mente.
E anche in questo caso sarebbe stata la cosa giusta da fare. La più logica, la più sensata, quella che avrebbe fatto meno male.
Ma non fu così.
L’errore si ripeté nel tempo, più e più volte, all’infinito.
Entrambi non ne erano mai sazi, entrambi non ne avevano mai abbastanza. Entrambi si cercavano e volevano e desideravano e non c’era null’altro, in quel momento, che valesse tanto.
Esattamente come in quel momento, aggrovigliati tra le lenzuola, a rotolarsi e amarsi come mai prima d’ora.

"Sei come uno di quegli uragani che passano e distruggono qualsiasi cosa... ecco sei come un uragano che ha distrutto ogni singolo pezzo del mio cuore, BonHan." Yesung prese un sospiro cercando le parole giuste, ma sopratutto il coraggio. "Io ti amo BonHan e ho bisogno di sentirmelo dire da te almeno una volta." Ecco, l'aveva confessato. Infondo non desiderava altro da un mese. Di certo non se lo era immaginato così, voleva dirglielo all'orecchio sussurrandole che l'amava e che l'avrebbe protetta da tutto e da tutti, ma era davvero stanco di tutta quella situazione. Lei lo guardò negli occhi, reprimendo le lacrime pronte a sgorgare.
"Grazie" disse dopo un tempo che parve interminabile per Yesung "Ma non merito il tuo amore." continuò.
DISCLAIMER.
Con questo mio scritto, non intendo urtare la sensibilità dei cantanti che ho scelto per dar vita al mio scritto e non intendo affermare che gli avvenimenti narrati siano realmente accaduti. I personaggi non mi appartengono in quanto reali.
Enjoy!

Eunhae Fanfiction.
...Ogni emozione triste o felice mi era indifferente fino al giorno in cui ho incontrato lui…

“Se questo era uno scherzo della mia mente oramai malata, era uno scherzo davvero poco divertente.
Se questo era un sogno, allora non avrei più voluto svegliarmi, se non avessi dovuto sentire la sua presenza accanto a me, al mio risveglio.”pensò mentre le sue labbra si schiudevano lasciando libero accesso al bruno davanti a sé, che gli stringeva il viso con possessione, come se avesse paura che tutto ciò fosse irreale e potesse scomparire da un secondo all'altro.
[Eunhae - (YeWook - WonTeuk - KyuMin) ]

Quando si risvegliò, non ricordava niente di se stesso. Né il suo nome, né dove si trovasse, tantomeno chi fosse. Sapeva solo di essere sdraiato sulla schiena, a contatto con il legno umido di una chiatta sul fiume Han. Si mise a sedere, confuso e stordito, nonché con un potente mal di testa. Solo quando portò una mano a sfiorarsi la tempia, in cerca di sollievo da quel dolore assillante, si accorse di stringere tra le mani un cellulare. Non lo riconobbe, non avrebbe saputo dire se fosse suo o di qualcun altro. Mise a fuoco l'immagine dell'apparecchio elettronico e notò i suoi polsi rossastri, le sue dita sporche di qualche vivida goccia cremisi, rafferma. Sangue. Sempre più confuso, ignorò quelle macchie sulla sua pelle e schiacciò un tasto del cellulare. Lo schermò si illuminò e, quando lo sbloccò, si ritrovò a leggere un messaggio formato da poche righe:
"Hai inviato questo messaggio a te stesso. Quando ti sveglierai non ricorderai più niente.
Ti chiami Kim Yesung. Sei una spia. Cancella questo messaggio non appena l'hai letto e getta il cellulare."
WonYe.
Yaoi.
Tutti i Super Junior, più possibili apparizioni di altre celebrità.

EunHae~ KyuMin~
E' possibile in una notte sentirsi amati a tal punto di credere di sognare?
" saranghal ppuniya~" intonò quel pezzetto di No Other mentre si avvicinava alle mie labbra.
"Tu non ami, Hae....vero?" (...) Mi lasciava sempre senza fiato. Mi guardò e nei suoi riuscii a leggere qualcosa di meraviglioso. L'amore. "Sei perfetto, sempre."
"Sei mio." Sussurrai tra una pausa e l'altra. (...)
Fu un qualcosa di meravigloso e magico. E sì, quella fu la notte più bella della mia vita.

Che mi piacesse Ryeowook non era un segreto, o meglio, lo era per gli altri, ma io lo avevo confessato a me stesso già da tempo ormai, solo lui non sembrava sospettare nulla.
Ogni tanto quando tornavamo in camera alla sera, il ragazzo mi parlava della sua giornata, si confidava con me e, un paio di volte, si era anche addormentato nel mio letto. Francamente non sapevo come interpretare la cosa, se un giorno ero più che convinto che ricambiasse i miei sentimenti, il giorno dopo era come se non fossi altro che un collega, o un semplice amico. Ma mi ero detto che sarei stato paziente, avrei atteso una sua prima mossa.
[YeWook]

22 capitoli, 42 lettere per accompagnarci in questi 21 mesi che ci aspettano lontani da loro. Mio modo di sopravvivere in realtà, spero aiuti anche voi.
[EunHae] HyukHae HaeHyuk, vedeteci quello che volete.