Recensioni per
Jade+
di _ivan

Questa storia ha ottenuto 71 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
05/09/12, ore 18:25
Cap. 7:

era ora che la storia prendesse il volo!!! non ne potevo davvero più di fisime mentali di quel cerebroleso inetto di theo eheheh comunque è molto interessante questo capitolo, a partire dal colloquio in casa e via via muovendo i primi passi all'interno della caserma. finalmente theo capisce la vera identità di suo fratello, un ingenuo ragazzino estasiato anche dalle più piccole cose, e forse ora soffre un po' di meno della sindrome del fratello geloso.
il fatto che la madre cerchi insistentemente di introdursi nei discorsi e addirittura di seguire i figli fa capire che in realtà il suo atteggiamento morboso abbia le basi su insicurezze e timori, e non su acidità e mancanza di sentimento, come si pensava.
ormai da te mi attendo la qualunque (o almeno fingo di farlo, visto che so già come continua!!). mi sa che continuo a scrivere le recensioni!

Nuovo recensore
04/09/12, ore 21:11
Cap. 4:

Interessante... La follia prima dell'arrivo degli alieni che s'insinua nelle menti altrui. Mi auguro che non siano davvero gli alieni ad aver fatto una cosa simile, o mi dovrò preparare a sostenere una apocalisse globale hahahha! Lo stile è.. d'accordo non serve ripeterlo ad ogni capitolo spero.
Unica cosa:
E fu solo allora che i miei occhi mi permisero di notare.
Una grande chiazza scarlatta risaltava...
Dopo "notare", il punto è una violenza alla continuità della frase. Se sostituissi "notare" con "osservare meglio l'uomo ammanettato" o qualcosa di simile, la frase successiva sarebbe adeguata, ma in questo caso non ha una grande fluidità. Spero di essermi spiegato adeguatamente.
Ancora complimenti!
Ci sentiamo al prossimo capitolo! ThePhylos

Recensore Master
03/09/12, ore 14:34

Una chiusura insolita. Difficilmente si trovano estratti di pubblicazioni nelle storie, mentre qui ce ne hai proposto un bel numero. E soprattutto, non hai lesinato sui temi, passando dalla fede alla moda alla storia vissuta da chi ha assistito ai fatti. Danno una vaga idea di ciò che potrebbe attenderci con la prossima parte di questa saga che, ti dirò, ha solleticato parecchio la mia fantasia. Non so bene cosa aspettarmi, quindi, scelgo di non propormi nessun ipotetico sviluppo. Voglio che tu mi stupisca! E sono convinta ci riuscirai.
Ti faccio i miei complimenti più sentiti perché te la stai cavando egregiamente. Abbi più fiducia in te e nelle tue potenzialità.
Quindi, per il momento è tutto.
Alla prossima!

Recensore Master
03/09/12, ore 14:24
Cap. 9:

Il distacco di Theo dalla sua vita è molto strano. Per quanto lui cerchi di muoversi come di consueto - riuscendoci piuttosto bene, nonostante tutto - si ha l'impressione che gli altri percepiscano qualcosa. In particolare sua madre, che pare abbandonare le sembianze dell'arpia per mostrare una parte di se meno aggressiva e autoritaria. Una sorta di saluto.
Ervin, dal canto suo, si limita a sottolineare il cambiamento nell'amico, senza però darvi peso.
Diversamente da quanto ci si poteva aspettare, Theo, alla fin fine, riesce a guardare alla sua vita ormai passata con meno sovrastrutture. Scopre solo in quel momento chi aveva vicino, nell'attimo in cui li abbandona definitivamente per l'ignoto.
Appunti:
-"aprì": essendo prima persona, sarebbe più corretto "aprii";
-"miimpedirebbero": manca lo spazio;
-"Quella Pelle mi": ci sono ancora un po' di maiuscole vaganti;
-"sconsolato... sconsolata": ripetizione;
-"rafreddato": raffreddato.
Alla prossima!

Recensore Master
03/09/12, ore 14:00
Cap. 8:

Devo essere sincera: nella totale staticità della stanza, Theo e la sua bugia sono emersi con una prepotenza incredibile. Esattamente come il bene che scopre di provare per Martin e che perde subito dopo.
Nel suo desiderio di cambiare vita riesce ad essere subdolo oltre ogni misura, includendo Cassie in un sotterfugio di cui non saprà mai nulla. Il suo non è uno slancio di coraggio o di affetto, ma l'ennesima dimostrazione del non riuscire a convincere con se stesso. Spera che un altro mondo lo trasformi nella persona che vorrebbe essere ( e per farlo non esista a travestirsi da malato ), senza prendere nemmeno in considerazione il fatto che questa dovrebbe partire da lui per primo. Il suo egoismo, qui, è alle stelle.
Appunti:
-"pper": errore di battitura;
-"ce se ne dispiace": non suona bene, dovresti rivederlo;
-"indolenzite Avevo": manca il punto;
-"interopomeriggio": manca lo spazio.
Alla prossima!

Recensore Master
03/09/12, ore 13:33
Cap. 7:

Ed ecco quindi che le speranze di Theo, apparentemente disilluse dall'arrivo della polizia, tornano a fiorire.
Per l'ennesima volta assistiamo alla propensione a disinteressarsi delle cose del ragazzo. Non appena appura di non essere tecnicamente nei guai, ma di essere solo una persona informata dei fatti (almeno all'apparenza), ecco che la mente prende a vagare, a frapporre barriere di pensieri e vuoto con la realtà. La cosa cambia relativamente quando la verità emerge e dall'apatia, la mente di Theo passa all'escalation del riscatto con una propulsione improvvisa che soffoca i dubbi sul nascere.
Ma perché Theo è stato scelto? Inizialmente Kirchner e Stirling parlano di un elenco di individui particolari, identificati per delle peculiarità significative, ma il nostro protagonista cos'ha di tanto importante? Cosa condivide con Martin, dato che lui stesso fa più volte notare quanto non si somiglino? Solo in quell'attimo di disinteresse mostrato da Martin a casa (quando Theo lo vede guardare fuori dalla finestra) sembra esistere un filo che li accomuna.
Ben studiati i personaggi degli agenti governativi: Kirchner più distaccato e sobrio, Stirling conturbante e - a tratti- persino insinuante.
Appunti:
-"«Non":virgolette di troppo;
-"un piccolo colpo di tosse. invitandomi a raggiungere": è saltata la maiuscola;
-"aprì tenendola con il palmo sollevato d’una mano": da rivedere, è un po' contorta;
-"con quello più di mia madre": manca l'aggettivo;
-"permesso anda a concedermi": manca una "i";
-"Quando per tornare": manca qualcosa a questa frase;
-"di casa sentii categoricamente": manca la virgola;
-"E Sai come?": maiuscola di troppo;
-"dall’umidità e il tempo": meglio "e dal tempo";
-"ricambi": ricami?
-"mi spinsero a gettarmi": concordanza verbale. "Mi spingessero a gettarmi";
-"Ah già.": manca la virgola.
Alla prossima!

Recensore Master
02/09/12, ore 21:25
Cap. 6:

L'arrivo degli alieni ha ingenerato un senso di straniamento nella storia. Cassie e Theo sembrano gli unici capaci di muoversi in maniera costante all'interno di un mondo che a tratti si cristallizza negli sguardi sconvolti della gente e a tratti schizza via disordinato, come nel caso dei mezzi della pubblica sicurezza. Anche la voce che intima alla folla di allontanarsi sembra un elemento statico, un blocco inamovibile dalla strada.
Theo dice di non aver avuto altre opzioni oltre a quella di seguire Cassie ma, in realtà, è evidente che lui abbia deciso di non darsi altre possibilità: ha azzerato la paura, i pensieri, lasciandosi trascinare dall'amica, addossandole sin dal principio la colpa di quanto gli accade. E' sorprendente come, pur sentendosi vittima della ragazza, riesca a reagire allo spavento dello scampato incidente, salvo ritrattare una volta calmatosi.
In tutto il capitolo si percepisce una tensione di fondo, un'improvvisa propensione pessimista del protagonista che fa dubitare del suo desiderio di cambiare vita grazie ai nuovi venuti. L'essere arrivato in prossimità della "zona rossa" non gli trasmette adrenalina o curiosità o panico: è uno spettatore preoccupato di non fare una brutta fine sotto i piedi degli astanti. Eppure, quando il cambiamento sembra palesarsi - con l'arrivo della polizia a casa -, Theo sembra rimpiangere il proprio desiderio, aggrappandosi alla speranza di un gesto banale, consueto, puramente burocratico.
Appunti:
-"le quattro frecce, sfrecciò via": non è una vera e propria ripetizione, ma i due termini stonano;
-"incredibile ma vero": manca la maiuscola;
-"la prima volta che la sentii.": errore di concordanza verbale, "che l'avevo sentita";
-"una manciata di centimetri. ... manciata di secondi": ripetizione;
-"Uh come la fai grossa": manca la virgola dopo "uh";
-"ora che non avrei compromesso la sua guida.": concordanza verbale "ora che non avrei potuto compromettere la sua guida";
-"soprassedevano": credo intendessi "sovrintendevano";
-"Un’ordinanza in vigore in linea Ufficiale da ... per questo subirà altrettanto Gravi Conseguenze.": ci sono molte maiuscole in queste frasi, che apparentemente non hanno senso;
-"Mamma sono": manca la virgola.
Alla prossima!

Nuovo recensore
01/09/12, ore 14:53
Cap. 3:

Al solito non mi hai deluso. Ho trovato molto profonda la consapevolezza di Theo di quello che sta effettivamente accadendo e, rispetto alla precedente recensione, in cui ho scritto che l'ambiente familiare lo isola dalla possibilità di far funzionare il cervello, mi devo ricredere. Sono del parere che la famiglia lo ostacoli, ma non sufficientemente a stroncare ogni sua sinapsi.
Comunque, finalmente ho trovato un paio di cose da dirti sul testo in sé, a prescindere dalla trama!
La prima frase contrasta, almeno parzialmente, quello che segue. Dici che la situazione resta stabile, poi però parli delle università e delle religioni, nonché dei casi di vandalismo insensato. Personalmente, definirei la situazione "precaria" e comunque, non rientra più nei canoni della stabilità.
"Annuii, pensieroso e restio al pensiero che mio padre potesse sbagliare anche una sola mossa" - ripetizione della radice di parola, pensiero.
"E le robe che ti fanno vedere il tv sono quelle che possedevano già negli archivi" - fanno vedere IN tv...

Ecco tutto! Grande Ivan! Non vedo l'ora di continuare.
ThePhylos

Recensore Master
01/09/12, ore 12:23

Ciao, ho continuato a seguirti anche se gli impegni non mi hanno permesso di lasciare tutte le recensioni che avrei voluto, quindi ora faccio 2 in 1.
Ho appezzato il cambiamento radicale del metodo di narrazione che hai adottato in questo intermezzo. Mi trovo d’accordo sul fatto che un avvenimento cosìcolossale necessita del punto di vista dell’intero pianeta e che limitarlo solo a Theo sarebbe stato un po’ “egoistico” se mi passi il termine. :)
La dichiarazione di Katy Perry mi ha fatta sorridere.
 
Parlando del capitolo precedente ho trovato molto toccante le scena di Theo che vorrebbe salutare per sempre sua madre e i suoi amici, ma non può e si accontenta di sapere che sua madre gli vuole bene. E la telefonata di Ervin mentre Theo è sul tetto è resa molto bene: infine Ervin tronca la telefonata senza nemmeno salutare e questo mi fa pensare come molte volte non si dice tutto quello che si vorrebbe dire ad una persona cara o un amico perché tanto si è certi che lo si rivedrà presto… ma non sempre è così.
 
Non trovo critiche da farti, così di devi sorbire le mie smielate complementazioni. Hai scritto così bene che se ripenso alle vicende dall’inizio alla fine vedo le scene così nitide che mi pare quasi di aver visto un film.
 
Mi sono affezionata a questo tuo racconto e spero che deciderai presto di continuarlo.
A presto (almeno si spera)
Ciaociao

Nuovo recensore
01/09/12, ore 12:19
Cap. 2:

Confermo che la storia resta interessante! Al solito, il punto forte restano le descrizioni, grazie a cui ogni fotogramma della narrazione è perfettamente visualizzato, odorato e diventa palpabile.
Cassie ha un atteggiamento piuttosto fastidioso, come il protagonista nel primo capitolo; non da risposte complete, si perde, ne deduco quindi che sia un tuo vizio! hahah!
Apprezzo invece la differenziazione che hai sottolineato tra la famiglia del protagonista e il "resto del mondo": da un lato, la madre si comporta quasi come se nulla fosse, per lei gli alieni sono una seccatura mentre il mondo intero è in fermento per la grande notizia. è come se l'ambiente casalingo fosse refrattario, sterile, tanto da evitare un cambio di atteggiamento del ragazzo che, a questo punto, sarebbe auspicabile.
Rinnovo i complimenti!

Nuovo recensore
31/08/12, ore 20:53
Cap. 1:

Come prima cosa, sono ormai usuale esprimere un parere sul racconto che leggo, e in questo caso è nettamente positivo! In genere passo ad un elenco di correzioni che suggerirei per quanto riguarda il testo, ma, se devo essere sincero, la tua forma è impeccabile. Alcuni passaggi sono lenti, il discorso del presidente è un po' difficile da seguire (sia per la scarsa attenzione del protagonista, che in questo risulta fastidioso, ma nulla toglie alla bellezza e all'eleganza del racconto; sia invece perché leggermente prolisso) ma il tutto, se da un lato causa una lieve irritazione, dall'altro aumenta notevolmente la tensione per il grande annuncio.
Il vocabolario largamente utilizzato nelle descrizioni rende davvero VIVA ogni immagine e sensazione che trasporti sul foglio, aiutando il lettore ad immedesimarsi nella narrazione che, seppur come già detto non veloce, è intrigante e coinvolgente.
Sono molto felice di procedere nella lettura e avrai una mia recensione ad ogni capitolo!
Se pensi che ne valga la pena, apprezzerei qualche tuo consiglio sul mio racconto La chiave del futuro.
Replico ulteriormente i complimenti!
ThePhylos

Recensore Master
30/08/12, ore 15:46
Cap. 5:

Direi che è il caso di dividere il commento in due parti, come il capitolo.
Capitolo 3.
Per un attimo avevo creduto che Theo potesse dar segni di scuotimento, ma l'apparenza iniziale, con l'eccitazione post risveglio che lo spinge a muoversi di fretta, svanisce quasi subito, non appena i dubbi e le perplessità si scatenano. Persino i tentativi di Martin di parlare col fratello vanno a vuoto, inghiottiti dall'apatia e dall'incapacità di Theo di dare un peso alle cose.
Appunti:
-"E mentre tutto ciò accadde, feci un sogno.": concordanza verbale. E' più corretto "accadeva", che rimane in linea anche con il resto del paragrafo;
-"scorri-mano": niente trattino;
-"In cucina, alle mie spalle, ... sul ciglio della porta della cucina,": ripetizione. Hai già detto dove si sta dirigendo Theo;
-"accadere durante giorno dell’eclissi": manca "il";
-"Annuì nel mentre pensavo che, probabilmente,": manca una "e". Inoltre, se Theo parla di sè stesso è "annuii";
-"impacciataggine": ho controllato su un paio di dizionari, ma non l'ho trovata. Temo sia una forma scorretta;
-"glielo sarebbe stato ordinato da una voce": o "gli sarebbe stato ordinato" oppure "glielo avrebbe ordinato".

Capitolo 3.1
Altalenante. Ecco come mi sento di definire questa parte della storia.
Parti dalle riflessioni di Theo su Cassie e la sua situazione familiare, per passare viceversa a quelle della ragazza e chiudere con l'arrivo degli alieni su Londra. Tutto ruota attorno al binomio pesante/leggero dei discorsi. Dal dettaglio riguardo l'attesa di Cassie davanti al cancello alla tragica fatalità del nomen omen di Lara; dal desiderio di Theo di capire -seppur senza troppa convinzione- in quale modo comportarsi con l'amica al desiderio di questa di prendersi meno sul serio; dal senso di fastidio per le volanti che rompono la quiete pomeridiana alla caligine soffocante al di sotto dell'astronave. Hai creato un bel mix di situazioni.
Ora non mi resta che scoprire se, finalmente, la vita di Theo subirà la svolta (decisamente egoistica per come l'ha esposta) tanto agognata.
Appunti:
-"dopo venti o addirittura trenta minuti di ritardo.": al posto di "dopo" userei "con";
-"i grandi centri commerciali si erano imposti sul commercio": ripetizione, magari suonerebbe meglio "sul mercato";
-"Riprese a camminare mentre riposi la confezione di merendine.": concordanza verbale. "Mentre riponevo";
-"Questo era anche il motivo per il quale, dietro la dura maschera di Cassie, si nascondesse in realtà un gran dolore.": concordanza verbale. "Si nascondeva";
-"cassie": manca la maiuscola;
-"ante-guerra": niente trattino;
-"il sesto senso che, stesse per": la virgola è di troppo.
Beh, direi che è tutto.
Alla prossima!

P.S. non andare in ansia quando sai che leggo le tue storie, non ce n'è motivo! ^^

Recensore Master
29/08/12, ore 22:36
Cap. 4:

Rieccomi, dopo un lungo silenzio. Dove eravamo? Anzi, da dove ripartiamo?
Di tutto questo breve capitolo, mi ha colpita l'uso che hai fatto due volte, del termine "inchiodare". Lo sguardo di Theo si blocca letteralmente su due immagini assolutamente distanti, slegate. la prima è la borsa della madre, abbandonata a terra, quasi il presagio di una fuga. La seconda è la figura del figlio dei vicini, trascinato via dalla polizia dopo il fattaccio. Trovo singolare che tu abbia impiegato la stessa parola per suggerire due tipi di attenzione molto diversi. Eppure, in entrambi i casi, Theo percepisce ciò che vede come se si trovasse dietro ad un velo, dietro ad una gabbia invisibile che lo allontana dalla realtà.
Almeno finché qualcosa non si risveglia in lui: la paura del sangue, che per una volta lo scuote, dandoci finalmente una prospettiva "umana" di questo ragazzo apatico e completamente disinteressato alla vita.
Appunti:
-"Sono molte le volte in cui svenni vedendo il rosso": concordanza verbale. Sarebbe più corretto "erano state mole le volte in cui ero svenuto vedendo il rosso".
Alla prossima!

Recensore Junior
28/08/12, ore 21:57

Geniale.
Questo intermezzo ci sta che è una meraviglia e alcuni passi sono davvero divertenti! Ho adorato la fittizia citazione di Dolce e Gabbana almeno tanto quanto ho riso per quella di Katy Perry - e ti assicuro che ho riso non poco. 

Mi piacerebbe poterti suggerire qualche nuova citazione farina del mio sacco, ma al momento non mi viene in mente nulla e buttartene lì una "tanto per fare" non mi sembra una cosa intelligente. Senza contare che ti metterei nella spiacevole posizione di dovermi dire: "Cara, questa cosa che hai scritto fa schifo e non la metterei nel mio racconto neanche sotto tortura!" Perciò, ti risparmio questa incombenza e mi limiterò a leggere e apprezzare le tue, originali e brillanti. 

Solo una cosina, tanto per fare la rompiscatole... nella penultima citazione, dici: "‘Devo ancora sposarmi!’. Lasciai l’ufficio e scelsi di fuggire in macchina da mia moglie Sarah"...ma, proprio perchè hai detto "Devo ancora sposarmi", il "moglie Sarah" confonde un po' le idee. Forse è meglio dire "...da quella che qualche anno/mese(o quello che è) più tardi sarebbe diventata mia moglie."

Per quanto riguarda il fatto che non sai se mettere la noticina "Completa" alla storia... beh, io non la metterei. In fondo hai avvisato i tuoi lettori che ci vorrà un po' di tempo per il seguito, quindi è sottinteso che non è ancora finita. 

Mi raccomando, però, non impiegarci troppo che sono curiosa di vedere come prosegue!:) No, dai scherzo. Mettici tutto il tempo che ti serve, noi irriducibili sappiamo che varrà la pena di aspettare un po'.

un abbraccio,
tazzina

Nuovo recensore
26/08/12, ore 11:35

Ehilà :) mi scuso per il ritardo della recensione, ma tra una cosa e l'altra, il caldo, non ho trovato la concentrazione necessaria per leggere sul PC.. 
Il capitolo 9 è stato magnifico... quando l'ho finito ero senza parole.. molto ma molto malinconico, con delle frasi ad effetto che mi hanno fatto provare gli stessi sentimenti di Theo... complimenti!
Gli addii che da, praticamente sbagliati... avrebbe voluto fare meglio ma molte volte è proprio così che succede, si ripensa a cosa si è fatto perchè si sarebbe voluto fare in un altro modo... ed è proprio questo che rende Theo così contemporaneo e realistico!

Tra tutto, mi sono piaciute molto queste tre riflessioni: 

‘Se solo sapessero chi sono realmente, cambierebbero idea’
‘Se solo sapessero chi sono realmente, forse gli alieni non mi vorrebbero portare con loro sull’altro pianeta. Non sono poi così speciale’.
‘Se solo sapessero chi sono realmente, forse tutti loro capirebbero che sotto sotto posso essere importante anch’io. Se gli alieni mi hanno voluto è perché sono speciale. Forse mi impedirebbero di partire. Forse piangerebbero. Forse.’

quando si è piccoli si pensa di essere i migliori e che un giorno anche la gente lo capirà, poi diventando grandi ci si rende conto che tra tante persone che ci sono nel mondo, è difficile essere visti per "speciali", ma resta comunque quel barlume di speranza che fa pensare: se mi è successa questa cosa, vorrà pur dire che ho qualcosa che gli altri non hanno! 
Vabbè mi sono dilungata, ma era per dirti che hai espresso benissimo il concetto :D:D

passando al capitolo 10, bè un insieme di citazioni (di cui sono un'appassionata lettrice!) bellissime.. non saprei che altre aggiungere, ma mi sembra che quelle che hai scelto facciano già la loro figura! da Papa Pio XIII a Katy Perry a David Letterman!!
Una parola per riassumere tutto quanto: Fantastico! ;)

alla prossima :)