Recensioni per
Bene e Male
di Onaila
Salve. Contrariamente alle mie previsioni non sono rimasta delusa da questo capitolo. È certo un capitolo di passaggio, ma ho trovato molto carina l'idea del gatto: per una volta anche quella povera crista di Clarke è felice. Nia invece mi suscita un odio che non riesco a quantificare... È così subdola e doppiogiochista che non so nemmeno se pensa tutte le cose che ha detto a Lexa. Non vedo l'ora di leggere il capitolo in cui vengono fuori i suoi altarini. Detto questo al prossimo capitolo. |
Ormai entro su EFP solo per leggerti, e ogni volta che vedo un tuo aggiornamento non resto mai delusa. Questo capitolo è particolarmente breve, ma intenso come pochi. Tutto è focalizzato sul rapporto controverso di Nia e Lexa vs Nia e Clarke: come può la stessa persona essere capace di amare, dopo aver ridotto all'osso l'anima di un altro? Questo dualismo, questo demone che nasconde verrà forse fuori al Gala? Non posso aspettare per il prossimo capitolo, sono davvero molto impaziente... Un abbraccio, Acrymonia. |
Sembra che tu ti sia ripresa alla grande dai tuoi malanni, o almeno lo spero perché il capitolo è stato davvero stupendo. Come sempre, i tuoi capitoli mi rapiscono e mi portano in un altro mondo, facendomi dimenticare per qualche minuto la realtà. L'arrivo di Oscar porta un po' di spensieratezza e felicità nella storia, l'amore incondizionato di un animale potrà solo fare bene a Clarke, e in un certo senso anche a Lexa, che come già si è notato riesce ad essere felice solo vedendo che lo è Clarke. |
Mi piace la scrittura che spazza via i confini. All'inizio sembra quasi impercettibile, sembra di leggere una storia un po' conosciuta, già incontrata, poi si passa quella barriera quasi senza accorgersene e dietro ad ogni curva c'è qualcosa che ti fa sfuggire un'esclamazione. E mi piacciono i cattivi buoni, sì, quelli che, anche loro come le storie, hanno sfumature, contraddizioni, stanno sempre in bilico senza certezza, tanto dolore, tanti piccoli enormi gesti. Al contrario dei buoni buoni, i buonisti che hanno la certezza del loro bene racchiuso dentro quei confini. In questo racconto, Lexa e Clarke mi hanno dapprima incuriosita, ma presto mi hanno condotta con forza in questa dimensione nella quale il dolore, tanto e mai nascosto, si può guardare in faccia. Condivido la scelta di non spezzare il capitolo. E attendo il prossimo |
Allora, prima di tutto volevo congratularmi perché hai mantenuto la parola: hai promesso un capitolo che mi sarebbe piaciuto molto e l'ho avuto. Per adesso è il mio preferito e credo che anche con il procedere della storia questo quinto capitolo rimarrà tra quelli che mi hanno preso di più. Partiamo dalle cose che mi hanno coinvolto di "meno": la scena del bacio. In realtà anche questa sequenza mi ha entusiasmato particolarmente perché non è stato un semplice bacio, come avviene in quasi tutte le Clexa ad un certo punto. No, questo è stato "solo" un tentativo da parte di Clarke di aiutare Lexa nell'unico modo che conosce: offrendo se stessa. Ed è bello ma anche triste, è la sintesi perfetta di ciò che è Clarke e devo dire che mi ha turbato un po'. E poi c'è la continua lotta interiore tra il lento lasciarsi andare alle premure di Lexa e la persistente paura che lei si riveli l'ennesima delusione, l'ennesima persona che la tratta bene solo per sfruttarla. E infine c'è la mia scena preferita: Lexa che non sa se alleggerirsi la coscienza con l'ennesimo taglio oppure smettere con quella malsana abitudine. La cosa che mi è piaciuta di più è che hai ricreato (inconsapevolmente o no) la tipica attrazione che la lametta esercita sull'autolesionista: sai che è sbagliato ma ti senti in dovere di farlo, perché poi ti sentirai meglio. E invece dopo ti senti solo in colpa. Mi è piaciuto davvero l'ultimo scambio di battute interiori tra Lexa e la sua coscienza. Mi ha angosciato al punto giusto ed è per questo che ho amato così tanto questo capitolo! Nell'insieme amo questa storia perché hai creato dei personaggi davvero complessi, i cui comportamenti non sono mai lasciati al caso. E niente, tanto ormai l'hai capito che hai centrato in pieno quello che mi piace trovare in una storia. |
Scrivo questa recensione tremando, e voglio dirlo liberamente in modo che tutti capiscano l'intensità che provo ad ogni capitolo. Non hai semplicemente trattato la tematica dell'autolesionismo, tu hai trattato la tematica dell'espiazione, che di gran lunga è qualcosa di più intenso del semplice atto dell'autoinfliggersi ferite. Non ti sei limitata a dire che Lexa si ferisce, hai fatto trasparire attraverso gli occhi di Clarke il motivo: lo fa perché è buona, perché vuole espiare tutte le sue colpe versando tanto sangue quanto ne ha tolto a tutte le persone che ha ucciso. L'ultima parte è addirittura straziante: si sente il patimento della sua anima, la sospensione tra la dimensione del lo faccio e non lo faccio. E alla fine, purtroppo, a vincere è stato nuovamente il dolore, il grottesco, il nero. |
Non c'è che dire, le tue storie hanno sempre un intensità incredibile, e anche qui ecco che saltano fuori i problemi di Lexa, e di come si fa forza per affrontare quella vita crudele che conduce. |
Hello again. |
Mi piace molto come le ragazze in qualche modo riescano a leggersi pur non conoscendosi e sapendo così poco del passato l'una dell'altra. Clarke pian piano sta cercando di imparare a fidarsi, anche se per ovvie ragioni ne ha una paura incredibile riesce a vedere oltre la maschera di Lexa. Lexa invece sta mettendo in discussione tutto il suo stile di vita, vedendo la sofferenza di Clarke e il suo smarrimento, sta capendo come ci si sente a ricevere gli ordini e non a darli. |
Così come gli altri, anche questo capitolo mi è piaciuto particolarmente. Il risveglio di Clarke è un risveglio simbolico: grazie a Lexa sta provando la sensazione di essere trattata come un essere umano e non come un involucro nel quale riporre i desideri più sporchi. Ecco, anche questa cosa mi fa sorridere, il fatto che Clarke capisca che ogni gesto di Lexa non sia "sessuale" o destinato ad un fine egoistico. La sorpresa che descrivi ogni volta fa apparire Clarke come un personaggio ingenuo, ma ecco che invece lascia trasparire una sorta di potere che esercita su Lexa. Assieme a lei, si sente libera di esprimersi davvero, si sente libera di non essere debole e addirittura è capace di avanzare richieste, di dire a Lexa di smettere di fare domande. Credo che il punto di forza del racconto sia proprio questo: ognuna sta prendendo il meglio dall'altra. Lexa, spietata e dispotica, capisce il valore della gentilezza (ad esempio ringrazia Gustus, cosa che non aveva mai fatto), mentre Clarke comincia a comprendere che il proprio volere sia più importante di quello degli altri, al punto che sente il cuore battere quando Lexa la sfiora: capisce, a mio parere, che vuole essere toccata da quelle mani perché le piace, e non perché deve. Insomma, è un percorso graduale che stai interpretando al meglio e senza forzature, in modo molto naturale! Mi aspetto un bell'aggiornamento col prossimo, e sono ansiosa di vedere Lexa e Nia interagire. A presto! |
Ciao, sono appena tornata su EFP e ho letteralmente divorato questa tua storia. Davvero interessanti le tematiche che ci stai proponendo in questi tuoi capitoli, decisamente per niente scontati o ripetitivi. Sicuramente tramite Clarke stai trattando dei temi molto delicati ma posso dirti che lo stai facendo con grande rispetto e cura, li stai trattando in maniera impeccabile quindi complimenti davvero. Lexa anche se in vesti diverse penso resti fedele alla Lexa forte che tutti conosciamo. Quella totalmente stravolta da questa storia invece è sicuramente Clarke. Stai descrivendo una ragazza distrutta dalla vita e plagiata dal dolore, ma che nonostante tutto penso risulti il personaggio più forte dell'intera storia. Spero proprio che con l'amore e la protezione di Lexa pian piano riesca a tirar fuori tutto il suo vero carattere. Detto questo ti lascio in pace. Ancora complimenti. Spero di leggerti presto. Un abbraccio. |
Well, come capitolo non mi ha esaltato moltissimo a dire il vero, però sono stata sorpresa del comportamento di Clarke: sinceramente non ho capito perché l'ha fatto e senza dubbio non avrei fatto lo stesso 😅 Però mi è piaciuta molto Lexa, sia quando faceva la cazzuta che quando si prendeva cura di Clarke. E spero di scoprire presto qualcosa di più sul babbo di Lexa. O forse ne hai già parlato e sono ritardata io :D (punto tutto sulla seconda) |
Bellissima storia, spero di leggere al piu presto un nuovo capitolo...molto avvincente. Complimenti! |
Definire questo capitolo profondo è poco. Come mi aspettavo, il rapporto tra le due si sta sviluppando nel migliore dei modi ma nella peggiore delle situazioni. È stato doloroso leggere alcune battute, il fatto che abbia perso valore a causa delle ferite e la conseguenza che gliene importi più di questo che del fatto di essere stata brutalizzata da qualcuno, come se il dolore fosse sopportabile ma il perdere di valore no... come un oggetto. Il modo in cui rendi questo aspetto di Clarke è sublime, l'unica caratteristica negativa della storia è che vorrei SUBITO un altro capitolo! Che brutto aspettare... anche se devo ammettere che ne vale la pena. |
Io amo profondamente la tua storia, sappilo! E avrei ucciso a frustate Ontari fino a quando non avesse detto il nome di Nia! Mi piace da impazzire questa Lexa, molto simile alla Heda che abbiamo conosciuto in The 100 e che dona il suo cuore e la sua umanità solo e unicamente per Clarke. Come sempre non vedo l'ora di leggere come si evolverà il rapporto tra le due. Alla prossima. |