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Autore: TheImpossibleJJ    21/04/2016    4 recensioni
Rose Weasley ha passato sei anni d Hogwarts subendo le prese in giro di Scorpius Malfoy. Le cose cambiano dopo il Ballo della Vittoria e l'ennesimo scherzetto del Serpeverde. Rose ha deciso di cambiare e di smettere di subire. Ha deciso di iniziare ad affrontare la vita a testa alta e di smettere di nascondersi e usare il suo peso come una scusa. Peso sì, perchè Rose dai Weasley ha ereditato l'appetito ma sfortunatamente non il metabolismo veloce. Rose torna per il settimo e ultimo anno di Hogwarts come una persona nuova, ma come prenderà Scorpius questi suoi cambiamenti? Cosa ha sempre nascosto? E soprattutto chi è che le manda quegli strani biglietti?
Genere: Commedia, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus, Severus, Potter, Alice, Paciock, Alice, Paciock, Jr, Altro, personaggio, Rose, Weasley, Scorpius, Malfoy | Coppie: Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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CAPITOLO 12- IL BALLO DI HALLOWEEN
 
“Wow, Alice. Sei bellissima.” Sospirò Rose. “Anche io voglio essere bionda.”

“E io rossa come te.” Si sorrisero. “Comunque grazie. Questo vestito era di mia nonna, sai? Me lo ha dato mio papà. Una delle poche cose che ha tenuto dei suoi genitori dopo che sono morti l’anno scorso.”

I genitori di Neville Paciock erano morti insieme dopo aver combattuto una battaglia per più di 30 anni. Insieme erano stati colpiti e insieme se n’erano andati. Ed era giusto così.
“E’ davvero bellissimo, vintage!”

Alice fece una piroetta su stessa. Indossava un abito argenteo ricoperto di perline. Aveva un taglio anni 20, quindi con la vita bassa, uno di quei tagli che se non hai fisico di Alice Paciock non può sicuramente starti bene e a lei stava un incanto.

“Anche tu comunque Weasley non stai affatto male.”

“Dici eh?”

“Sì, Rose sei figa.”

Rose si era vestita da sirena, da Ariel per l’esattezza. Aveva messo un top viola e una gonna verde, due colori che contrastavano ma lei era stata in grado di scegliere due toni che stavano alla perfezione.

“Ma grazie, cara.”

“No, sul serio! Che fisico hai fatto su! Stai benissimo! Non che prima stessi male, eh! Però caspita!”

“Mi alleno 5 giorni su 7, se non si vedessero i risultati sarei anche un po’ incazzata!”

“In effetti.”

“Non immagini quanto sia bello aver perso quei kg di troppo e poter mettere tutto quello che ho sempre voluto mettere e sentirmi finalmente bella.”

Alice le sorrise. Non servivano parole.
 
Entrando in Sala Grande, Rose salutò le amiche e i rispettivi accompagnatori e si avvicinò al piccolo gruppetto dei cugini scoppiati. Tra di loro c’era, incredibilmente, anche Albus.

“Albus!!! Che ci fai qui?”

“E’ un ballo pubblico, Rose. Sono invitati tutti.”

Qualcosa non andava nel cugino. “Che c’è Albus? Dillo alla tua cugina preferita.”

“Niente, Rose. Non c’è niente che non vada.”

Ma Rose aveva già capito. Il cugino aveva l’opposto di niente infatti bastava seguire il suo sguardo e capire che quel niente aveva i capelli biondi e stava ballando nelle braccia di un altro.

“Su Albus, andiamo a ballare!”

“No, dai Rose non ne ho proprio voglia.”

“Eddaiiiii. Una ballatina allegra per tirarti su di morale.” Rose sporse il labbro inferiore in avanti. “Ti prego.”

“Va bene. Poi però torniamo qui, ok?”

Si incamminarono verso la pista da ballo, non prima di aver bevuto il famoso cocktail inventato dagli elfi per l’occasione, lo Zuccotto d’Oro, una mix rinfrescante a base di agrumi e di un ingrediente segreto che gli elfi non avevano voluto rivelare, ma probabilmente zucca, visto il nome. Negli anni dopo la guerra, quindi da quando Hermione Granger aveva fatto crescere il suo CREPA, gli elfi avevano iniziato a ricoprire veri e propri posti di lavoro e la stragrande maggioranza aveva voluto studiare più a fondo l’arte del cibo. In poche parole, tutti gli elfi del mondo magico a parte poche eccezioni, erano diventati dei grandi cuochi.

Rose era felice di essere al ballo, ma una vena di inquietudine la attraversava. A mezzanotte avrebbe incontrato la persona misteriosa che le mandava quelle lettere e chissà che forse non avrebbe anche scoperto la sua identità.

Non voleva dire nulla ai suoi cugini e nemmeno alle sue amiche. Avrebbe significato rovinare la serata a tutti ed era l’ultima cosa che Rose voleva. La mezzanotte era comunque ancora lontana e per ora era meglio godersi le ore che restavano prima dell’incontro in allegria.

Continuarono a ballare per un po’, poi Rose si spostò verso le sue amiche, momentaneamente senza accompagnatori.

“Aliiice, allora come sta andando con Wood?” le chiese Gracie mettendole un braccio intorno alla spalla.

“Molto bene, ragazze. Wood è proprio carino e gentile.”
“Noi vogliamo un altro tipo di dettagli. E lo sai bene, cara.” Sentenziò Susan incrociando le braccia.

Le altre annuirono d’accordo.

“Oddio, come siete. Non ci siamo baciati. E non credo lo faremo. E’ solo carino, ragazze ma non ho intenzione di approfondire.”

“Ma è Sam Wood, diamine!!!” Le tre si stavano mettendo le mani tra i capelli.

“SHHH! Lo so come si chiama, ma non mi piace in quel modo. Tutto qui.”

“E allora chi ti piace?” Le chiese Susan.

“Sì, chi ti piace?” fece eco Rose.

Alice le guardò di traverso e si allontanò per raggiungere Sam Wood in compagnia dei suoi amici.

“Ma vedete che fatica? Alice sa con chi vorrebbe stare ma non vuole ammetterlo!” Sospirò Rose.

“Già. Certo che però anche tuo cugino è un bel testone, eh! Basterebbe così poco!”

Sospirarono insieme. Albus era davvero un gran testone ma Rose sperava che prima o poi capisse cosa si stava perdendo.

“Dai andiamo a ballare!”

Passarono le ore a ballare e a mangiare. Rose ballò con tutti i suoi cugini e con qualche suo amico e per tutto il tempo si sentì osservata. Percepiva come due occhi che le bruciavano il corpo, uno sguardo che la seguiva ovunque andasse. Una sensazione davvero fastidiosa e parecchio inquietante. Ogni tanto si guardava in giro ma non vedeva nessuno. Era come se la persona in questione si nascondesse nell’ombra.

Era così presa e cercare nella sala che non si accorse della mano che si era posata sulla sua spalla.

“Ehi Weasley!”

“Ahh!”

“Oddio, Weasley, capisco che la mia bellezza superba possa colpire, ma addirittura urlare? Sono onorato, davvero.”

Rose incrociò le braccia

“Che vuoi, Malfoy?”

“Pensavo dovessimo osservare la gente insieme stasera e poi, se non sbaglio, mi devi anche un ballo.”

“Vedremo, Malfoy. Per la questione dell’osservare la gente, ci sto. Anche perché è tutta sera che mi sento osservata… magari tu noti qualcosa!”

Il volto di Scorpius cambiò subito espressione. “In che senso osservata?”

“Non lo so. Mi sento come seguita.” Rose si guardò intorno. Nessuno la stava guardando.

“Andiamo a metterci in un punto in cui nessuno può vederci e poi cerchiamo di osservare tutta la sala e capire chi sta cercando qualcuno.”

“Malfoy… è quasi un’idea geniale.”

Scorpius la guardò di traverso poi senza pensarci le prese mano e la fece acquattare.

“Che diavolo fai?” bisbigliò Rose.

“Non è che possiamo prendere e spostarci, ci vedrebbe, no? Dobbiamo fargli perdere le nostre tracce!”

“Sempre più astuto, Malfoy.”

“Dai andiamo dietro quella colonna.”

Si nascosero dietro la colonna e iniziarono a setacciare con lo sguardo tutta la Sala Grande.

Era impossibile capire chi stesse cercando chi, le persone erano davvero troppe.

Rose però era sicura che chi la stesse osservando, era la stessa persona che le mandava i messaggi. Guardò l’orologio e vide che erano le 11:50. Mancava poco all’incontro.

Si girò verso Scorpius e lo trovò intento a guardare ogni persona .

Era proprio carino.

“Scorpius?”

“Stavo pensando che potrebbe essere il momento in cui accetto il tuo invito per il ballo.”

Scorpius si girò di scatto, ancora non riusciva a mettere insieme le parole che aveva pronunciato Rose.

“O magari no.”

“No, no. Andiamo.”

E come in ogni momento romantico la musica allegra lasciò il posto ad un lento. Scorpius le offrì la mano e Rose non poté fare altro che accettarla e farsi portare sulla pista da ballo,
dove già altre coppie avevano iniziato a danzare.
 
What would I do without your smart mouth?
 Drawing me in, and you kicking me out
 You've got my head spinning, no kidding, I can't pin you down
 What's going on in that beautiful mind
 I'm on your magical mystery ride
 And I'm so dizzy, don't know what hit me, but I'll be alright
 
Rose appoggiò la testa sulla spalla di Scorpius e senza farsi notare inalò un po’ del suo profumo. Spero intimamente di non essere stata vista da nessuno.

My head's under water
 But I'm breathing fine
 You're crazy and I'm out of my mind
 
Scorpius la strinse a sè. Non stavano nemmeno ballando. Stavano solo ondeggiando. Era come se nessuno fosse più intorno a loro. Erano loro due il centro di tutto. Rose si rese conto di aver chiuso gli occhi. Mai nella vita si era sentita così rilassata e così a suo agio.
 
'Cause all of me
 Loves all of you
 Love your curves and all your edges
 All your perfect imperfections
 Give your all to me
 I'll give my all to you
 You're my end and my beginning
 Even when I lose I'm winning
 'Cause I give you all of me
 And you give me all of you, oh oh
 
Rose spostò la testa e guardò Scorpius.  Si sentiva stranamente protetta tra le braccia del ragazzo, lo stesso ragazzo che le aveva fatto passare degli anni infernali. Ma ormai era tutto nel passato. Lui era cambiato e l’aveva dimostrato più di una volta.
 
How many times do I have to tell you
Even when you're crying you're beautiful too
The world is beating you down, I'm around through every mood
You're my downfall, you're my muse
My worst distraction, my rhythm and blues
I can't stop singing, it's ringing, in my head for you

 
Si stavano guardando, aspettando che l’uno o l’altra facesse la prima mossa. Poi un particolare catturò l’attenzione di Rose. Era quasi mezzanotte.
Doveva andare dalla persona misteriosa, subito!

“Scorpius, io… io devo andare.”

“Ma aspetta… finiamo almeno il ballo, no?”

Give me all of you

“Non posso. Devo andare. Davvero.”

Cards on the table, we're both showing hearts

“Rose…”

 Risking it all, though it's hard
 
Rose corse via e attraversò la porta della Sala Grande. Non sapeva dove doveva andare. La persona le aveva solo scritto “a mezzanotte” così rimase fuori dalla Sala guardandosi intorno. Non c’era nessuno.
Poi iniziò a sentire un sibilo nella testa, come un fischio che proveniva da lontano.

Ciao Rose. So che mi stai sentendo.”  La voce le stava parlando dentro la testa. Aveva già sentito parlare di questa cosa, erano stati i suoi genitori a dirglielo quando le avevano raccontato la battaglia di Hogwarts.

“Dove sei?”

“Puoi anche non parlare ad alta voce, mia cara.”

“Che diavolo mi hai fatto?!”

“Assolutamente nulla. Ho creato solo un contatto tra noi in modo che nessun altro possa sentirci. Durerà solo il tempo di questa chiacchierata, non preoccuparti.”

“Tu sei malato.”

Era difficile capire chi fosse. La voce era contraffatta, era acuta e stridula. Irriconoscibile. Chiunque fosse quella persona, sapeva il fatto suo. Doveva per forza essere qualcuno dell’ultimo anno, o del penultimo. Faceva degli incantesimi troppo complessi per qualcuno più piccolo ma Rose non riusciva a capire chi fosse.

“Così mi ferisci, Rose.”

“Che cosa vuoi da me?”

“Non voglio nulla da te. Io voglio te.”

“Mi sembra un po’ esigente dal momento che non ti ho mai incontrato.”

“Prima o poi lo faremo, Rose. Ci incontreremo e tu ti accorgerai che siamo esattamente uguali.”

“Ma cosa vuoi dire? Dimmi chi sei!”

“Prima dobbiamo mettere delle cose in chiaro. Una su tutte, non puoi ballare più con Scorpius, tantomeno parlarci. Chiaro?”

Rose scoppiò a ridere. “Beh, certo, uno sconosciuto mi dice di non parlare più con un mio amico e io non lo faccio. Se mi conoscessi bene come dici, sapresti come sono fatta.”

“Oh, lo so e per questo so che non metteresti mai in pericolo la vita dei tuoi amici.”

“Cosa vorresti dire?” La conversazione stava prendere una piega che a Rose non piaceva per nulla.

“Credo tu abbia capito. Non devi avvicinarti a Scorpius se no qualcuno si farà male.”

“Non puoi farlo davvero.” A Rose tremavano le mani dalla rabbia. Chi era questa persona che pensava di poter dettar legge nella sua vita?

“Certo che posso.”

Rose non rispose ma sentì una presenza che le si avvicinava dietro.

“I tuoi capelli sono così meravigliosi.”

Una mano le stava accarezzando la lunghezza dei capelli, e quel gesto così normale e intimo, la stava disgustando.

“Smettila.” Sibilò tra i denti.

“Non smetterò finché non mi dirai di sì.”

“Non ho nessuna intenzione di scendere a patti con te.”

“Benissimo, Rose. Ma vorrei farti presente quello che è successo a tua cugina. L’ossessione che ha per Steve è solo il primo passo, quello che non sai è che finirà per impazzire… e tu
non vuoi questo, vero?”


“Quindi sei stato tu! Lo sapevo che c’era di mezzo qualcosa di strano. Ma perché?”

“Il perché non è importante. Ora hai capito cosa posso fare. Sono potente, ricordalo.”

Questa persona era malata.  Lily non c’entrava nulla, eppure l’aveva praticamente colpita per causa sua.

“Devi lasciare in pace Lily. Elimina l’incantesimo che le hai fatto.”

“Rose, Rose, Rose… non si può eliminare così facilmente. Lily deve essere baciata dal suo vero amore per essere risvegliata, ma ahimè temo sia un po’ difficile che accada…”

Il suo vero amore? E come l’avrebbe trovato?

“Rose non siamo qui a parlare di Lily. Dobbiamo parlare di noi due.”

“Non c’è nessun noi due. Devi smetterla!”

“Non mentire, Rose. So che senti il legame che c’è tra di noi.”

Rose sentì la figura avvicinarsi a lei e afferrarle il polso.

“Vieni con me. Ti avevo promesso che mi sarei mostrato.”

“Non voglio venire con te. Vattene via.”

“Rose. Seguimi. E’ un ordine.”

Rose rimase immobile. Lo sentiva dietro di lei, la mano di lui ancora stretta intorno al suo polso e il fiato caldo sul collo. Era alto, almeno 10 cm più di lei ma non sembrava troppo fisicato, probabilmente con un incantesimo ben piazzato avrebbe potuto metterlo KO. Purtroppo Rose si rese conto che bloccandole il polso destro, le aveva anche impedito di prendere la bacchetta. Era fregata.

“Lasciami stare.”

“No. Devi fidarti di me. Poi mi ringrazierai.”

Non aveva vie di scampo poi, come se il cielo l’avesse ascoltata, vide due figure avvicinarsi. Doveva essere una coppietta che cercava una colonna dove nascondersi per finire la serata a pomiciare.

Più si avvicinava, più Rose si rendeva conto che la coppia era formata da non altri che Scorpius e Alice. Insieme?

“Rose? Oddio ti stavamo cercando ovunque! Sei scomparsa!”

E ora che poteva dirle?

“Sono uscita a prendere un po’ d’aria.”

“Certo.” Sentenziò Scorpius. Sapeva che era una bugia ma non riusciva a capire cosa stesse succedendo.

“Rose, forza torniamo dentro. Qui c’è un’aria strana.”

“Sì, vi raggiungo tra un attimo.”

“No, Rose vieni ora.” Ribadì Scorpius.

“Ha detto che vi raggiunge.”

La voce aveva parlato e il sangue si gelò nelle vene di tutti e tre.

“Chi- chi ha parlato?” Balbettò Rose.

“E’ la persona che mi scrive. Mi ha detto di incontrarci a mezzanotte. Andate dentro, me la sbrigo io.”

“Ma dov’è?” Chiese Alice spaventata.

“E’ qui dietro di me. Voi andate, non preoccupatevi.”

“Rose… ma stai scherzando? Col cavolo che ti lasciamo qui! Fatti vedere, pazzoide, così ti diamo una bella lezione.” Scorpius brandì la bacchetta e iniziò a guardarsi intorno cercando
di capire dove fosse esattamente quella persona misteriosa.

“Rose… io ora me ne vado. Qui la situazione si sta facendo troppo pubblica. La prossima volta mi assicurerò che non avremo visite. Ti scriverò ancora e fino ad allora, ricorda la tua promessa. Sta lontana da Scorpius.”

E improvvisamente la figura scomparve.

“Dov’è? Dimmelo Rose!”

“Se n’è andato. Me lo ha appena detto. Mi parlava attraverso i miei pensieri. Ma non sono riuscita a capire in che modo. Ha detto che mi ricontatterà.”

“Oh, Rose, vieni qui.” Alice aprì le braccia e la avvolse in un abbraccio. “Quel viscidone non ti si avvicinerà più, te lo prometto.”

Mentre abbracciava Alice si girò verso Scorpius e gli sorrise. Era anche grazie a lui che Mr Pazzoide non le aveva fatto del male.

Mentre stavano per rientrare nella Sala Grande, si accorsero che delle voci concitate si stavano avvicinando. Altre persone stavano uscendo e quelle persone erano Lily, Steve e…
Charlie?

“Lily, ascoltami, non puoi stare con Steve.” Charlie sembrava disperato, con la cravatta allentata e la camicia fuori dai pantaloni. Sì, non si era proprio impegnato per i travestimenti di
Halloween.

“Perché no, Charlie? Vuoi stressarmi anche tu come uno dei miei fratelli?”

“No, io…”

“Vieni Steve. Andiamo fuori nel parco a fare una passeggiata. Mi sono stancata di stare qui ad ascoltare Zabini.” Lily prese per mano Steve ma la sua mano venne intercettata da Charlie che gliela prese e la trascinò vicino a sé.

“Lily, tu non capisci. Perché non ricordi? Perché non ti ricordi di noi?”

Rose e Alice si guardarono a bocca aperta e anche Steve e Scorpius non furono da meno. Alla faccia del colpo di scena!

“Quindi voi due… insomma… e Albus lo sa?”

“Ma cosa? DI cosa state parlando? Io con Zabini non ci ho mai nemmeno parlato! Ma cosa vuoi? Mollami!

“No, Lily, tu mi ami! Me lo dici ogni giorno, come hai fatto a dimenticarlo? Perché ti piace quel Corvonero? Così da un giorno all’altro! E’ impossibile… questa non sei tu!”
Steve cercò di ribattere ma capì subito che aveva poco senso.

“Ma… ma certo!” Esclamò Rose. “Baciala!!! Sì, Charlie, baciala. Fidati di me!”

Ovviamente Charlie non se lo fece ripetere due volte, prese il volto di Lily tra le mani e iniziò a baciarla, prima timidamente poi vedendo che non opponeva resistenza in modo più
profondo. Improvvisamente Lily e Charlie vennero circondati da un fumo rosso cremisi che nel giro di poco scomparve.

“Charlie? Cosa ci facciamo qui?”

Lily si guardò intorno. Aveva la faccia di una persona che si era svegliata da poco.

“E cosa ci fanno loro qui? Oddio ci hanno visto!”

“Lily non ti ricordi proprio nulla?”

“No, l’ultima cosa che ricordo è quando ho salutato Charlie ieri sera…”

“Era almeno una settimana fa Lily.”

“Oddio.” Si girò a guardare Charlie che le sorrise felice mentre lei aveva una faccia sconvolta. “E cos’è successo?”

“E’ successo che uno dei miei migliori amici si è appena baciato mia sorella.” Albus aveva appena parlato e probabilmente sentenziato la condanna a morte di Charlie.

“No, Albus, guarda che hai capito male.” Cercò di intervenire Rose con scarsi risultati. Albus era livido di rabbia.

“COME HAI OSATO! PENSAVO FOSSI MIO AMICO! TE NE SEI SOLO APPROFITTATO!!!”

“Ehi Al, calmati. Fa parlare Charlie.” Lo intimò Scorpius.

“No, non voglio ascoltare. Per me la nostra amicizia è finita.” E com’era apparso, sparì uscendo dal portone di ingresso.

“Vado io. Magari riesco a calmarlo.” Disse Alice, correndo poi verso l’uscita.

“Vedrai che tornerà in sé e sistemerete le cose.”

“Già, lo spero. Almeno Lily ora sta bene. Andiamo a fare un giro così ti aggiorno su tutto?”

“Ok. Ma proprio tutto, eh!”

Charlie la prese per mano e iniziarono a scendere verso i sotterranei.

Erano rimasti Steve, Rose e Scorpius, un trio piuttosto strano cosa che notò presto il Corvonero che decise di salutarli e ritornare in Sala Grande.

“Quindi…”

“Quindi…”

“Mi è piaciuto ballare con te, Weasley.”

“Anche a me è piaciuto ballare con te, Malfoy.”

“Pensi si possa fare una seconda volta?”

“Mi stai chiedendo di uscire per caso?”

Le gote di Scorpius si tinsero di rosa. Era raffinato anche nell’arrossire, incredibile.

“Ti sto chiedendo di conoscerci, non come Malfoy e Weasley, ma come Rose e Scorpius. Che ne dici?”

Rose non sapeva cosa rispondergli. Scorpius le faceva di queste proposte proprio ora che Mr. Pazzoide le aveva proibito di stargli accanto. Ma come poteva negare l’attrazione che c’era tra di loro? Come poteva mettere un freno agli ormoni galoppanti della diciassettenne qual era e soprattutto come faceva a dire di no al sorriso imbarazzato e speranzoso del ragazzo più bello di Hogwarts?

“Va bene. Ma deve rimanere una cosa discreta. Ci stai?”

“Ci sto.”

Rimasero a guardarsi sorridendo per un po’ poi Scorpius le prese una mano e se la portò sulla guancia, baciandole il palmo.
Rose rimase imbambolata con la mano poggiata sulla guancia del ragazzo, aspettando la mossa successiva che non tardò ad arrivare. Scorpius la spinse contro la colonna e appoggiò il suo corpo contro quello di Rose. Aderivano completamente. Poi lentamente fece scorrere una mano lungo un fianco e con l’altra le prese la nuca. In un attimo si stavano baciando e tutto sembrava un deja vu bellissimo. I baci passati, quello presente e anche quelli futuri. Rose non capiva, voleva solo non finisse più. Le lingue danzavano insieme, in un ritmo lento, assaporandosi e conoscendosi, questa volta non di fretta come le altre, questa volta con tutto il tempo del mondo davanti.

Poi Scorpius spostò le due mani sulle cosce di Rose e con una spinta la prese in braccio, le gambe di lei intorno alla vita di lui, le loro risate sussurrate e i baci che continuavano, non solo più sulla bocca, ma sul naso, le guance, il mento, gli occhi.

Erano così felici e persi nel loro mondo che non si accorsero delle due persone che stavano rientrando mano nella mano dal parco della scuola.
 
Circa un’oretta o due più tardi, Rose tornò al suo dormitorio, ancora confusa da tutto quello che era accaduto e con una felicità addosso come non se la sentiva da anni.
Si era svestita, messa il pigiama e poi era andata sotto le coperte del letto a baldacchino.
Stava per lasciarsi andare e addormentarsi quando qualcosa la colpì.
Mr. Pazzoide non aveva considerato una cosa importante. Poteva rendersi invisibile e camuffare la sua voce, ma non poteva nascondere il suo profumo. Era infatti un profumo quello che aveva sentito quando quella persona le si era avvicinata. A pensarci bene era un profumo che aveva già sentito altre volte.  Un profumo maschile, pungente e non propriamente piacevole come altri profumi che aveva sentito.
Era strano come un piccolo dettaglio possa rendere una persona così riconoscibile. Eppure…  eppure Rose non riusciva a capire chi fosse. Che l’avesse sentito durante il ballo?

No.

Era qualcosa che aveva sentito prima.

Ma quando?

Ciao a tutti!!! Finisco sempre dei mini colpi di scena per farmi odiare hahaha scherzo, ovviamente! Spero vi sia piaciuto!!!
Avete qualche idea su chi possa essere Mr X? E di Rose e Scorpius che pensate?
A presto con il nuovo capitolo di AIPI (acronimo fa così cool xD)! Baci, JJ
   
 
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