Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Grimilde Deveraux    21/08/2016    3 recensioni
INTERATTIVA, ISCRIZIONI APERTE FINO AL 23/07
E se con un semplice elenco su una pergamena tutti i vostri sogni diventassero realtà?
Questo è ciò che accade ad Hector Lattimer, un ragazzo decisamente comune, uno studente normale e un mago non particolarmente dotato ma con tanta voglia di mettersi in gioco; un semplice biglietto e tutto quello che vuole diventerà reale o almeno così promette il biglietto che quel grosso gufo gli ha portato, sarà vero o è solo uno scherzo dei suoi amici?
Genere: Avventura, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Grimilde's
Questo capitolo è corto ed è una sorta di flashback ma è per spiegare un po' meglio quello che sta succedendo e quello che ha dato inizio a tutta questa storia.
A breve torneremo al presente e continueremo la storia...a presto



<< Ehi Conrad cos’è quell’aria cupa? Credevo fossi uscito con Marianne Worrik >> Richard alzò il viso verso il suo migliore amico che lo guardava sorridendo dalla poltrona accanto al camino della sala comune dei Grifondoro:<< Dovevo ma quel rompiscatole di mio fratello aveva bisogno di una mano per studiare e visto che lui è il piccolo adorabile Grayson Marianne si è offerta di dargli una mano e abbiamo passato tutto il pomeriggio tra Wingardium Leviosa e incantesimi di appello! >> poi con la voce più acida che riuscisse a trovare Richard lasciò sprofondare il suo metro e novanta sul divano allungando le gambe fino al bracciolo opposto:<< Tuo fratello? Vuoi dire che tuo fratello ha rovinato il tuo appuntamento? >> domando l’altro cercando di non scoppiare a ridere:<< Esatto Patrick il mio dolce adorabile inutile fratellino tassorosso ha rovinato il mio appuntamento e io non posso lamentarmi o aprire bocca perché se lo facessi i miei genitori correrebbero qui a proteggere il loro dolce adorabile pargolo! Dio quanto lo detesto! >> Patrick sorrise facendo spallucce:<< È strano sai…tu il grande Richard Conrad, il figo di Grifondoro, capitano di Quidditch, prefetto e tutto quello che vuoi messo all’angolo da un tappetto tassorosso di undici anni, non trovi che la cosa sia un po’ comica amico? >> gli occhi cerulei di Richard serpeggiarono di una fiamma d’odio sopito:<< Sarà comico quando Grayson capirà che cosa vuol dire mettersi contro di me >> Patrick tacque nonostante ritenesse altamente strano che Richard odiasse suo fratello a tal punto, ma in fondo avevano 16 anni e gli adolescenti tendono sempre ad ingrandire ogni cosa.

 

Quella sera steso sul suo letto Richard si passò una mano nei capelli neri mentre con la bacchetta faceva svolazzare davanti agli occhi il piccolo foglio di pergamena che gli era arrivato alla fine dell’estate, aveva stretto quel patto due anni prima pochi giorni prima di fare le selezioni per la squadra di Quidditch e da quel momento la sua vita era cambiata radicalmente, non che prima fosse stato invisibile o imbranato, era un Conrad e come suo padre amava ripetere non c’era niente che loro non potessero fare ma dopo aver scritto quell’elenco di desideri tutto per lui era diventato facile come schioccare le dita, aveva tutto e tutti ai suoi piedi e non avrebbe perso ciò che si era guadagnato per niente al mondo!

Se c’era un debito che doveva pagare beh la cosa era semplice, lo avrebbe pagato e si sarebbe tenuto il suo potere e la sua gloria.

 

I giorni passarono ma nonostante i suoi continui tentativi Grayson era sempre accanto a lui quasi qualcuno glielo avesse attaccato con la colla e lui non sapeva più come mandarlo via senza essere scortese, non poteva trattare male il suo fratellino se voleva evitare guai e punizioni ma cominciava davvero ad essere al limite della sopportazione.

La notte della festa di Halloween Richard approfittò della piccola festa illegale che i suoi compagni di casa avevano organizzato nel dormitorio di quelli del settimo anno per sgattaiolare fuori dopo il coprifuoco e raggiungere la Torre di Astronomia, aveva un appuntamento a cui decisamente non poteva mancare.

Era quasi arrivato in cima alle scale quando una vocina acuta lo fece bloccare:<< Rick…dove stai andando? >> Richard imprecò piano stringendo pugni e denti:<< Torna nel tuo dormitorio Grayson, che cosa fai in giro, sono un prefetto potrei toglierti punti, avanti >> non era quello il momento di avere il suo fastidioso fratellino per i piedi:<< Nemmeno tu dovresti andare in giro, mamma dice sempre che le regole vanno rispettate e… >> ormai giunto sulla balconata immersa nel cielo stellato Richard guardò velocemente l’orologio, mancava poco al suo appuntamento:<< Che cosa sei venuto a fare qui, non dovresti fare… >> << Vuoi andartene una buona volta? Vuoi lasciarmi in pace moccioso? >> << Ma Richard io voglio solo… >> brontolò il più piccolo:<< Richard Conrad… >> a quella voce cavernosa che chiamava il suo nome Richard si voltò verso il buio sul fondo della Torre:<< Maestro >> e chinò velocemente il capo:<< Hai portato un cagnolino da compagnia? >> domandò ancora la voce mentre Grayson guardava il fratello cercando di capire che cosa stava succedendo:<< Non l’ho portato, non riesco a togliermelo di torno >> replicò Richard freddo senza nemmeno voltarsi a guardare Grayson:<< Interessante scelta di parole ragazzo, davvero interessante >> poi uscendo dall’ombra l’uomo puntò gli occhi scuri su Grayson continuando però a parlare con Richard:<< Ciò che hai chiesto ha un prezzo Richard lo sia, niente a questo mondo è gratis e ora è il momento che il tuo debito venga saldato, hai tergiversato anche troppo >> il ragazzo annuì:<< Cosa devo fare signore? Che cosa posso fare per ripagare la vostra generosità? >> il braccio dell’uomo si alzò e il dito indice della sua mano si puntò verso Grayson:<< Dimostrami che non ho perso il mio tempo, dimostrami che ciò che ti ho dato e la tua vita sono più importanti di qualsiasi cosa >> per un istante il sangue di gelò nelle vene di Richard:<< Non capisco maestro, che cosa volete che io… >> << Lui è ciò che ti rende debole, è ciò che ti impedisce di arrivare dove vuoi e di tenerti quello che ti sei guadagnato, lui è ciò che ti farà cadere. Liberati di lui >> per un attimo il respiro gli si mozzò in gola mentre con la coda dell’occhio guardava il suo fratellino che, accanto a lui, era sbiancato ed aveva iniziato a tremare come una foglia:<< Io non sono un assassino >> replicò Richard, non perché avesse cambiato idea su suo fratello ma perché semplicemente non aveva intenzione di sporcarsi le mani con il sangue di nessuno:<< No? Ne sei sicuro ragazzo? >> domandò il maestro deridendolo:<< Io non sono un assassino >> ripeté di nuovo Richard convinto, la voce tagliente come una lama:<< Allora preparati a perdere tutto quello che hai, preparati a risprofondare nel baratro dal quale ti ho tirato fuori >> fu questione di un istante, davanti agli occhi gli comparvero i ricordi di com’era la sua vita prima di entrare nella squadra di Quidditch, prima di ricevere la spilla da prefetto:<< Non era brutta la tua vita prima, penso che potrai abituartici di nuovo, che cosa dici? >> non gli servì altro, la decisione nella sua mente si formulò come una condanna a morte ma il suo cuore l’aveva già decisa nel momento stesso in cui il maestro aveva fatto per la prima volta quella richiesta.

Quasi senza rendersene conto estrasse la bacchetta e si voltò verso Grayson che ora lo guardava con i grandi occhi azzurri uguali ai suoi sbarrati dalla paura:<< Non così Richard…la magia lascia tracce >> gli ricordò il maestro con un sorriso maligno:<< Cosa? Dovrei…dovrei… >> ma mentre parlava la sua mano aveva già afferrato il braccio del fratello avvicinandolo alla sporgenza della balconata:<< Rick…Rick ti prego… >> gli occhi di Richard divennero lucidi:<< Devo farlo >> <> << Tu rovinerai la mia vita, rovinerai i miei sogni se non lo faccio >> poi chiudendo gli occhi mollò la stretta lasciando cadere il corpo di suo fratello nel vuoto voltandosi poi verso il suo maestro che lo guardava con espressione soddisfatta:<< Ingordo. Sei davvero così ingordo da sacrificare la vita del tuo unico fratello >> << Ho fatto quello che dovevo fare per salvare me stesso >>

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Grimilde Deveraux