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Autore: Sel Dolce    20/02/2017    6 recensioni
[ Sterek | Derek!Alpha | Theo!Human | Slash | Abusive relationship ]
Stiles era sicuro di poter dividere la sua vita tra il mondo sovrannaturale e quello normale, aiutare il branco e avere un fidanzato perfettamente umano.
Intrappolato in una relazione con Theo non può dichiarare i sentimenti che prova per Derek.
Dal capitolo ventuno:
[...] Stiles al suo tocco si mosse, corrugando la fronte, ma al contrario di scansarsi si avvicinò ancora di più, finendo con il posare la testa sopra il petto del suo Compagno, circondandogli la vita con un braccio, le dita dai polpastrelli freddi entrarono in contatto con il suo fianco scoperto facendolo quasi rabbrividire.
Sorrise passando il dorso della mano lungo il profilo del fidanzato, non riuscendo a evitarsi di pensare come fosse stato la causa della maggior parte delle sue sofferenze. Se non si fosse impuntato a non voler ammettere i suoi sentimenti, se non lo avesse spinto via, Stiles non sarebbe mai finito tra le grinfie di Theo. [...]
Genere: Angst, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Derek/Stiles, Stiles Stilinski, Theo Raeken, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Save you from bruises serie'
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Capitolo tredici

Love is like a shot gun




Quella sera casa Stilinski era stranamente silenziosa e buia. Da fuori non si riusciva ad intravedere nemmeno una singola luce e non si udiva il solito baccano era solito fare Stiles a quell'ora nella disperazione per non aver finito in tempo un compito assegnato. Sembrava ci fosse nessuno nell'abitazione, ma così non era.

Lo sceriffo era andato via alle prime luci del tramonto lasciando soli gli altri due abitanti della casa. Stiles aveva preparato la cena come al solito, facendosi aiutare da Derek che più volte gli si era messo dietro facendo aderire il suo petto con la schiena dell'adolescente, una mano che dolcemente passava sulla lunghezza del braccio dello Stilinski. Non avevano parlato molto dopo quello che era accaduto nell'ufficio del preside, ma entrambi erano molto preoccupati.

Stiles arrivato a casa aveva estratto le foto dalla fantomatica busta e le aveva guardate constatando che il coach aveva ragione, era veramente ben fatto e quindi non si sentì per niente in colpa quando ne attaccò alcune sulla sua tabella in sughero dove già diverse foto facevano la bella figura di sé.

Derek aveva provato a cogliere un odore sulla busta, riconoscere la grafia, ma nulla sembrava funzionare. L'unico odore che sentiva era quello del preside, Finstock e Stiles mentre per quanto riguardava la scritta non gli sembrava di aver mai visto nessuno scrivere a quel modo.

Una volta dopo che anche l'ultima stoviglia fu messa al proprio posto i due salirono lentamente le scale tenendosi per mano, diretti verso quello che ormai era diventato il loro letto. L'Alpha si era mosso per aprire la piccola luce che lo sceriffo aveva acquistato per rendere più tranquillo il figlio quando si risvegliava dai suoi incubi, ma Stiles lo fermò trascinandolo verso il letto.

Non aveva voglia di mettersi a studiare, non voleva guardare la TV e tanto meno aveva voglia di avere paura. Si sistemò sopra il corpo di Derek scendendo a baciarlo sulle labbra leggermente dischiuse dell'uomo. Era sempre così da quando stavano insieme, il licantropo non aveva mai provato a sovrastare il giovane nemmeno durante un'innocente sessione di baci, ben sapendo quanto fosse alta la possibilità di far scattare qualche brutto ricordo a Stiles. Si lasciava muovere, non prendeva iniziativa, era il castano che comandava, era tutta una sua decisione.

Derek posò le mani sui suoi fianchi senza stringere la presa, poi lentamente le spostò fino a coprire con le mani la zona dove Theo mesi prima aveva inciso sulla pelle del suo Compagno quella parola che per settimane lo aveva fatto piangere. In silenzio aveva osservato Stiles pulirsi la zona lesa con i prodotti che Melissa gli aveva prescritto, calde lacrime che puntualmente scivolavano lungo le guance pallide fino a cadere al suolo mentre cercava di far guarire la pelle, eliminando il passaggio di Theo. Non gli aveva mai permesso di avvicinarsi, né lui né suo padre e Derek lo sapeva che si sentiva sporco, che credeva che il Raeken avesse ragione e che quello fosse solamente quanto meritava per come si era comportato.

Fortunatamente non c'era neppure il più piccolo segno, ma nessuno poteva dimenticarsi di quelle piccole incisioni.

Stiles lentamente scivolò via dal corpo del suo fidanzato cadendo su di un lato, la mano aperta contro il petto di Derek all'altezza del cuore. Si sentiva tremendamente in colpa, non era riuscito a dire nulla per difendere Derek dalle accuse, mentre lui si era alzato pronto a rinunciare a tutto per non fargli passare dei guai. Era stato egoista, aveva sperato che il preside accettasse la sua proposta, ma fortunatamente ci aveva pensato il coach a sistemare il tutto.

« Stiles. » Derek lo chiamò dolcemente, ma il ragazzo si era già addormentato, troppo stanco dopo una giornata passata a torturarsi a pensare chi fosse l'artefice delle foto.

L'Alpha sospirò pesantemente e con attenzione coprì entrambi con la coperta.


« Lydia, non mi serve la tua presenza da crocerossina. » sbuffò il liceale da sotto le coperte. Ne aveva abbastanza delle attenzione della Martin che – quando non aveva visto arrivare né Stiles né Derek – si era fiondata a casa Stilinski svegliando uno sceriffo che si era addormentato da solo due minuti.

Quella mattina quando l'Alpha si era alzato per prepararsi alla solita giornata lavorativa aveva captato un vago odore spiacevole, tanto da fargli arricciare il naso. Tornando sui suoi passi aveva capito che proveniva da Stiles – ed hey, licantropo dalla nascita! – per poco non gli prendeva un infarto. Non aveva mai avuto a che fare con persone malate, da quando aveva formato il Branco quando uno degli umani si ammalava non lo si vedeva fino alla guarigione. Almeno lui, ma sapeva perfettamente che Scott passava sempre dal suo migliore amico.

Quasi nel più completo panico aveva chiamato lo sceriffo chiedendogli dove trovare un termometro così da potergli misurare la febbre. Aveva svegliato dolcemente il ragazzo, quest'ultimo aprì gli occhi rivelando le iridi color miele completamente umide. Aveva mormorato un buongiorno prima di provare ad alzarsi, ma Derek lo spinse dolcemente contro il materasso per farlo tornare sdraiato.

« Non ti lascerò nelle mani di un licantropo che non sa nemmeno cosa sia un raffredore. » dichiarò la biondo fragola posandogli sulla fronte un panno umido per provare ad abbassargli la temperatura e Derek era letteralmente confinato alla scrivania per fare ricerche sulle sirene in quanto Scott continuava a decantare il suo incontro con la creatura. Alzò gli occhi al cielo a quel commento, ma non poteva pronunciarsi in disaccordo.

Stiles aveva sentito già dal pomeriggio precedente che qualcosa non andava e il modo in cui si era addormentato dopo aver passato interi minuti a baciare il suo fidanzato era stato anomalo. Aveva provato a madare Derek a scuola dicendogli che se la sarebbe cavata e che infondo c'era suo padre a casa, ma l'uomo era stato irremovibile.

Lydia si tolse le scarpe e salì incrociando le gambe sul fondo del letto, così da non rischiare di prendersi qualcosa « Oggi hai l'appuntamento dal terapista? » domandò la giovane tentando di fare conversazione. Stiles odiava la terapia, non gli serviva a nulla e ci andava solamente per rendere suo padre felice. Il buon vecchio sceriffo aveva messo in chiaro che dopo licantropi, kanima, torture, cacciatori, persone morte e Theo aveva bisogno di un terapista. Una persona dal quale andava due volte a settimana e si guardavano negli occhi perché certamente non poteva dirgli « Tutto è iniziato quando ho trascinato il mio migliore amico nella riserva nel bel mezzo della notte ed è diventato un licantropo. » nope, lo avrebbe sbattuto in un manicomio in meno di venti secondi.

« Fortunatamente sono malato. Lydia, io odio la terapia. » sbuffò il ragazzo « Sento come se ogni volta che apro la bocca lei mi giudichi, l'ultima volta mi ha chiesto della mia vita sessuale e le ho risposto di non averne una in quanto l'unico fidanzato che ho avuto mi ha praticamente portato ad un passo dalla morte e lei ha quasi sorriso mentro lo scriveva nel suo stupido quaderno. Che razza di terapista è? » raccontò il giovane muovendo le mani finendo con il colpirsi in faccia.

Lydia sorrise per l'essere maldestro del ragazzo « Stiles, sei tipo fatto al 95% di sarcasmo. Magari l'hai detto in modo divertente e ha provato a non ridere. » provò la Martin scorllando leggermente le spalle.

« Be' avendo la mia cartella e sapendo il perché ogni martedì e giovedì le scaldo la sedia sarebbe stato più professionale non chiedermi dello Stiles's time. Non dirò mai ad una sconosciuta se passo del tempo con Stiles Junior, sono affari miei. » disse il giovane chiudendo gli occhi stanco. Non si era mai toccato da quando gli abusi erano iniziati, aveva praticamente passato due anni senza un orgasmo e fino a quel momento non ne aveva sentito nemmeno la mancanza. Ricordò quasi con vergnogna quante volte si era dato piacere pensando a Derek prima di conoscere Theo.

« Credo che volesse solamente capire a quali livelli sono i tuoi problemi di intimità e piacerebbe saperlo anche a me. Infondo ero la tua fantasia prima che qualcuno mi rubasse il posto. » pronunciò Lydia nel chiaro tentativo di provocare una certa persona.

Derek sbattè la fronte contro la scrivania, le mani sulle orecchie « Basta, vi prego, riesco a sentirvi e... stop, per favore. » ma ovviamente le sue richieste vennero brutalmente ignorate.

« Lydia mi stai forse rifiutando per la seconda volta? » domandò quasi oltreggiato il ragazzo portandosi una mano all'altezza del cuore da sotto le coperte e facendo ridere Lydia.

« Oh andiamo, ti ho sempre visto come un amico, penso che la gente quando ti guarda pensi “Hey, andiamo a farci una soda” e non “andiamo a darci dentro nei sedili posteriori della tua Jeep”. » disse la Banshee facendosi più vicina all'amico e poté vedere il piccolo sorriso sulle labbra di Stiles scivolare lentamente via.

« Allora è una fortuna perché ci sono tre cose da mettere in chiaro: non voglio farlo, soprattutto nella mia Jeep e poi ho un fidanzato molto geloso che potrebbe staccare la testa a chiunque pensi una cosa del genere. » mormorò suonando particolarmente di cattivo umore, tanto che Lydia si morse la lingua.

Senza pensare si infilò sotto le coperte con Stiles e lo abbracciò, incurante della quantità di germi che albergava su quelle lenzuola « Scusami, niente più battute sul sesso. » disse carezzandogli il petto con le punte delle unghie.

Lo Stilinski si morse il labbro guardandola « Sai cosa mi dà più fastidio? » domandò stringendo i pugni « Finalmente posso stare con il ragazzo che amo da quando è iniziata questa avventura sovrannaturale e anche se mi sforzo non posso convincermi all'idea di farlo con lui. Potrebbe semplicemente uscire fuori dal bagno completamente senza vestiti e io invece di eccitarmi andrei nel più totale panico. La mia prima esperienza di sesso non è stata consenziente, nemmeno quello orale e credimi Lydia, è forse stata una delle esperienze più brutte della mia vita. » guardò distrattamente i capelli della ragazza che creavano onde sul suo petto, le palpebre che si facevano sempre più pesanti « Prima che conoscessi Theo le mie priorità erano: mangiare, occuparmi di mio padre e il Branco, ma soprattutto non farmi uccidere. Ora sono talmente traumatizzato da dover dormire con una luce accesa o come minimo qualcuno con me, non riesco a parlare di sesso da quando... e io voglio tornare ad essere un teenager che alla prima occasione si prende i gioielli di famiglia, capisci? Sono stanco di tutto questo, vorrei solamente tornare ad essere lo Stiles di tre anni fa. » rivelò più di quanto volesse e quando aprì nuovamente gli occhi vide Derek alzarsi dalla sedia e praticamente tirare fuori dal letto Lydia per prendere il suo posto.

Si lasciò abbracciare ricambiando, gli dispiaceva molto non poter essere completamente di Derek, sapeva che c'era il rituale da completare per diventare in tutto e per tutto Compagni per le politiche tra Branchi, ma questo comprendeva il sesso e Derek non si era nemmeno lontanamente immaginato di chiedergli una cosa del genere. A lui bastavano i baci che Stiles gli donava, le piccole carezze fugaci sulla pelle lasciata scoperta dall'orlo della maglietta. Era anche troppo dopo tutto quello che aveva passato, aveva letto di persone che nemmeno dopo anni erano riuscite anche solo a baciare una persona.

« Oh bene, l'Alpha sta diventando territoriale, penso che sia meglio che vada. A presto! » salutò la Martin capendo di lasciare spazio alla coppia, per un attimo si era scordata della presenza di Derek nella stanza, così come Stiles, altrimenti non avrebbe mai detto quelle cose.

« Ti amo. » sussurrò Stiles affondando il viso nell'incavo del collo del licantropo.

« Ti amo. » rispose Derek baciandogli la fronte.


Nel pomeriggio si erano spostati nel soggiorno, Derek aveva depositato Stiles sul divano coprendolo con più piumoni per tenerlo al caldo e avevano acceso la TV per vedere le sit–com che trasmettevano a quell'ora. Si era aggiunto anche lo sceriffo e insieme, come una famiglia, avevano guardato il televisore commentando di tanto in tanto il programma.

Derek aveva parlato con Noah nella mattina, raccontandogli della chiacchierata che l'adolescente aveva avuto con Lydia, suggerendogli di sospendere la terapia. Sarebbe andato lui in persona a comunicarlo, voleva vedere la donna che si era permessa di sorridere facendo a suo figlio una domanda tanto delicata come quella della sua vita sessuale.

« Ho voglia di gelato alla panna. » borbottò il ragazzo guardando Derek sbattendo più volte le ciglia come per ammagliarlo, ma non servivano quei trucchi con lui, l'Alpha era praticamente già con un piede fuori da casa per andare a comprare il gelato richiesto. Non era strano per Stiles avere voglie assurde durante l'influenza, l'ultima volta aveva chiesto al padre un pandoro in piena estate e il povero sceriffo si era girato tutti i negozi della contea fino a quando non l'aveva trovato. Sì, lo stava viziando decisamente troppo, ma era il suo unico figlio e legame con Claudia, ogni giorno andava a lavoro con la paura di non tornare a casa e quindi poteva permettersi di accontentarlo in tutto, almeno fino a quando si parlava di cibo.

Rimasti soli i due Stiliski si guardarono sorridendo leggermente « Allora, ho notato che con Derek... » l'uomo fece un gesto vago con la mano, i due ragazzi ancora non gli avevano detto nulla della loro relazione, Stiles aveva temuto che una volta svelata la loro storia il padre non avrebbe più permesso al licantropo di dormire in casa loro e non voleva che accadesse. Lo sceriffo comunque non era stupido e quella mattina entrando nella camera del figlio aveva notato le foto sulla tabella in sughero, vicino alla foto di un Stiles di sei anni seduto tra le gambe della madre mentre faceva le bolle di sapone.

Il ragazzo si sentì arrossire fino alle punte delle orecchie, non pensava che suo padre gli chiedesse una cosa del genere. Credeva di essere stato discreto negli ultimi tempi, sempre attento a non farsi sorprendere in atteggiamenti romantici con il licantropo, ma doveva aspettarsi da suo padre una cosa del genere. Non a caso era lo sceriffo della contea.

« Io... ecco... lui mi è sempre piaciuto. » rivelò guardando distrattamente la televisione, il naso nascosto sotto la coperta, come a volersi nascondere.



« Scott, ma Derek ti parla mai di me? » domandò il giovane al migliore amico mentre buttava un +4 facendo grugnire infastidito l'amico che ora teneva ben sedici carte in una mano. Era una delle loro serate dedicate ai giochi da tavolo, non c'erano minacce, Jackson e Lydia erano ad un appuntamento, Erica e Boyd chissà a fare cosa e gli altri del Branco al loft di Derek a guardare un film.

Il licantropo inarcò un sopracciglio, non sicuro di come dire a Stiles che no, l'Alpha non gli aveva mai parlato di lui. Non voleva certo spezzargli il cuore, era già bastata la volta in cui in preda alla Luna piena aveva baciato Lydia, aveva sentito l'odore di tradimento per giorni sul corpo di Stiles. Non voleva nemmeno mentirgli, ovviamente, sarebbe stato molto imbarazzante se lo Stilinski si fosse lasciato sfuggire qualche battuta credendo che Derek avesse mai parlato di lui a qualcuno del Branco.

Scosse leggermente la testa facendo abbassare le spalle sconsolato al migliore amico « Su amico, non è la fine del Mondo! Prova a convertire il piano che avevi per Lydia con Derek, forse ce la fai a conquistarlo. » provò a dargli un suggerimento il McCall battendogli una mano sulla spalla trattenendo la forza da licantropo, già più volte gli era capitato di esagerare senza volerlo e l'Alpha in cambia aveva spezzato a lui qualche ossa, come promemoria per ricordarsi che alcuni di loro erano umani.

« Non credo che funzioni con Derek, ma posso sempre provare... » borbottò il castano buttando un +2, quella partita gli stava andando piuttosto bene. Continuarono a giocare in silenzio fino a quando una presenza non si palesò davanti la sua finestra rischiando di fargli prendere un infarto. Stiles lanciò le carte in aria correndo ad aprire ad un Derek piuttosto insanguinato, lo aiutò a sedersi sul lato del suo letto prendendogli preoccupato il viso tra le mani « Cosa diamine ti è successo? » domandò freniticamente vedendo i numerosi tagli che costellavano la pelle del licantropo. Era mai possibile che per una sera che voleva passare solo con Scott dovesse piombargli qualcuno in casa, per di più sanguinante?

« Dobbiando andare nella riserva. » ordinò l'Alpha guardando principalmente Scott, ma Stiles non sarebbe certamente rimasto a casa ad aspettare. Oh no signore, aveva già la mazza da baseball in mano.


Era una posizione scomoda, non c'era altro da dire. Stiles si tirò leggermente il colletto della camicia chiedendosi come potesse fare così caldo in una grotta umida nel bel mezzo della riserva. Il fatto che fosse seduto sulle gambe di Derek Hale, poi, era un puro caso.

Praticamente tutto il Branco era bloccato dentro la fantomatica grotta, la creatura che gli aveva seguiti si era premurata di bloccare l'entrata con un macigno – da dove spuntava, Stiles ancora non sapeva rispondersi – e quindi le uniche speranze che erano rimaste loro era che Allison e Lydia, le uniche rimaste a casa perché umane, portassero i rinforzi per salvare la situazione.

Lo spazio era angusto, Erica era comodamente seduta sulle gambe di Boyd mentre Jackson, Scott ed Isaac occupavano spazio per uno. Stiles aveva provato a strisciare fino al suo migliore amico, ma l'Alpha l'aveva afferrato per i fianchi e messo seduto sopra di lui. Se fosse stato un licantropo molto probabilmente avrebbe sentito il suo stesso odore di imbarazzo, ma non lo era, quindi poteva ritenersi quasi fortunato.

Aveva caldo, ma era solo una sensazione apparente in quanto stava tremando come una foglia, tanto che Derek dovette togliersi la giacca per coprirlo per evitargli una crisi ipotermica. Tutto sotto gli occhi maliziosi di Erica che non faceva altro che toccargli la caviglia con la punta del piede dato che l'umano non vedeva un accidenti in quel buio.

Ricordò di aver posato per un attimo la testa contro la spalla di Derek, chiudendo lentamente gli occhi, stanco per la corsa e l'adrenalina che aveva rilasciato il suo corpo. Era rischioso addormentarsi, ma Stiles era veramente troppo stanco.

« Ragazzino, non ti azzardare. » sbottò l'Alpha scuotendolo con energia, tanto da fargli ballare la testa avanti e dietro « Arriveranno presto, devi resistere ancora un po'. » la voce si addolcì di colpo, le mani iniziarono a percorrere lentamente su e giù lungo le braccia dell'umano e quest'ultimo fece lo sforzo di rimanere sveglio.

Era con Derek, non poteva accadergli nulla.



« Credimi, ho ascoltato conversazioni con Scott che eliminerei volentieri dalla mia memoria. » rise l'uomo ben sapendo da anni i sentimenti del figlio per l'uomo che aveva arrestato ben due volte. Non aveva origliato o altro, era solamente che quei due quando parlavano alzavano la voce più del dovuto, tanto da sembrare che parlassero ad ultrasuoni.

Stiles arrossì ancora di più se era fisicamente possibile e nascose anche gli occhi sotto la coperta, non poteva credere di star avendo – di nuovo – una conversazione del genere con suo padre « Lui non è come Theo. » disse l'uomo facendo abbaiare Batman. Il cucciolo aveva capito che quel nome era collegato a sensazioni come paura e tristezza, ogniqualvolta lo si nominava il cuore del suo padrone batteva più velocemente in maniera sgradevole.

« Buono Batman. » sussurrò Stiles battendo la mano sul divano per invitare il Border Collie a salire sopra di esso, cosa che fece senza pensarci due volte, piegandosi a ciambella sopra gli strati di piumone del ragazzo, pronto a tornare alla sua dormita. Nei mesi il cane era cresciuto di taglia, tanto da essere diventato quasi alto fino ai fianchi del padrone, ma non aveva perso la vivacità di un cucciolo che cercava di infilarsi sotto il divano per tentare di prendere la palla di gomma.

« Lui è Derek. » disse rivolto al padre, come se spiegasse tutto e Noah annuì.


Scott si buttò senza alcuna premura addosso al suo migliore amico coinvolgendolo in un abbraccio spacca ossa « Mi sei mancato così tanto a scuola! » piagnucolò contro la sua spalla sfregandoci contro il naso « Harris se l'è presa con me dato che tu non c'eri. » aggiunse in tono tragico.

Derek ringhiò infastidito, vedeva il suo Compagno come un essere intoccabile, soprattutto ora che aveva la febbre, ma sapeva anche di dovergli dare i suoi spazi e quindi uscì dalla stanza lasciando i due adolescenti alle loro chiacchiere. Sarebbe uscito con Noah per fare la spesa, non voleva assistere ad un discorso simile come quello che aveva fatto con Lydia quella mattina.

« Ultimo anno Scottie, poi non sentiremo parlare mai più di Adrian Harris. » lo consolò Stiles battendogli amichevolmente una mano sulla spalla mentre Batman gli mordeva un polpaccio credendo che lo stesse aggredendo. Il McCall si mise seduto afferrando il cane per il collare per staccarselo di dosso, ma questo aveva stretto la presa scodinzolando la coda, come se stesse giocando con un osso di gomma « Dio, sembra Derek! » borbottò il padrone della gamba lasciando perdere il cane, sicuramente anche l'Alpha lo avrebbe morso con piacere considerando il ringhio di poco prima.

« Oggi è la giornata Nazionale del “andiamo a trovare Stiles”? » domandò lo Stilinski inarcando un sopracciglio, solitamente Scott si limitava ad una serie di messaggi durante il primo giorno, ma sembrava che ci fosse qualcosa che non andava.

« Ho sentito il bisogno impellente di venire a vedere come stavi, mi sono perfino scordato di dover accompagnare Allison a casa per correre qui. » disse con un'alzata di spalle il licantropo, come se fosse la cosa più natuale al mondo « E poi ti ho portato i compiti, così non rimani indietro. » aggiunse tirando fuori dallo zaino un paio di scartoffie e Stiles gli sorrise grato. Aveva perso intere settimane di scuola quando Theo aveva provato ad ucciderlo e quando era tornato non aveva capito una singola lezione, costringendo più insegnanti a rispiegare il tutto.

« Sei il migliore amico di sempre! » esclamò ridendo e Scott si unì a lui.


Poco più in là, appena visibile dalla finestra della camera di Stiles Stilinski, una persona era seduta sul ramo più alto dell'albero che delimitava la proprietà degli Stilinski da quella dei loro vicini.

Le labbra si estesero in un sorriso falso, quasi insano e folle mentre osservava attentamente il ragazzo steso sul letto scattando l'ennesima foto.






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About Satan and Hell:

Vi prego sopprimetimi,

non ce la faccio letteralmente più. Il capitolo è orribile e ho preso pure due settimane per farlo, mi sento un totale fallimento. Insomma, chi ha inventato l'esame di Stato ha mai pensato alla salute mentale degli studenti? Non mi pare proprio.

Ora, finito il mio sfogo pre–suicidio (quest'anno mi sta uccidendo) vorrei scusarmi veramente tanto con tutti voi lettori. Il capitolo è penoso, avrei dovuto cestinarlo e non pubblicarlo, ma se dico che aggiorno il 20 io lo faccio.

Purtroppo però da adesso mi dispiace avvisare la gentile utenza che ci sarà al massimo un capitolo al mese, forse nell'ultima settimana.

I know that vi ho lasciato con ancora più dubbi, but secondo me qualcuno può arrivarci se pensa bene che la storia “parte” dalla fine della seconda stagione, con l'unica differenza che Jackson rimane e abbiamo Cora... 10 punti per chi indovina!

Ora vado a sotterrarmi da qualche parte,

Sel

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