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Autore: Elendil    02/06/2017    1 recensioni
Sequel del primo libro della saga "Nihaar'ì".
Le vicende di Harryan continuano ma i punti di vista ancora una volta cambiano. Il destino della Veggente prosegue con nuovi e improbabili risvolti!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve!!

Rieccoci con un nuovo capitolo :) Periodo intenso e lavorativamente faticoso ma io comunque ci provo a non mollare! Grazie ancora a tutti voi che mi leggete e a presto!!


Grazie,

Elendil

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Sembra si stia svegliando”

Era buio attorno a lei. No, meno che buio. Espirò. Fosco, in realtà. Di quella vaga gradazione a metà fra il blu e il rosso che si è soliti osservare al limitare del giorno con la notte. Vi sospirò all’interno, come chi destandosi dentro le proprie coperte vi languisca assaporandone il profumato tepore. E poi sospirò ancora.

Per me è già sveglia” fece qualcuno non molto distante da lei. Una voce che riconobbe, vago sollievo, ma che decise comunque di lasciare all’esterno della propria coscienza.

E se la scuotessimo un pochino?” ipotizzò un’altra voce “Ammetto la gradevolezza della visione ma il tempo stringe...”

La gradevolezza della visione?

E in effetti lasciandola così tutta nuda per terra rischierà di prendersi un bel malanno...”

Prima di capire come la Nihaar’ì si ritrovò ben dritta nella piana deserta, entrambe le mani al petto in una posa ansiosa e imbarazzata. Seduti poco distanti da lei, Hiras e Matnery la squadrarono per pochi secondi prima di abbandonarsi entrambi a una risatina ovattata.

Non era nuda, scoprì lei nel medesimo istante, sebbene ricordasse perfettamente di esserlo stata.

Cosa è accaduto?” chiese con voce inaspettatamente chiara. Gli occhi di Hiras scintillarono appena nell’incombente oscurità. Lei abbassò subito lo sguardo.

Siete svenuta” le spiegò brevemente Matnery poco distante. Guardandolo, pareva in qualche modo più vecchio dell’ultima volta che lo aveva visto.

Per un po’ vi abbiamo trasportata, ma ora che le distanze ce lo permettono abbiamo preferito aspettare il vostro risveglio”.

Lei annuì una volta prima di aggrottare le sopracciglia.

Non ho tentato di...” esitò. L’uomo scosse subito la testa.

Questa volta no. Avete dormito come un Memour (spirito del deserto) fra le braccia di Hiras”.

L’Hiras in questione scostò appena lo sguardo per poi riportarlo sulla Nihaar’ì. Questa volta fu nuovamente il turno della giovane di abbassare il proprio. Il riverbero solare dava alla sabbia una sfumatura rosea.

Grazie a entrambi. Non so come avrei fatto senza di voi”.

Voi siete la Veggente” replicò con semplicità Matnery con un tono che pareva suggerire che non servisse davvero altro per giustificare quell’azione. Poi l’uomo si tirò in piedi stiracchiandosi come un gatto.

Andiamo. Non è cosa saggia che le prede braccate si riposino troppo a lungo”

Non montarono subito. Debole e oltremodo provata, la Nihaar’ì faticò in effetti a ricomporsi in tempi ragionevoli. Dovette bere e subito dopo mangiare qualcosa. E infine aggiungere altre vesti a quelle che già un non meno precisato qualcuno le aveva infilatoaddosso coprendola alla bell’è meglio. Solo al termine di questo piccolo rituale di riassestamento le fu possibile arrampicarsi in groppa allo yenavo’r di Hiras e ripartire insieme alla volta dell’ancora tenebroso deserto.

Il silenzio fu di assai breve durata.

Pensavo vi avessero preso” pur coperta dal Velo, la sua voce traspirava una nota acuta e limpida nel silenzio della piana. Il ragazzo fece come spallucce.

Lo avevano fatto, in effetti” le concesse dopo un attimo “Ma fortunatamente i Danzatori sono addestrati per questo genere di cose”

Vi hanno torturato?” esalò lei incerta. Nuova scrollata di spalle.

Niente di realmente insopportabile”

Il che voleva dire che era stato quasi insopportabile ma non abbastanza da esserlo realmente?

Vago, il presentimento del dolore calò su di lei come una morsa di freddo. Rabbrividì.

Non temete, nessuno di noi ha parlato” aggiunse lui travisando i suoi pensieri. Lei scosse il capo. “Temo sia stata tutta colpa mia” esalò quindi con un filo di voce “Se non fossi stata così sciocca nel riconoscervi quella sera nessuno si sarebbe accorto...”

Siete stata voi a tradirci?” la domanda a bruciapelo di Hiras la colse impreparata. Alzò di scatto lo sguardo in sua direzione ma lo vide intento a guardare altro. La strada. Lo Yenavo’r. Il tramonto. Tutto tranne lei insomma.

Non avrei potuto” socchiuse infine le palpebre. Fu quasi certa di sentirlo sospirare.

Dunque non vedo perché dobbiate dispiacervi. Lasciate ai traditori questo lieto compito”

Ai traditori...

Fu in quel momento che il pensiero della figlia del deserto balzò nella mente della ragazza.

Karin....” sulle labbra della Nihaar’ì quel nome fu poco meno che un sussurro sfuocato, troppo debole per avere forma ma abbastanza vibrante da cogliere comunque l’attenzione di Hiras

Chi?” le fece subito eco lui.

C’era una prigioniera...” cominciò lei ma si bloccò. Scosse la testa “Non è importante” concluse quindi.

Poco distante, Matnery voltò per un attimo il capo verso di lei per poi tornare a guardare oltre l’orizzonte.

Non fate quella faccia” le disse dopo un momento “Alla fine è andato tutto bene, no?” la Nihaar’ì sbattè un paio di volte le palpebre

Bene?” esalò incredula.

Tirando appena le redini dello yenavo’r il Danzatore le si fece più vicino.

Siamo vivi” cominciò quindi con aria quasi gioviale “Assai poco vestiti ma comunque equipaggiati a sufficienza per allontanarci con le nostre gambe da quella che a conti fatti è stata una vera e propria carneficina. Voi non siete ferita e siete pure riuscita a riposare senza ingaggiare la solita traversata del deserto” una pausa “E ultimo ma non ultimo siamo nuovamente liberi”

Ci stanno inseguendo” fece prontamente presente un ridacchiante Hiras. Matnery lo ignorò con un gesto vago della mano.

A conti fatti, un successo ben al di sopra dei nostri standard abituali”

Per un soffio la Nihaar’ì si trattenne dal chiedere delucidazioni circa i suddetti standard preferendo scrollare il capo nella speranza di lasciar cadere così il discorso.  

Ma Matnery pareva non essere dello stesso avviso.

Voi state bene?” una pausa, lo sguardo dell’uomo a sorvolare su di lei in un’occhiata lunga e indagatoria “Cosa vi è accaduto in nostra assenza?”

Per un attimo la Veggente si ritrovò incapace di rispondere, improvvisamente incerta in realtà su come fosse meglio introdurre un racconto che di per sé non aveva alcunché né di interessante né di avvincente.

Un po’ come la sua vita, in effetti.

E infine sospirò.

Anche io ho avuto la mia dose di tradimento” alle sua spalle, Hiras ebbe come uno scatto nervoso. Lei si strinse nelle spalle.

Non mi hanno fatto del male” chiarì “Credo in effetti che fossero troppo incerti sul come comportarsi con me per adottare fin da subito le loro tecniche di persuasione”

Incerti?” la incalzò Hiras. Lei annuì una volta.

La denuncia era che fossi una Nobile. Ma c’era un mercante...” esitò, il nome che improvvisamente le sfuggiva dalle labbra come un grillo dallo stelo di un fiore “Un mercante molto interessato a me. Credo che la sua fretta di acquistarmi abbia creato un po’ di confusione generale”

Difficile capire l’espressione di Matnery in quell’istante. Per un attimo parve sul punto di fare una domanda. Poi sembrò ripensarci. Infine scosse il capo.  

Ormai non ha più importanza. Con tutta probabilità sia i nostri traditori che i vari acquirenti sono tutti morti a causa dell’attacco delle Ombre.”

La Nihaar’ì annuì una volta, meccanicamente, la mente che ciononostante tornava al viso di Karin quando, trascinata via dal Kamin Na ella si era voltata a guardarla. Rammentò la sua espressione contratta, il suo sguardo vivo eppure velato da una precognizione degna della miglior Veggente.

Sapeva di stare per morire?

Oppure come lei si stava anch’ella illudendo che in qualche modo - uno qualsiasi, poco importava in effetti quale - qualcuno sarebbe venuto a salvarla?

Fossi in voi non perderei altro tempo a pensarci” le sussurrò all’orecchio Hiras. La sua voce la fece sobbalzare.

Non ci sto pensando” sibilò.

E invece si. E sbagliate” continuò lui imperterrito “Perché non c’è alcuna possibilità che qualcuno sia sopravvissuto all’attacco”

Lei si morse appena un labbro.

E se invece così non fosse? Se qualcuno fosse riuscito a fuggire come noi?”

Allora i Kamin avranno provveduto a terminare ciò che le Ombre hanno iniziato. Mai sentito parlare di merce avariata?”

Avariata?

Lo avvertì sorridere.

Pensare che i Kamin siano semplici trafficanti di schiavi sarebbe un errore visto quanto essi prendono seriamente tutta la faccenda del vendere e acquistare la propria merce. Vendono il meglio perché acquistano solo il meglio. Chiunque non risponda ai loro canoni viene il più delle volte abbandonato o venduto come merce di seconda scelta ai mercati minori” una pausa, il ricordo del silenzio che vagheggiava per un attimo nelle parole del Danzatore.

La Veggente trasse un lungo sospiro.

Quindi il carico che ci siamo lasciati alle spalle sarebbe merce di seconda categoria?” l’altro fece spallucce.

Dopo quello che è successo, probabile”

E questo darebbe l’autorizzazione ai Kamin per sbarazzarsi di loro?” nuove spallucce, nuova smorfia invisibile nell’oscurità.

La domanda corretta è: chi potrebbe impedirglielo?”

Improvvisamente la Nihaar’ì non trovò davvero alcunché da replicare. La risposta corretta sarebbe stata una soltanto, lo sapevano entrambi, eppure come osare pronunciarla ora?

La sola persona che avrebbe dovuto impedire ai Kamin di agire come erano soliti fare si trovava ora allo sbando da qualche parte nel deserto e chissà dove nel continente, in fuga da un pericolo inaffrontabile e diretta verso un destino altrettanto imprevedibile.

Dov’era il potere della Nihaar’ì ora che serviva? Dov’erano le temibili armate dei Legheon al suo servizio?

Per un pò la Veggente non disse niente, troppo assorta nei propri pensieri per aver davvero voglia di abbozzare un qualunque tipo di conversazione - e poi il freddo era davvero qualcosa di inaffrontabile a dorso di uno yenavo’r -. Fu Hiras a riscuotere la sua attenzione.

Provate a dormire” le sussurrò improvvisamente all’orecchio. La sua voce aveva una nota calda, gentile. Lei fece finta di niente.

Potrebbe farvi bene” aggiunse lui tuttavia.

Rigida di freddo, la ragazza si concesse un mezzo brivido prima di rispondere.

Non sono stanca”

Eppure lo sembrate” la incalzò subito Hiras

Sbaglio o sono state proprio le vostre braccia a sorreggermi nel mio ultimo sonno ristoratore?” “Dubito che quella sottospecie di dormiveglia sia stato anche solo sufficiente per riavervi”

Grazie dell’offerta ma credo sia meglio sperimentare in un altro momento il completo rigenerarsi delle mie capacità podistichesuo malgrado lo sentì ridacchiare, il petto a sobbalzare a intervalli regolari contro la sua schiena. Pur non volendo la Nihaar’ì si sentì a sua volta arricciare le labbra. Poco distante, Matnery scosse il capo.

E’ solo del vostro benessere che ci preoccupiamo, Somma Nihaar’ì” le ricordò con tono improvvisamente grave “Se non dormirete starete male. Se starete male dovremo fermarci - o ancor meglio inseguirvi per miglia e miglia nel deserto - e allora tanto varrà non essersi fermati prima”

Il fugace attimo di leggerezza svanito, la Veggente si ritrovò nuovamente a chinare il capo, lo sguardo che volgeva non senza una certa preoccupazione lungo il sottile profilo del deserto cercandone una piccola sgualcitura. Non ne trovò. L’alba immanente le concesse tuttavia un timido sorriso color eliodoro cui lei rispose con un brivido sofferente.  

Non posso dormire” decretò infine

Haine s’am!” l’esclamazione di Hiras la fece quasi cadere di sella “Ma si può sapere come diamine avete fatto in tutti questi anni a coricarvi senza che l’intero continente dovesse mobilitarsi alla vostra ricerca?”

Già, come aveva fatto?

La Nihaar’ì si concesse un breve sospiro prima di rispondere.

Non sono informazioni degne delle vostre orecchie” Matnery strinse appena le labbra.

No di certo” convenne subito secco “Ma temo che la situazione necessiti un abbassamento del vostro livello di segretezza affinché ci sia possibile scortarvi incolume a destinazione”

Dal tono, la Nihaar’ì capì di averlo in qualche modo contrariato. Si umettò dunque le labbra. E si strinse nelle spalle.

In realtà temo di non averne idea” ammise infine. Alle sue spalle, Hiras parve nello stesso momento sgonfiarsi come una pianta al sole. Lei socchiuse appena le palpebre, il viso che improvvisamente si scaldava di un tenue rossore.

Non lo sapete?” la voce di Matnery pareva in qualche modo essersi bloccata a metà fra esofago e laringe. Nuova scrollata di spalle.

Da che sono nata questa cosa del camminare nei sogni non era mai accaduta, quindi perché avrei dovuto pormi il problema?”

Giusto, perché porsi il problema?” le fece subito il verso Hiras. Matnery lo fulminò con un’occhiata.

Se non vi è mai accaduto” l’uomo si portò una mano alla nuca come nell’atto di riflettere “Non vedo in effetti come avreste dovuto saperne qualcosa a riguardo. Ma sforzandovi comunque di valutare la cosa un pò più attentamente...” la incalzò speranzoso.

Lei fece una smorfia.

Giungerei comunque alla medesima constatazione e cioè che non ne ho la più pallida idea” concluse con una scrollata di spalle. Ma seppe di stare mentendo.

Perché in effetti qualcosa c’era.

Un particolare in effetti tanto appariscente e plateale da non sorprendere che nessuno fino a quel momento fosse in qualche modo riuscito a scorgerlo.

Anche se in effetti, chi se non lei soltanto avrebbe potuto notare l’eccezionalità del fatto che per la prima volta da che era nata la Nihaar’ì si ritrovava ora lontana dalla Torre del Tempo e da Zaphil, il suo custode?

Si umettò le labbra ora irte di gelo e scostò lo sguardo. E pregò con tutta se stessa che per una buona volta Matnery la smettesse di squadrarla da capo a piedi come se da ciò dipendesse la vita di tutto il continente riunito (ah perché non era così?). Suo malgrado, l’espressione di pura desolazione di Matnery la trapassò allora da parte a parte facendola rabbrividire. Prese fiato, una improvvisa nota acida in bocca a rubarle il fiato prima che Hiras alle sue spalle schioccasse seccamente la lingua sul palato.

Voi non state bene” decretò con una nota di biasimo che la Nihaar’ì intese solo dopo qualche attimo essere riferita alla sua persona e non ad altro Bruciate di febbre”.

E nel medesimo istante in cui quelle parole venivano pronunciate, improvvisamente la Nihaar’ì si rese conto che Hiras aveva ragione.

Tremava di freddo. E il vago accenno acido percepito poco prima si stava via via tramutando in un senso di vomito vero e proprio.

Sto bene” decretò tuttavia socchiudendo contemporaneamente le palpebre

Siete sfinita” la rimproverò subito Matnery poco distante

Anche voi lo siete” tentò lei di difendersi

Non costringetemi a ribadire quanto detto poco fa...” la avvertì il Danzatore

E voi non costringetemi a riformulare uno dopo l’altro i motivi per cui tutto ciò che mi avete detto non ha alcuna importanza” lei fece un gesto come per scostare un qualcosa di molesto dinnanzi agli occhi.

Io sono la Nihaar’ì” esalò con una nota grave “E in questo momento la sola cosa che conta davvero è che io ritorni il prima possibile a essere dove sarei destinata a stare” una pausa, Hiras alle sue spalle che improvvisamente si scioglieva in un sospiro profondo “Il Pellegrinaggio”.

Non servì annuire.

Ma Matnery non pareva ancora del tutto convinto.

Potremmo tentare di legarvi...” abbozzò dopo un attimo di incertezza. La Nihaar’ì gli rivolse un sorriso sghembo.

E poi un improvviso brivido percorse per intero il corpo di Hiras.

Potremmo...” la sua voce rimase per un attimo sospesa nel vuoto come una piuma incapace tanto di innalzarsi quanto di precipitare. Per qualche ragione, la Nihaar’ì si percepì socchiudere appena le palpebre.

Potremmo provare con l’Eiriash”

 

Muto, il gruppo continuò per un po’ ad avanzare senza che alcuno proferisse parola.

Ognuno per i suoi motivi, ovviamente: Hiras perché pareva starsi domandando se davvero avesse avuto il coraggio di proporre quanto aveva proposto. Matnery per lo stesso motivo, più o meno. E la Nihaar’ì perché ancora una volta, manco a dirlo, credeva in un certo senso di aver capito cosa fosse appena accaduto ma in realtà dubitava totalmente di averlo afferrato.

So che si tratta di una soluzione un po’ poco ortodossa...”

Poco ortodossa?difficile collocare la sfumatura della voce di Matnery in quell’istante.

Derisoria? Incredula? Più semplicemente seccata?

Ti ricordo che stiamo parlando della Nihaar’ì e non di un qualunque qualcuno qualsiasila voce di Matnery le vibrò nelle orecchie come il sibilo di un serpente.

Spiacente di turbare il tuo senso estetico ma al momento temo di non avere nulla di meglio da proporre, tu si?” il corpo di Hiras vibrò di tensione alle sue spalle, un brivido tanto forte da trasmettersi quasi come suono tangibile oltre il confine della sua pelle. Poco distante, Matnery parve sul punto di dire qualcosa ma si trattenne. E infine scosse il capo rassegnato.

No, non ho nulla di meglio”

Dunque perché non provarci?”

Mi stai davvero chiedendo perché?” Hiras fece come spallucce.

Dunque siamo d’accordo” concluse con un sibilo il Danzatore prima di rivolgere nuovamente la propria attenzione verso la Nihaar’ì rimasta fino ad allora in muta attesa.  

Lei si mosse una volta a disagio.

Quindi?” Matnery si strinse suo malgrado nelle spalle lasciando che fosse il suo compagno a prendere parola “Cosa ne pensate? Siete disposta a provare?” c’era una nota acuta nella sua voce che la Veggente notò.

Provare cosa, esattamente? Si ritrovò a pensare non senza una punta di disperazione.

Si umettò le labbra.

Spiegatemi esattamente cosa avete intenzione di farmi” cominciò col dire ringraziando che la penombra rendesse invisibile il suo accigliarsi “...e solo allora vi dirò se e quando sarò disposta”

Prima che Hiras avesse il tempo di replicare, Matnery prese parola.

Vuole marchiarvi”

La mano di Hiras si frappose improvvisamente fra lei e l’altro Danzatore.

Matnery” lo avvertì gelido per poi rivolgersi a lei.

Immagino conosciate l’Antico Testo” le chiese a bruciapelo.

Non dovrei?” replicò la Nihaar’ì rigida. Il Danzatore si mosse a disagio.

Dunque sarete anche a conoscenza dell’uso che ne viene fatto fra le genti comunilei annuì ancora una volta, poi si schiarì la gola.  

Se per uso intendi la pratica di smerciare il più raro e antico patrimonio di Arryan al pari di ninnoli e porcherie di poco conto” prese fiato “Si, credo di esserne abbastanza a conoscenza”

Lo percepì nuovamente irrigidirsi.  

Immagino dunque che la parola Eiriash non vi sia del tutto sconosciuta”

Frutto dell’intreccio di antiche usanze e tradizioni millenarie, su Arryan la scrittura si costituiva principalmente in due grandi filoni: il Testo Parlato e l’Antico Testo.

Il primo, simile al sinuoso ed elegante avanzare del vento nel deserto, era in genere padroneggiato dalle classi mercantili e notarili, usato per affari e comunicazioni di ogni genere. Da esso derivava il parlato comunemente usato.
Il secondo viceversa era affare esclusivamente del ceto nobiliare e religioso, utilizzato solo per la scrittura dei grandi Testi di Arryan (trascrizioni erudite, cantici e opere fra le più rinomate). Pochi privilegiati erano in grado di padroneggiare l’Antico Testo in quanto il suo apprendimento era subordinato allo studio di anni, decenni per alcuni, delle più nobili arti e tradizioni del passato. Alla vista, esso si presentava come un prezioso intarsio di disegni fra i più dettagliati. All’orecchio, suonava come un misto fra canto e litania bassa e modulata.

Nato prima che la Realtà e il Tempo avessero nome, l’Antico Testo veniva gelosamente custodito dalle più alte menti di Arryan sia per la sua intrinseca capacità di differenziare il mondo fra scienti e illetterati, sia per la diffusa credenza che in esso risiedesse un’antica forma di magia fra le più misteriose e potenti mai teorizzate: il Potere delle Parole. Gli Antichi Maestri nel parlavano spiegando come fosse intrinseco della lingua scritta la capacità di trattenere in sé la forza del proprio significato. Un Potere, dicevano, la cui potenza accresceva tanto più la parola fosse rara e ricercata per logorarsi viceversa nella sua vaghezza e diffusione.

Forti di questa credenza e in ragione di conservare il potere dell’Antico Testo, i sapienti erano soliti ritirarsi nello studio di nuove parole per anni -decenni perfino - per poi, dopo aver finalmente ottenuto il tanto sospirato concetto, bandirne per sempre l’uso nascondendolo in un luogo noto solo a pochi eletti dove, inutilizzato, avrebbe accresciuto il proprio potere.

Primo fra i Testi, nonché primo esempio di Antico Testo mai conosciuto, l’Elegia era in assoluto l’opera più potente di tutta Arryan, pregna di un valore tale che solo la Nihaar’ì in persona era degna di leggerlo e decantarlo. La trascrizione, replica e pronuncia delle parole dell’Elegia era severamente vietato, motivo per cui - ovviamente - il loro traffico illecito era in assoluto il più redditizio e diffuso di tutta Arryan.

Ma come Testo Parlato e Antico Testo si legavano alla pratica dell’Eiriash?

Come detto, era opinione diffusa che la parola scritta possedesse in sé una qualche forza intrinsecamente legata al suo significato. Era inoltre altrettanto diffusa la conoscenza dell’immenso potere della Tinta nel respingere e proteggere dalle Ombre.

Da lì a teorizzare che si potesse utilizzare la Tinta per imprimere sul proprio corpo alcune parole il passo fu relativamente breve.

Utilizzarla per marchiare il proprio corpo con parole in Testo Parlato divenne quindi pratica assai diffusa fra le genti comuni -e fra coloro le cui ricchezze non permettevano di acquistare Tinta sufficiente a tingere intere vesti o indumenti.

Servirsi della Tinta per imprimere invece di parole all’Antico Testo non potè divenire pratica altrettanto in voga: dominio esclusivo di Nobili e studiosi, esso venne ancor più rinchiuso nei propri nascondigli segreti costringendo in breve i meno privilegiati -alias grandi esclusi - a darsi alla macchia o cadere nelle mani di mercanti senza scrupoli e imbroglioni patentati.

Il più delle volte, con risultati discutibili.

Lingua remota e misteriosa, più un’enigmatica traslitterazione figurativa di suoni e cantilene incomprensibili, l’Antico Testo trovava infatti la sua più alta espressione in una sottile alchimia di tratto impossibile da emulare per coloro che ne ignorassero il delicato germogliare. Il più delle volte, quindi, imitando testi a loro sconosciuti, gli artisti improvvisati finivano inevitabilmente per replicarne solo la forma ma non la sostanza e, ancor meno, il vero potere.

Ma come spiegare questa mortificante verità a coloro la cui speranza si annidava proprio nel mistero incomprensibile celato nell’Antico Testo? Molti ricorrevano alla marchiatura quando già i primi segni del Risveglio si erano affacciati inconfutabili nei loro sogni nella speranza di poterne in qualche modo controvertire l’aggravamento o anche solo arrestare l’avanzata.

Inutilmente.

Nessun copiatore, seppur talentuoso, avrebbe mai potuto eguagliare anni e anni di studi all’interno della Torre del Tempo. Solo ai Nobili - e alle loro incredibili ricchezze - avrebbe potuto essere riservato questo privilegio, ma per loro la Torre del Tempo aveva da tempo riservato un trattamento speciale: qualunque Nobile scoperto a nascondere sul proprio corpo parole dell’Antico Testo -se non addirittura quelle dell’Elegia -  sarebbe stato spogliato delle stesse ed eguale sorte sarebbe toccata ovviamente ai suoi averi e proprietà.   

In questo modo la Torre del Tempo si assicurava la fedeltà totale della sua Corte.

Nei confronti del popolo la Torre manteneva un regime di tacita tolleranza per i marchi in Lingua Parlata; quelli in Antico Testo venivano viceversa puniti con lo spoglio e l’esilio seguito subito dalla cattura degli “artisti” responsabili dell’opera.

Come già detto, io sono la Nihaar’ì” replicò lei piccata “Credo che qualunque forma di eresia mi sia abbastanza nota”

O no?

Hiras rivolse una breve occhiata titubante a Matnery prima di continuare.

Ed è proprio per questo che ora mi chiedo: cosa esattamente l’Eiriash dovrebbe avere a che fare con me?” un nuovo brivido, lungo e doloroso, le scorse per tutta la schiena costringendola a un tremito convulso.

Poco distante, Matnery parve condividere la medesima sensazione.

Se questa fosse una situazione normale e noi ci trovassimo tranquillamente seduti in una delle vostre stanze della Torre del Tempo...Ovviamente nulla” convenne schiarendosi appena la voce. Pareva nervos.

Ma dato il luogo e la ben più spiacevole circostanza, credo che dovremo riconsiderare la cosa”

Riconsiderare?

Gradirei scendere” disse lei improvvisamente. Percepì Matnery irrigidirsi al suo fianco.

Somma Nihaar’ì...” lei non gli diede il tempo di terminare la frase.

Ho detto che gradirei scendere, non che vi sto chiedendo il permesso di farlo”.

E così, la Nihaar’ì accovacciata sui talloni e i due Danzatori a gambe incrociate dinnanzi a lei, il trio si diede il tempo di un lungo e intenso sospiro prima di riprendere dove si erano interrotti.

Sono confusa” cominciò la Veggente “Esattamente da quando avete cominciato a considerarmi una stupida?” Matnery ebbe come un sobbalzo.

Somma Nihaar’ì..” si affrettò a rispondere ma lei alzò una mano per zittirlo.

Oppure più semplicemente, vedermi talvolta incerta nell’orientarmi in questo mondo vi ha in qualche modo autorizzato a considerarmi una facile preda degna di manipolazione?”

Ma come potete anche solo...” anche Hiras subì la medesima sorte dell’altro Danzatore.

Ma più importante, da quando vi siete anche solo azzardati a dimenticare che davanti a voi siede ora la Nihaar’ì, la più grande e potente forza di tutta Arryan?” questa volta nessuno tentò di controbattere.

Sola nel silenzio, la ragazza si diede il tempo di riprendere fiato.

Certamente entrambi dovete soffrire di una grave forma di amnesia per non ricordare che c’è gente nel mio regno che muore per proposte simili a quella che voi state tentando di fare e vi assicuro nessuna di queste, nessuna, ha mai lontanamente pensato di proporla alla Nihaar’ì”

Ho già detto che si tratta di un’idea poco ortodossa” tentò di borbottare Hiras

Solo poco Ortodossa?” gli fece subito eco lei con un tono curiosamente simile a quello di Matnery poc’anzi “So che avete visto il mio corpo e i segni impressi su di esso. E malgrado ciò voi proponete?”  

Non ricordava dolori peggiori di quelli provati quando, nel sangue e nel tormento, i segni del Risveglio le si erano incisi sulla pelle.

Se conoscessi un modo migliore di questo...”

Migliore di punzecchiarmi a tradimento con questo o quel rito scaramantico?” lo aggredì lei.

Hiras riprese fiato.

Migliore dell’Eiriash cui so la Torre del Tempo si oppone...”

La Torre non si oppone” ringhiò subito la Veggente “La Torre difende i suoi fedeli da tutto ciò che li minaccia e che potrebbe causar loro sofferenza. E ancor più si prodiga per loro quando sono loro stessi a non capire dove si annidino l’una e l’altra queste eventualità”.     

Quello che Hiras intende dire” si intromise Matnery “E’ che se sia io che Hiras conoscessimo un’opzione migliore del costringere nuovamente il vostro corpo a subire ulteriori patimenti per incidervi un marchio che va contro la vostra persona, il vostro credo e tutto ciò che voi rappresentate...” la sua voce pareva uscire frenata “Se davvero la conoscessimo” esitò “Allora di certo saremmo qui a proporvi ben altro ma vedete...” prese fiato “La realtà è che noi siamo semplici guerrieri e come tali non ci è dato di conoscere tutti i segreti di Arryan. Questo siamo. E non dei manipolatori come voi dite”

Nell’improvviso calare del silenzio, la Nihaar’ì si rese nuovamente conto della sabbia sotto le sue gambe, del cielo sopra la sua testa e sì, anche del freddo del deserto cui fino a quel momento ella non aveva dato poi tanto peso. Rabbrividì.

L’alba sarebbe sorta a breve. Intuì. Eppure per qualche motivo pareva restia a giungere.

Hiras” disse poi lentamente volgendo lo sguardo su di lui. Si accorse solo allora che il ragazzo la stava osservando. Si impedì di abbassare il capo.

Qual’era la tua proposta?”

Lo vide esitare un istante, poi fece un lungo respiro.

Voi avete bisogno di dormire, questo è evidente. Ma finché il semplice chiudere gli occhi vi spingerà a corrervene nel deserto come una pazza, dubito che sarà possibile” al pazza lei storse il naso ma non disse niente “Ciò di cui abbiamo bisogno è un marchio che vi aiuti a riposare...serena”

E per serena intendo priva dell’incontenibile desiderio di farvi una scampagnata a ogni occasione.

E quindi?” sbuffò lei.

Lui si umettò le labbra.   

Esiste un marchio, in genere utilizzato da coloro che che si avventurano nell’Oltre”

Mi pareva di aver chiarito che a nessuno è permesso di avventurarsi nell’Oltre” fu la secca replica della Nihaar’ì.

Vide l’altro irrigidirsi nuovamente.

E a me sembrava di avervi già spiegato che a qualcuno capita comunque di finirci”

Nuovo sospiro di lei.

E quindi?” lo incitò a continuare.

Quindi dicono che il significato di questo simbolo sia Che i tuoi sogni possano accompagnartispiegò lui grattandosi appena con la mano destra la nuca.

Un po’ vago” si accigliò l’altra.

Ma abbastanza simile a quello che stiamo cercando. O sbaglio?”.

La Nihaar’ì parve rifletterci su per qualche istante, le braccia che andavano a incrociarsi al petto.

Che i tuoi sogni possano accompagnarti. Riflettè.

Considerando la sua estrema necessità di dormire sonni tranquilli, in effetti il concetto non era così male. Eppure... si mordicchiò un labbro...Eppure per lei non sarebbe bastato.

Una frase di uso comune non avrà mai abbastanza Potere per fermarmi” esalò quindi con una nota rassegnata “Non avete niente di meglio da proporre?”

Stupiti i due la guardarono per un istante. Infine Matnery sospirò.

Temo che la Torre del Tempo abbia da un pezzo confiscato gran parte dell’originalità di Arryan, Somma Nihaar’ì. Se è davvero l’unicità che cercate, temo rimarrete delusa”

Delusa? La Veggente dovesse quasi sforzarsi di non sorridere. Sapere che la Torre stava facendo un buon lavoro nel conservare il Potere dell’Antico Testo non poteva certo essere una delusione.  

Dunque scriverò io stessa il marchioesalò lei con una nota cupa “Non vi rivelerò il suo significato e non vi permetterò di replicarlo su altri al di fuori di me. Pregate che io non vi trovi mai se ciò dovesse accadere” prese fiato “Terminato questo viaggio cancellerò ogni sua traccia dal mio corpo dimenticando di averlo scritto e così dovrete fare voi. Siamo d’accordo?”

Una breve pausa, poi entrambi annuirono in silenzio.




  
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