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Autore: Vanessa1995    24/07/2017    1 recensioni
Ned Stark, dopo la fine della ribellione, torna a casa con una bambina e sua madre.
Anni dopo Theon e Robb chiedono ad Emily di scegliere uno dei due, ma questa non vuole scegliere tra di loro e passa una notte con entrambi.
Poco dopo il corteo reale arriva a Grande Inverno ed Emily deve partire con loro, ma otto mesi dopo la ragazza dà alla luce una bambina, la cui nascita rischia di far crollare il regno nel caos.
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cersei Lannister, Jaime Lannister, Robb Stark, Sansa Stark, Theon Greyjoy
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Precisazione: Robert ha due anni circa, mentre sua sorella Joanna ha sei mesi. Non sono brava in matematica e sono diventata matta per far quadrare i tempi della mia storia con quelli originali della serie tv, però penso di esserci riuscita.

Per il nuovo re del Nord non era cambiato nulla, ma sua madre dubitava che i lord e le lady del Nord lo considerassero il loro re, siccome era pur sempre un bastardo e stava crescendo in mezzo ai leoni. Senza contare che sua madre ora era una Lannister, sebbene lei avrebbe fatto a meno di sposare Tyrion se non fosse stato l’unico modo di salvare suo figlio, anche se Tyrion era un buon marito e trattava entrambi i suoi figli con grande gentilezza. Non si sarebbe sorpresa se alla fine Robert lo avrebbe chiamato “papà”, anche se non era il suo padre biologico e temeva che Cersei e Tywin non avrebbero gradito molto.

Mancavano pochi giorni al matrimonio tra Margaery Tyrell e Joffrey Baratheon e molti degli ospiti erano giunti per le nozze. Tra loro c’era anche il principe Oberyn Martell e la sua amante Ellaria Sand. Mancava solamente una cerimonia di nozze a quei due per potersi definire sposati a tutti gli effetti, però lei era una bastarda e quindi non poteva sposarsi. Tuttavia a loro sembrava non importare, non avevano bisogno di un rito religioso per stare insieme a tutti gli effetti.
Cersei Lannister aveva mandato Emily a controllare se la coppia si trovasse bene e le stanze fossero di loro gradimento. La giovane non sapeva come mai avesse deciso di spedire lei. Forse, visti i trascorsi tra la sua famiglia e quella dei Martell e i preparativi per il matrimonio da ultimare, aveva preferito mandare lei.
In ogni caso, la rossa avrebbe preferito passare del tempo con Sansa piuttosto che andare da quei due, tuttavia non aveva altra scelta. Camminò per i corridoi come un’anima in pena. Quando arrivò davanti alla porta della camera da letto di Oberyn ed Ellaria, bussò alla porta e sul suo viso apparve il più bel sorriso finto che potesse ottenere. Pochi secondi dopo la porta si aprì, mostrando una giovane e affascinante donna dai lunghi capelli scuri e mossi, che la fissava allibita con i suoi occhi neri. La sua pelle era di colore olivastro. Il suo vestito era di colore arancione e le arrivava fino ai piedi, dove portava dei sandali di cuoio marrone. Le spalline del vestito erano quasi inesistenti e gran parte delle braccia, della pancia e del seno era lasciata scoperta.
« Scusate, ma voi chi siete? » chiese interrogativa la donna.
« Sono lady Alicia Lannister, la moglie di lord Tyrion, il Primo Cavaliere del Re. » rispose, cercando di non manifestare il grande disagio che stava provando in quel momento. Ellaria rimase un attimo in silenzio e poi sul suo volto apparve un sorriso caloroso.
« Ah, giusto. Entrate pure. » la invitò la donna, spostandosi per lasciarla passare. Alicia si sistemò una ciocca dietro all'orecchio ed entrò nella stanza. Questa non appariva tanto diversa dalla sua, sebbene fosse di dimensioni minori. Oberyn Martell si trovava davanti alla grande finestra presente nella parete e la guardava curioso. « Oberyn, ti presento lady Alicia Lannister. » spiegò la donna, avvicinandosi all'uomo e sistemandosi alla sua destra.
« Ho sentito parlare di voi: la bastarda che è diventata una principessa! Anche se immagino sarebbe, forse, più opportuno dire lady. » osservò sorridendo anche il bruno. La Vipera Rossa era un uomo di circa cinquant'anni, sebbene Alicia non sapesse la sua età esatta. L'uomo aveva capelli neri, mossi, con un evidente picco della vedova, che secondo le voci avevano ereditato tutte le sue figlie. I suoi occhi erano di colore nero e la pelle olivastra. Non sembrava un uomo particolarmente affascinante, però si diceva in giro che fosse un amante passionale, sebbene di questo alla rossa non importava.
« Non sono una principessa, anche se ormai la regina Cersei mi ha dato il suo stesso titolo di regina madre. » spiegò, sperando di non averlo confuso.
« Sì, ho sentito dire che secondo i Lannister vostro figlio è il legittimo re del Nord. » osservò il principe, prima di avvicinarsi al tavolo presente nella stanza per prendere una brocca piena di chissà cosa e rovesciarne un po’ del contenuto, che si rivelò essere del vino, dentro a un calice d’argento. Con sua grande sorpresa glielo allungò. Esitò prima di prenderlo a causa della sorpresa e sul volto di lui apparve un sorriso divertito. « Giuro che non l’ho avvelenato. » affermò, trattenendo a stento una risata divertita.
« Lo spero. » ribadì, cercando di prenderla anche lei sul ridere.
« Ellaria, per favore, puoi andare da lord Baelish? Sai, per quella cosa... » lui e la sua amante si scambiarono un’occhiata di intesa. Dopo aver sorriso ad Alicia, Ellaria uscì fuori dalla camera lasciandoli lì da soli. La bastarda doveva ammettere, sebbene non l’avrebbe mai detto a voce, che si sentiva un po’ a disagio nel ritrovarsi sola con quell'uomo. Bevette un grosso sorso di vino. Questo si rivelò essere un grosso errore, siccome per poco non le andò di traverso a causa del sapore fortissimo e tossì portandosi una mano alla bocca.
« Scusate, avrei dovuto avvertirvi che si trattava di vino di Dorne. Sapete, è più forte rispetto al vostro. » si scusò Oberyn, nonostante non riuscisse a trattenere nuovamente una risata divertita. Lei lo fulminò con lo sguardo, ma poi scoppiò a ridere seguita a ruota dal bruno.
« Non importa, è solo che è decisamente troppo forte. » rispose, asciugandosi la bocca con il dorso del braccio. « Ah, me ne stavo dimenticando! Cersei mi ha mandata qua per chiedervi come vi trovavate e se la sistemazione è di vostro gradimento. » ricordò solo in quel momento. L’altro si guardò attorno e poi annuì.
« Perfetta! » affermò infatti con aria sinceramente soddisfatta. Lei finì il suo calice di vino e lo posò sul tavolo.
« Bene, allora io vado. » fece per raggiungere la porta ed uscire, ma prima che potesse fare anche solo un passo avvertì la sua presa stretta sul suo braccio e si voltò a fissarlo sorpresa. « Ehm… Vi serve qualcosa? » chiese temendo di sciogliersi davanti allo sguardo seduttore che le stava lanciando. Se lo ritrovò poi a pochissimi centimetri di distanza, tanto che i loro corpi per poco non si toccavano, e lei trattenne il fiato ammutolita.
« Perdonatemi. » la lasciò andare. Lei avvertì un forte senso di sollievo e tirò un sospiro.
« Non importa. » rispose, fingendo un tono tranquillo. « Ora scusate, ma devo proprio andare. » continuò, però prima che potesse avvicinarsi alla porta per uscire l’uomo parlò.
« Un attimo, lady Alicia. Vi prego, bevete qualcosa con me. » affermò e le sue labbra si curvarono in un grande sorriso. « Mi piacerebbe pure visitare il castello. Mi hanno sempre insegnato che bisogna essere gentili con gli ospiti, a voi noi? » chiese allungandole il calice.
« Sì, me lo hanno sempre detto, principe Oberyn. » rispose con sguardo incerto. Oberyn era indubbiamente un uomo dal grande fascino, sebbene non si potesse definire fisicamente attraente. Sembrava una persona decisa, che sapeva perfettamente quello che voleva. In quel momento Alicia non credeva di sapere cosa volesse, specialmente da lei.
« Bene, perciò potete accompagnarmi in giro per il castello e a visitare il giardino. » propose con un tono che non ammetteva repliche. Lei rimase in silenzio non sapendo cosa fare e dire.
« Va bene, penso che si possa fare. » acconsentì, anche se sentiva che se ne sarebbe pentita. Aveva come un brutto presentimento e con la sua fortuna si sarebbe di sicuro messa in qualche guaio.
« Bene, perciò dopo pranzo potremmo vederci. » propose e lei bevette un sorso del suo vino, finendolo nuovamente e posandolo sul tavolo.
« Siamo d’accordo. Ci vedremo dopo pranzo e vi mostrerò il castello e i giardini. » rispose sempre più certa che avrebbe finito per pentirsi di quella decisione.
« Però diamoci del tu, va bene? » propose l'uomo. La rossa scosse la testa, agitando la lunga chioma.
« Non penso che la mia cara cognata e suo padre gradirebbero, senza contare che credo sia meglio mantenere le distanze. » esclamò, posandogli una mano sul petto. La sua camicia ne lasciava scoperta la parte iniziale e poté in quel modo avvertire il calore della sua pelle, così allontanò velocemente la mano. Uscì fuori dalla stanza senza aggiungere una parola e ripetendo tra sé e sé: "sei sposata, non te lo dimenticare! La tua sopravvivenza e quella dei tuoi figli dipende anche da questo". Lo ripeté diverse volte, mentre ritornava nella sua camera da letto. Tuttavia questo non l’aiutò a dimenticare la Vipera Rossa che, inutile dirlo, l’aveva ammaliata con la sua calda voce e i modi galanti.

Qualche minuto dopo

Quando Ellaria Sand rientrò nella sua stanza, trovò il suo amante seduto al loro tavolo intento a rigirarsi tra le dita un coltello dalla lama piuttosto lunga e dall'elsa foderata di cuoio nero. La donna si chiuse la porta alle spalle e si avvicinò all'uomo.
« Spero che tu non intenda conficcarlo nello stomaco di quella bella e giovane lady che è venuta a darci il benvenuto. » osservò, afferrandogli le spalle e iniziando a massaggiargliele piano. Il bruno posò l’arma sul tavolo di legno e si voltò verso Ellaria.
« Lo sai che non mi piace versare del sangue innocente, e poi Tyrion Lannister non è responsabile di quello accaduto a mia sorella e ai miei nipoti. » commentò alzandosi in piedi. Afferrò la bruna per la vita e l’attirò a sé.
« Pensavo che considerassi tutti i Lannister colpevoli, ma forse lunghi capelli rossi come il fuoco e occhi marroni, con le pagliuzze dorate, ti ha ammaliato. » il suo tono non suonava accusatorio, anzi sembrava trovare la cosa divertente. « Quanti anni ha? Venti? » domandò sorridendo divertita. L’altro le accarezzò la schiena.
« Diciannove, credo. » l’altra scoppiò a ridere e cominciò a lavorare con i lacci della sua camicia.
« Non è un tantino giovane? » lo prese in giro, sebbene non lo pensava per davvero, anche se in effetti era così. « Ti caccerai in un mare di guai, lascia perdere. » lo avvertì, togliendogli la camicia e accarezzandogli il petto.
« Andrà tutto bene, ne sono sicuro. » la bastarda scosse la testa, siccome era in disaccordo con le sue parole.
« I Lannister non saranno contenti e a rimetterci sarà quella povera ragazza. » esclamò e stavolta lui non disse nulla. La lasciò andare dirigendosi verso il letto e sedendosi sopra di esso.
« Hai ragione. » rispose infine. La donna gli si avvicinò, sedendosi vicino a lui sul letto, e gli prese le mani tra le sue stringendogliele leggermente.
« Beh non devi rinunciare per forza a lei. » osservò. Il bruno si voltò verso di lei, guardandola sorpreso. La bruna allungò le mani fino alla parte superiore del vestito e lentamente iniziò a farselo scivolare verso il corpo sottile. Una volta che la seta fu arrivata alla vita, lasciando liberi i seni, si sistemò sopra di lui.
« Cosa intendi dire? » chiese confuso e un sorriso divertito apparve sul volto di Ellaria.
« Basterà fare un po’ attenzione ed impedire che altri lo scoprano. Non sarà poi tanto difficile e magari capelli rossi potrebbe gradire la mia presenza. » non sarebbe stata la prima volta che dividevano un’amante, però bisognava vedere se la giovane in questione sarebbe stata d’accordo. Oberyn temeva che Emily non avrebbe acconsentito ad una cosa del genere, o almeno non subito, sebbene potesse essere divertente in un certo senso. « Naturalmente dovrà bere il Té della Luna, altrimenti sarà un po’ difficile spiegare l’eventuale nascita di una bambina dai capelli e gli occhi neri, oltre che dalla pelle olivastra. » scherzò. Tuttavia il principe non lo trovava particolarmente divertente. Non disse nulla e la baciò con passione sulle labbra.
« Un vero peccato che sia sposata, perché altrimenti sarebbe stato tutto più facile. » considerò l’uomo. Ellaria sorrise divertita e lo baciò nuovamente sulle labbra.

Poco tempo dopo

Mezzogiorno era passato da diverso tempo e Oberyn si chiedeva quando sarebbe arrivata la sua guida, però non dovette aspettare tanto prima di sentire bussare alla porta. Si precipitò verso di essa per aprirla e dinanzi a lui apparve Alicia.
« Buongiorno. » la salutò e le labbra della giovane si curvarono in un timido sorriso.
« Allora, vogliamo iniziare il nostro giro? » appariva meno timida di quella mattina e di questo la Vipera Rossa ne era contento.
   
 
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