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Autore: marta_granger    25/07/2017    0 recensioni
Hermione, Ron e Harry decidono di tornare a Hogwarts affrontare il settimo anno. Orgogliosi di poter definire quell'anno, l'anno della “tranquillità” prendono l'espresso per Hogwarts. Ma si sa, le cose non vanno mai come ci si aspetta...
Dopo la sconfitta di Voldermort molte cose sono cambiate. A questo avvenimento ognuno ha reagito in modo diverso. Il magico trio si scontrerà contro un nuovo vento. Nasceranno nuove amicizie e nuove rivalità. Tutte le case saranno pronte a reagire? E gli insegnanti? Chi ha il coraggio di combattere ancora?
Ma la vera domanda è: in tutto questo Hermione Granger e Draco Malfoy riusciranno a trovare una storia tutta per loro?
Chi non aprirà non saprà.
Dal testo:
-sveglia ragazzi!-esclamò Hermione ricevendo in risposta solo due grugniti.
-Hermione cara- disse Ginny guardando suo fratello e il suo ragazzo ronfare- tu sbagli metodo. Non si svegliano così due dormiglioni cronici... ma così!- tirò fuori la bacchetta e con sguardo maligno sussurrò -accio!- e in men che non si dica , la rossa si ritrovò in mano un mestolo e una pentola - SVEGLIA PIGRONI, SI DEVE PARTIRE PER HOGWARTS!-e iniziò a sbatterli
I ragazzi caddero dal letto.
Buona lettura!
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Run like hell


Alcuni secoli prima...
 

Il paesaggio era silenzioso e avvolto nell'oscurità. L'unico protagonista era il diluvio che allagava tutti i sentieri con le sue grosse gocce d'acqua. La natura, al di fuori di esso, era morta. Non era udibile neanche il tipico verso notturno di un vecchio gufo.

TOCK TOCK

Un lampo squarciò il cielo mentre uno strano sapore d'umidità entrava nelle narici di una giovane, nascosta sotto una mantella fangosa e puzzolente. La donna era immobile, sotto la pioggia, davanti all'unico portone presente in quelle desolate campagne inglese. Tremante prese in mano ancora una volta i battenti dell'antica porta spoglia di ogni tipo di decorazioni.

TOCK TOCK

Al di là delle assi di legno una profonda voce impastata dal sonno parlò.

-Chi è?-

-Sto cercando fra Cristoforo. Ho bisogno di aiuto. La prego, mi apra.-

Il rumore sinistro di una chiave che girava nella serratura si fece spazio tra le gocce d'acqua mentre la giovane stanca, tossì. L'uscio scricchiolò in modo sinistro, aprendosi e rivelando un uomo basso e grassottello.

-Perchè stai cercando fra Cristoforo?- indagò l'uomo con la fronte crucciata.

-Ho bisogno di aiuto. Mia sorella ha detto che mi avrebbe aiutato.- Supplicò tremante.

-Come ti chiami?-

Il rumore di un tuono viaggiò nel cielo notturno. Il frate cambiò sguardo da scocciato a sorpreso mettendo in risalto le occhiaie che si faceva largo sul viso grasso dell'uomo.

-entra cara, entra. Fra presto. Puoi fidarti sono io fra Cristoforo. - L'uomo di tolse in tutta fretta la toga da padre per posargliela sulle spalle. -Sarai tutta infreddolita. Entra Entra.- la incoraggiò ancora.

-Non c'è bisogno che lei mi dia la sua veste. Ho questa.- disse arrossendo la ragazza, tirando fuori la bacchetta magica.

-No!-esclamò l'uomo, quasi urlando, sgranando gli occhi. -Mettila via, mettila via presto. Non devi farla vedere qui o saranno guai per entrambi.- La coprì con una mano guardandosi intorno preoccupato, accertandosi che non ci fosse nessuno nei paraggi.

-Ma mia sorella mi ha detto che anche lei è un mago.-

-Shh non è il caso di parlarne qui. Seguimi.- Ordinò bisbigliando, facendo entrare la giovane nel piccolo monastero. Prese poi una piccola fiaccola accesa appesa sulla parete umida e facendo meno rumore possibile, la condusse in un piccolo corridoio. Il fuocherello ballò quando l'uomo cambiò direzione imboccando delle strette scale fatte di pietra grigia. Il buio circostante, nel frattempo, si occupava di tenerli gelosamente nascosti da occhi indiscreti.

Alla fine dei gradini si presentò davanti ai loro occhi una piccola porta. Il frate prese il mazzo di chiavi che aveva sulla cintura e in rigoroso silenzio cercò quella giusta.

-Entra. Presto.- sollecitò aprendola.

La ragazza non perse tempo e fece come gli era stato ordinato. Al di là non vide nulla. Sola un piccolo stanzino spoglio. Al muro solo due vecchie scope per spazzare.

-Ma qui non c'è nul...- un rumore sinistro alla sue spalle la fece balzare dalla paura, mentre il cuore iniziò a batterle nel petto all'impazzata.

 

 

Hermione e Draco correvano nel corridoio buio, facendo meno rumore possibile. La ragazza si immaginò ironica la faccia sadica del destino in quel momento. Era ovvio che si stava divertendo parecchio a farla impazzire. Perché l'aveva messa in quella situazione? Cosa aveva fatto di male? La McGranitt l'avrebbe trovata e espulsa. Se lo sentiva. Girò l'angolo di colpo rischiando di andare addosso a Malfoy. Ecco l'altra cosa che la tormentava. Lui. Da quello che poteva sapere poteva benissimo essere colui che aveva creato quella oscura magia che aveva rischiato di ammazzarla meno di dieci minuti prima. Sapevano tutti che la odiava.

-Granger se così fosse non ti avrei salvato, ferendomi.-interruppe i suoi pensieri il biondo, guardandola di sott'occhi. Hermione trattene il fiato.

-Mi hai letto nel pensiero!- urlò arrabbiata, accusandolo. Lui si girò di colpo tappandogli la bocca rapidamente con la sua mano, arrivandole a pochi centimetri dalla faccia.

-Shh Granger sei impazzita? Così ci scoprono e io non ci ten...AHI!- i due si guardarono negli occhi con espressioni più simili di quanto avrebbero mai potuto avere. -Mi hai morso!-esclamò oltraggiato Malfoy tenendo la mano dolorante.

-Tu mi hai letto nel pensiero.- rispose a tono la ragazza, incrociando le bracci al petto, allontanandosi da lui. Malfoy corrugò la fronte.- Io non ho fatto proprio un bel niente.-

-Bugiardo.- lui sbuffò. -È piuttosto facile capire quello che pensano le persone come voi. Vi si legge la verità negli occhi.- sputò schifato, mentre lei alzava gli occhi al cielo. Si credeva sempre la vittima della situazione quello lì.

-è normale pensarlo. Lo dicono i fatti. Sei tu il mangiamorte tra i due e oltretutto non so ancora cosa ci facevi lì sulla torre da solo.-

-Vorrei tanto sapere chi dice che sono io quello con pregiudizi...-disse il serpeverde tra i denti -comunque mi pare di avertelo già detto Granger. Sono affari miei del perché ero lì. A te basta sapere che non mi sarei mai ferito da solo.-

-Ma..-

-Niente ma Granger. Come dici tu “lo dicono i fatti” .- Fu il turno di Hermione di zittirsi. Dopotutto aveva senso quello che diceva, anche se la sua mente gli diceva a gran voce di non abbassare la guardia. Così continuarono a camminare in silenzio. Draco rimase davanti a guidare e ogni volta che doveva cambiare corridoio o strada si fermava con cautela per capire se sentiva altri rumori. La Grifondoro, nel frattempo, l'osservava attentamente, quasi incuriosita. Era cauto e sapeva perfettamente come muoversi. Chissà quante volte era stato nella stessa situazione. Scosse la testa. In fondo non aveva nessun diritto di giudicarlo. Anche lei con Harry e Ron aveva trasgredito le regole. Scosse di nuovo la testa. No, Malfoy lo faceva senza uno scopo o per fare del male, lei lo faceva per scoprire chi li stava per attaccare e per difendere il mondo magico. Lei era giustificata. Lei lo faceva per una giusta causa.

A passo di marcia arrivò al terzo piano. Lì cambiò radicalmente espressione quando apprese dove fosse. Mancava poco e sarebbe arrivata al ritratto della signora Grassa. I suoi occhi a momenti sbrilluccicarono dalla gioia. Tutta quella storia stava finalmente per finire! Sarebbe potuta andare a dormire in santa pace dimenticandosi di quella notte. Presa dall'entusiasmo accelerò il passo, superando Draco con una spallata, non notando così che si era fermato. Lui dal suo canto, quando se la vide passare accanto sgranò gli occhi.

-Granger!- bisbigliò. Lei non lo sentì. -Granger fermati!- disse ancora una volta mentre Hermione faceva finta di niente. Cosa voleva ancora quel Serpeverde? Era arrivata ormai e lui non poteva fermarla in nessun modo. Addio McGranitt, addio espulsione, addio Malfoy, addio... Un improvviso miagolio interruppe i suoi pensieri. Deglutì, abbassando lentamente la testa verso il pavimento. Era un incubo, concluse, mettendosi le mani nei capelli. Non c'era altra spiegazione. La gatta di gazza era ai suoi piedi con gli occhi rossi fissi su di lei. Continuava a emettere versi, peggio di un cane da guardia.

-Ehi shhh gattina. Pussa via.- provò a dire Hermione con voce agitata, conscia che non avrebbe sortito nessun effetto. In compenso una voce profonda e roca si levò dal corridoio vicino. -Mrr Puur, dove sei? Hai trovato qualcosa gattina mia?- Hermione trattenne il respiro. Era vicino. Sentiva il suo passo zoppicante dietro al corridoio. Senza pensarci tornò sui suoi passi velocemente, lontana dal suo dormitorio. Addio letto e bentornata espulsione, pensò in modo drammatico. Dopo poco, vide in lontananza Malfoy camminare dalla parte opposta. Quel bastardo! Lo sapeva e non le aveva detto nulla. “lui ci ha provato” le disse una vocina timida in un angolo remoto della mente che venne zittita malamente.

 

Draco alzò gli occhi al cielo sentendo il passo pesante della Granger dietro di lui. Come aveva fatto il trio dei miracoli negli ultimi otto anni a non essere mai stato scoperto da nessuno durante le loro gitarelle notturne? La Granger sembrava un bufalo mentre camminava. Stava svegliando tutto il castello con il suo passo. Sarebbero stati scoperti in un nanosecondo, era sicuro. Sbuffò fermandosi di colpo.

-La smetti?-

-Ma non sto facendo nulla!-

-Cammini come un Troll!-

-Se non ti va bene puoi anche andartene.- Draco sgranò gli occhi -Ma se sei tu che mi stai seguendo.-

-Io non ti sto seguendo. Sto andando il più lontano possibile da Gazza e basta.-

-E con l'intero castello a disposizione proprio dove sono io devi andare?-

-Magari se mi avessi avvertito di Gazza ora non sarei qui.-

-Hai fatto tutto da sola.-

-Ma se...-

-Senti Granger- la zittì- fai quel che ti pare, basta che non fai troppo rumore. Non voglio finire nei casini per colpa tua.- Si girò, continuando sulla sua strada. Fu il turno di Hermione di mettergli la mano sulla bocca per zittirlo. Lo strascinò dietro a una statua e prima che potesse lamentarsi gli indicò la fine del corridoio. In piedi c'erano, una di fronte all'altro, la McGranitt e il professor Vitius a parlare. Draco si maledisse. Per colpa di quella stupida Grifondoro aveva abbassato la guardia e ora la preside era a un passo da lui. Per un momento la sua sicurezza vacillo ma poi la sua attenzione fu attirata dalla ragazza. Si stava sporgendo dal loro nascondiglio, rischiando così di essere scoperta. Stranamente, ancora prima di insultarla, capì cosa stava cercando di fare. Il biondo prese la bacchetta e con fluidità fece un incantesimo, mirando prima i due professori e poi se stesso e la riccia. Magicamente sopra i due professori comparvero delle parole. Hermione si girò stupida verso il ragazzo che dal suo canto mostrava un sorriso soddisfatto. Per una volta l'aveva battuta. Alla ragazzo scappò un sorriso di riconoscenza che si occupò subito di nascondere, rigirandosi verso i due anziani.

-visto che i fantasmi sono già stati coinvolti, mi sembra opportuno svegliare anche i quadri. Degli occhi in più ci faranno comodo. Digli che la preside vuole sapere immediatamente se vedono alunni fuori dal letto. Questa volta saranno presi provvedimenti immediati.- I due ragazzi iniziarono a leggere le frasi comparse.

-Cosa sospetti che sia successo, Minerva cara.-

-Non ne sono ancora sicura, spero di sbagliarmi. Ho solo sentito parlare di una manifestazione simile di magia e non è nulla di buono. È il caso di coinvolgere anche le creature del lago nella speranza che collaborino.-

-Va bene. Io avverto gli altri professori. Questa notte non riusciremo a dormire molto temo. Abbiamo molto da fare.- conclusero separandosi.

-Granger dobbiamo andarcene. Vitius sta venendo qui.- disse preoccupato il Serpeverde, interrompendo la magia creata pochi secondi prima. Hermione assentì con la testa ma prima che potessero fare qualcosa, dall'altro lato del corridoio sentirono il miagolio di Mrs Purr.

-cazzo!- imprecò Malfoy. -Siamo in trappola. A quelle parole la ragazza impallidì. -Non è possibile! Pensa a qualcosa.-

-Granger siamo fregati. Neanche la statua è sufficiente per nasconderci da tutti e due.- Hermione spostò lo sguardo sull'oggetto che a mala pena copriva entrambi e un ricordo improvviso la colpì.

-Malfoy sei un genio!- il ragazzo la guardò con un sopracciglio alzato. -L'imminente espulsione ti ha fatto diventare matta?- lei in tutta risposta toccò la Gobba della statua della strega orba. Il passaggio segreto si aprì sotto lo sguardo allucinato di Draco.

-dopo di te Malfoy.- lo incoraggiò orgogliosa di sé. Senza perdere altro tempo entrò nel cunicolo seguito dalla ragazza. La parete si chiuse dietro di loro con un suono tonfo. Da lì buio completo. Hermione cercò di avanzare alla cieca mentre l'odore di polvere le faceva pizzicare la setta nasale. Accanto a lei il basso respiro di Malfoy era l'unico rumore a farle compagnia.

-Lumus!- la luce li accecò entrambi. Ci vollero alcuni secondi per permettere agli occhi di abituarsi. Le pareti erano umide e completamente coperte da ragnatele. Nessuno andava lì da anni. Draco starnutì. -Granger, questo posto è pieno di polvere.- Lei alzò gli occhi al cielo -Al posto di lamentarti, ringrazia. Grazie a questo posto non ci hanno sbattuto fuori dal castello.- poi si girò verso la porta bisbigliando un incantesimo.

-Che stai facendo?-

-Sigillo l'uscita. Così sapremo se qualcuno vorrà entrare e avremo tempo di scappare.-

-Non ho intenzione di rimanere qui a lungo.- disse acido. L'altra non si scompose.- Hai sentito anche tu. I prof gireranno per il castello tutta la notte insieme ai fantasmi. Per non parlare dei quadri che hanno occhi ovunque. È impossibile che tu riesca a tornare al tuo dormitorio senza essere visto.-

Draco sbuffò. Purtroppo per lui, Hermione aveva ragione. Era un miracolo essere arrivato fin lì sano e salvo. Si toccò la guancia ferita dalla lama d'acqua.

-Brucia?- domandò Hermione accorgendosi del suo gesto.

-No.-rispose secco, spostando subito la mano. Odiava essersi ferito per salvare quella saccente e quel continuo pizzichio continuava a ricordargli il suo gesto. Era stato uno stupido. -Dove porta questo passaggio?- cambiò radicalmente discorso e Hermione decise di non insistere. -Mielandia.-

-Davvero?- l'altra annuì. -Da quanto lo conoscete tu, Potter e Weasley?- capì subito che non era stata la Granger a trovarlo. Non era il tipo che cercava passaggi segreti per uscire illegalmente da Hogwarts.

-Terzo anno.- A momenti la mascella gli cadde per terra e Hermione trattenne una risata. Avrebbe pagato oro per fargli una foto in quel momento. -E per tutto questo tempo potevate entrare e uscire ogni volta che vi pareva.- Lei alzò le spalle, prima di abbassarsi e prendere un sassolino per terra. Con un colpo di bacchetta lo trasformò in cuscino per darlo a Malfoy. Se è possibile la sua faccia divenne ancora più allucinata. Gli occhi minacciarono di uscirgli dalle orbite.

-Granger ma ti aspetti davvero che uno come possa dormire per terra?- esclamò schifano.

-Non hai altra scelta.- rispose indifferente trasformando un altro sasso per sé.

Draco continuò a lamentarsi, mentre la ragazza, decidendo di ignorarlo saggiamente, trasformò altri sassi più grandi in materassi, per poi sdraiarsi. Aveva bisogno di dormire e di lasciarci quella storia alle spalle.

-Nox.- chiuse gli occhi, mentre Malfoy rimase in piedi, al buio, maledicendola.
 

"You better make your face up in
Your favorite disguise.
With your button down lips and your
Roller blind eyes."

-Run like hell, Pink Floyd-


Spazio per l'autrice:
Importante!
Nonostante io non abbia aggiornato per mesi (e mi scuso per questo), sto già lavorando al prossimo capitolo che ho intenzione di pubblicare prima della fine di questa settimana. Quindi non sparite, mi raccomando! Colgo l'occasione per ringraziare sempre chi legge le mie storie e spero che vi sia piaciuto il capitolo. Fatemi sapere cosa ne pensate!
Altra cosa, avete sentito della morte di Chester (cantante dei Linkin)? Pensate alla sfortuna che ho avuto: un mese fa avevo il biglietto per andarlo a vedere ma ho dovuto venderlo perché quel fine settimana dovevo andare a Bologna... e ora non potrò mai più andarci. Sono disperata.
Dopo avervi raccontato la mia sventura, vi saluto.
Ciao a tutti e al prossimo capitolo!
Marta

 


 

 

 

 

 

   
 
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