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Autore: Liquid King    26/02/2012    4 recensioni
In seguito a un sogno ho deciso di scrivere questa storia e vi chiedo di recensire. Walter riceve una lettera che lo porterà a compiere nuovi crudeli omicidi. Solo per fan di Sullivan.
Gli aggiornamenti avveranno ogni fine settimana.
Genere: Drammatico, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Walter Sullivan
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Okay, non so che mi sia preso, scusate. In seguito a un sogno che ho fatto ieri notte ho deciso di scrivere questa storia Originale/Silent hill 4. Voglio aggiungere che il periodo temporale in cui si svolge la vicenda è dopo la fine di Silent hill 4 Finale: I 21 sacramenti.
Detto ciò vi invito alla lettura della storia.




Walter ce l'aveva fatta! Era riuscito a completare i sacramenti necessari per ricongiungersi alla "Sacra Madre", ora viveva all'interno dell'appartamento 302. Passava intere giornate a guardare la televisione e leggere la bibbia dell'Ordine. Nessuno poteva disturbarlo perché lui ormai era parte integrante dell'appartamento. La porta della sua casa era libera dalle catene e quindi poteva uscire e rientrare a piacimento.

Un mattino come tanti, Walter si svegliò alle 9.00, aveva indosso gli stessi vestiti che portava da quando aveva assassinato i due precedenti inquilini.

-Eileen e Herny... vi ringrazio per il vostro sacrificio.- L'assassino fissava le pale della ventola fissata al soffitto che giravano senza fermarsi...

Sentiva dentro di sé un profondo vuoto, nonostante avesse compiuto la missione. Si chiese se quello che aveva fatto avesse un fine più nobile, più reale..., si alzò dal letto con una lentezza tale come se non avesse voluto farlo...

*Il libro...* Pensò tra sé e sé *Forse lì trovo delle risposte.* Con questo turbamento si sedette sulla scrivania della sua camera da letto. Dal cassetto prese, con piatta emozione, il libro rosso, quel libro che lo aveva accompagnato da piccolo fino a quell'attimo. Era sicuro che in quel momento di bisogno non lo avrebbe abbandonato.

Ne sfogliò, con molta attenzione le pagine, ormai ingiallite...

Il libro, ora giaceva a terra di fronte al comodino, Walter si racchiuse in una tenace morsa la testa con ambo le mani ruvide e sudaticce.

*Niente, mi sento solo e abbandonato in questo mondo infame... madre... che devo fare? Che cosa posso fare?* Walter si rifiutava di fare la cosa più ovvia: Uscire dal quel buco di fogna e farsi una vita sociale. Era un assassino seriale, se qualcuno lo avesse visto si sarebbe scatenato a dir poco il caos, ed era meglio evitarlo.

Driinn Drrriiiiin....

Il trillo del telefono lo scosse dai suoi pensieri di un possibile suicidio e gli permise di focalizzare al momento ciò che stava accadendo.

Ora era di fronte a un dilemma: rispondere o no al telefono? Il suono si faceva sempre più insistente tanto che il biondo si alzò dalla sedia, si avvicinò al comodino e si inchinò per prendere il suo libro per poi posarlo a fianco al telefono (che non smetteva di suonare).

*Aspettiamo un pò, forse rinuncerà.* Walter si sedette sul letto.

Trenta minuti erano passati e il telefono suonava ancora.

*E va bene, hai vinto.* Walter alzò la cornetta e iniziò a ascoltare la voce dall'altra parte... non riconoscendola affatto.

-Tuuu ttuttuutuuttuuu... mi sente? Vorrei che lei controllasse la porta del suo appartamento, vorrei aiutarla a toglierle l'istinto di suicidio che poco prima l'ha colpita. Tttututtututtuuuuttuu. Clack- Era caduta la linea.

Walter non ebbe nemmeno il tempo di replicare e chiedersi chi ci fosse dall'altra parte della cornetta.

*Ma com'è possibile? Come sa il numero di questo telefono? E come ha fatto a farlo funzionare se il filo è staccato?* Questi e molti altri interrogativi gli affollarono la mente.

Non rimaneva altro da fare se non controllare che quello che avesse detto la voce fosse vero, Walter si alzò dal letto e uscì dalla camera.


Appena oltrepassato lo stretto corridoio e già poco dopo sentiva che una brutta sorpresa lo aspettava.

*La porta... di nuovo incatenata.*  Walter sentì l'emozione, provata già da Herny Townsteld. La porta era bloccata da spesse corde di saio e catene di rame.

Abbassò lo sguardo sotto la porta e vide una lettera rossa.

*Qualcuno sta facendo i miei stessi errori?* Walter raccolse la busta con sopra scritto: Per Walter Sullivan.

Si accomodò sulla poltrona dell'appartamento, mise i piedi sul tavolino e iniziò ad aprire la busta, quello che usci fuori era una lettera strappata ai bordi e con un buco centrale. Di certo il misterioso delatore non aveva i soldi per una lettera decente. 



Gli occhi si mossero da sinistra verso destra per quattro volte e poi battè due volte le palpebre. Nella busta vi era anche una fotografia a colori di una signora sui trenta anni e gli occhi erano di un marrone chiaro, i capelli di un celeste opaco, agli zingomi aveva due striscette rosse a triangolo rovesciato, le labbra erano sottili e neutrali. Il fisico era magro e il petto forse era di una terza taglia. Walter osservò la fotografia con pochissimo interesse data la scarsa importanza che attribuì a questa, ma  memorizzò comunque i lineamenti di quel viso.

Il giovane lasciò la lettera sul comodino a fianco della lampada e si alzò.

*Ho voglia di latte e biscotti.*  Walter non era per nulla terrorizzato o preoccupato di quello che poteva accadere... quel fenomeno gli appariva del tutto naturale.




Aprì il frigo e prese la scatola di latte scremato, poi prese un pentolino nello scaffale in basso e iniziò a scaldare il latte. Dall'anta della cucina tirò fuori un pacchetto di biscotti e li versò nel pentolino, due minuti dopo venne il momento di spegnere la fiamma del fornello e consumare la colazione.

*Quella lettera era ben strana...* pensò *E visto che non ho nulla da fare non mi costerà niente...* Walter lasciò il pentolino e il cucchiaio nel lavello e riprese a studiarsi la fotografia.

Pensò: *Se è questo che vuoi allora lo farò.* Walter intascò la foto nel giubbotto blu e sentì un rumore di una parete che crollava.

*Non mi resta che prendere la bibbia e entrare nel buco del bagno.* Walter era sicuro di quello che faceva, era un maestro dell'occulto.

Un sigillo si manifestò sulla parete  del salotto.




Walter lo fissò senza dire nulla, entrò nel bagno e infine nel buco (portandosi il libro rosso dietro).





Quale nuova avventura attende il nostro serial killer? Lo scopriremo.

Adesso vi chiedo di lasciarmi una recensione, per sapere se vale la pena di continuare questo mio scritto e sapere che ne pensate. Non vi costa nulla, vanno bene anche le recensioni critiche, aiutano a migliorare. Alla prossima! 
   
 
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