Un'ossessione che distrugge tutto ciò con cui entra in contatto.

Cosa succederebbe se Ginevra Weasley fosse prigioniera a Malfoy Manor, nelle grinfie del peggior Mangiamorte che il mondo magico conosca?

Vide in lontananza il castello.
Integro.
Come se la guerra non lo avesse mai scalfito.
Avrebbe preferito trovarlo ancora inagibile, con gli spifferi a rovinare il lavoro dei camini accesi.
Come capitava con lei e la sua volontà.
Sospirò pesantemente e si rassegnò a quella consapevolezza: i segni della guerra sembravano essere rimasti incisi solo su di lei. Distrattamente si chiese se avesse avuto senso scegliere di tornare in quel luogo pieno di ricordi dolorosi. Ma in fondo sarebbe esistito un posto giusto?
"Dove si va quando tutto è finito?"
[...]
Avevi diciassette anni, Sev. I nomignoli non si addicono più alla tua età. Ne alla tua reputazione.- E il pozionista aprì gli occhi.
A quale reputazione ti riferisci? A quella di assassino o a quella di eroe?-
Lily non rispose.
[...]
Draco rimase lì, a guardarla allontanarsi, insieme al futuro che per anni aveva avuto paura anche solo di desiderare e che adesso stava perdendo per sempre.
Fu così, definitivamente schiacciato dal peso di ciò che non aveva avuto il coraggio di fare, che si ripromise di non essere un codardo mai più.

Per leggere questa long, è necessario leggersi la shot "Luna di sangue", di cui sarà integrazione e continuo.
Il riassunto è ancora "work in progress", ma si tratta dell'entrata nello specifico di ciò che avviene tra Severus ed Hermione da quella sera in cui la salva da Voldemort e dai Mangiamorte, del legame che li andrà ad unire, un legame che sarà fatto di sentimenti, emozioni, incantesimi, conoscenza e... sangue.
La storia è quasi completa, quindi non vi lascerà a piedi come per l'altra ;)
La giovane Granger, però, non riuscì più a tenersi a Severus e in un attimo finì al suolo, tra le foglie e la terra troppo secca perché potesse crescervi qualcosa, e iniziò a piangere, spaventata, come se quel contatto l’avesse messa di fronte a quella realtà che il calore e il mantello del mago avevano tenuto lontano dai loro passi.

La ragazza lo fissò stranita, rielaborò più volte quello che le aveva detto per cercare un indizio di quello che volesse da lei. ma davvero non riusciva a seguirlo e sembrava lui pregustasse il momento in cui lei gli avrebbe chiesto spiegazioni.
-Le spiacerebbe essere più chiaro?- sibilò infine lei con un tono falsamente cordiale
Lui sorrise prima di suggellare con delle semplici parole quella che sarebbe stata la sua condanna.
-Semplice! Ho bisogno che lei diventi mia moglie.-
Ed Hermione capì, che ormai non aveva più scampo. (post war, molti riferimenti all'ultimo libro)

[Questa storia ha partecipato al contest "Dell'amore e di altri demoni" indetto da Mary Black.]
Questo contest è basato su scritti che raccontano un disturbo, una sindrome presente in una "coppia" del fandom di Harry Potter.
La mia è una coppia un po' anomala, ma forse proprio per questo molto più affascinante e particolare.
Il disturbo che ho descritto è la famosa Sindrome di Stoccolma; l'amore perverso tra sequestratore e prigioniero per intenderci.
Sono sicuro che questa shot vi farà provare diversi stati d'animo: rabbia, odio, passione, amore, tristezza, e potrei ancora continuare.
Adesso però vi lascio con un piccolo assaggio:
"Lui, non desiderava altro che lei; la stava proteggendo tra le sue braccia, il suo riparo, la sua casa.
Lui, che ormai era parte integrante della sua esistenza, lui che l’aveva semplicemente coccolata in silenzio quella stanza buia e tetra.
Lui, che le aveva baciato ogni ferita, chiedendole di perdonarlo, lui che le aveva messo in subbuglio la mente e il cuore."
Buona lettura,
-Prior

Draco è scomparso, e una nuova guerra magica si profila all'orizzonte. Pochi, tra i molti, cercano di capire dove risieda la verità, in una realtà fatta di inganni e sotterfugi.
(Lucius/Hermione)

Il professor Snape guarisce le ferite di Hermione dopo la battaglia all'Ufficio Misteri; la scoperta che ne consegue li lascia entrambi stupefatti. I due dovranno lavorare insieme per aiutare Harry a sconfiggere Lord Voldemort.

Dal primo capitolo
“Trovato!” ripeté Silente dopo aver ritrovato l’equilibrio. Severus sospirò: “Di cosa stai parlando Albus?”. L’anziano mago ignorò il tono rassegnato del suo relativamente giovane amico e, lisciandosi la lunga barba bianca, annunciò con aria solenne il suo Formidabile Piano: “Granger e Malfoy"

In un futuro Hermione ormai ha ventitre anni , i ragazzi sono cresciuti ed ognuno di loro ha una nuova vita. Hermione è spensierata e felice e mentre tutto sembra esser tranquillo, una persona del suo passato turba la quiete, una persona che credeva morta e sepolta. Non immaginava di incrociare Piton allo scoccare della mezzanotte come in uno strano e perverso sogno o un cattivo scherzo del destino.

Una scommessa tra Mangiamorte, una strega al centro della partita, un gioco di prestigio, un inganno, una danza pericolosa che potrebbe cambiare le sorti della Guerra Magica.
Questa storia è AU, nel senso che le cose vanno in maniera diversa dal quinto libro in avanti.

Severus Piton c'e l'aveva fatta, grazie alle lacrime di Fanny giunta in tempo per salvarlo prima di dirigersi verso Hogwarts, aveva atteso la fine della battaglia prima di riunirsi... come un codardo oppure no? Soltanto Harry lo aveva ringraziato per quello che aveva fatto mentre c'era qualcun'altro da aiutare e consolare, Hermione aveva perso il suo migliore amico e forse la persona che amava... Ronald Weasley.

Sequel de “Nella Resa il Vanto”.
“Chi innanzi a me ti nomina suona a morto al mio orecchio; un brivido mi scuote: perché eri tanto caro? Essi non sanno che ti ho conosciuto, che ti ho conosciuto troppo bene: a lungo a lungo avrò di te un rimpianto troppo profondo a dirsi. C’incontrammo in segreto: in silenzio mi dolgo che il tuo cuore possa avermi scordato, tradito la tua anima. Se dovessi incontrarti dopo lunghi anni, come salutarti? Con silenzio e con lacrime.”

"Sento il mio corpo tremare convulsamente, e in un momento di delirante lucidità, realizzo di non poter più tornare indietro. Sapevo quali erano le sue intenzioni; sapevo cosa sarebbe accaduto, e non ho fatto nulla per impedirlo. Ho lasciato che la mia mente si abbandonasse ad una fugace illusione, pur sapendo che ciò avrebbe significato consegnare a Malfoy quella parte di me che non ho mai donato a nessuno. E adesso è troppo tardi per rimediare, troppo tardi per sperare in un atto di clemenza. Sto per rinunciare a qualcosa che non sono ancora pronta a perdere, e sto per assistere impotente all'inesorabile distruzione della mia anima."