Leonid non dice una parola, appoggia lentamente una mano sulla guancia tonda di Sasha accarezzandola. Non appena lui sente le sue morbide dita sottili appoggiate alla sua pelle crolla, iniziando a piangere anche lui. Chiude gli occhi e si avvicina disperato al viso del suo compagno, unendo le loro labbra in un bacio salato. Leonid tiene gli occhi aperti mentre altre lacrime rigano il suo volto e mentre si fa baciare da Sasha. Forse stavano per morire, ma stare attaccato alle sue labbra non era un brutto modo di morire.

Mentre sono a Chernobyl impegnati con le operazioni di bonifica, le notti di Valery e Boris sono
tormentate incubi raccapriccianti, ed è proprio grazie a questi incubi che entrambi si accorgeranno
di avere bisogno l'uno dell'altro, scopriranno anche di amarsi, complice la cucina abbandonata dell'hotel
Polissya dove il kbg non ha piazzato nessun microfono.

I pensieri di Aleksandr Akimov mentre si trova all'ospedale di Pryp'jat, accanto a lui c'è il suo amico e collega Leonid Toptunov

Dopo essersi tolto la maglietta si tolse anche le scarpe e i pantaloni, rabbrividendo non appena i piedi nudi
toccarono il pavimento freddo dello spogliatoio. Sentì il rumore di una porta che si apriva e si chiudeva, poi dei passi.
Mentre infilava le braccia dentro le maniche della giacca bianca il cuore di Leonid iniziò a battere all'impazzata,
incredibile come aveva imparato a riconoscere addirittura il suo modo di camminare. Si, era proprio cotto.
Girò la testa quanto bastava al suo sguardo di incrociare quello del suo adorato supervisore
che ora si trovava all'ingresso dello spogliatoio.

Valery si è accorto di un piccolo problema alle parti basse dovuto
forse alla prolungata esposizione alle radiazioni, mentre è solo nella
sua stanza d'hotel si chiede se anche il suo compagno Boris Shcherbina
sia nelle sue stesse condizioni. Ma quest'ultimo si offre di aiutarlo.

Storia a 3 capitoli incentrata su Valery Legasov e Boris Shcherbina, capitoli messi in ordine cronologico
non direttamente collegati tra di loro ma che hanno come filo conduttore il titolo della storia, di cui mi ha
dato ispirazione la canzone di Mr. Rain "Fiori di Chernobyl"

Boris è piuttosto monotono riguardo al sesso e non ha molta fantasia, mentre Valery vorrebbe qualcosa di più piccante, ma quando si decide ad affrontare l'argomento, le cose non vanno come aveva sperato e Boris si innervosisce al punto da avere una disfunzione erettile.
Nata come oneshot, si è trasformata in una raccolta di storie, tutte facenti parte del medesimo universo.
L'ambientazione è decisamente AU rispetto alla serie tv.

Diventato muto a causa di un crollo psicotico, Valery trova un po' di sollievo andando ogni giorno al parco, dove incontrerà uno stressato vice ministro.

Due uomini che lottano contro l'impossibile, due anime che si trovano, un lungo viaggio verso l'inevitabile, la consolazione di piccoli gesti e di un grande amore.
Con questa storia ritorno alle origini, per raccontare di missing moments tra le pieghe della serie della HBO.
Nessun universo alternativo questa volta e, purtroppo, nessun lieto fine.

Boris Shcherbina è un popolare attore ucraino che interpreta un fisico nucleare in una miniserie televisiva, Valery Legasov è un vero scienziato chiamato a fare da consulente.
Ciak, si gira.
Ovviamente AU che più AU non si può. Più vicina agli attori che ai personaggi che hannno interpretato nella serie.

Boris è un rigido burocrate sovietico, ma Valery vuole conoscere se c'è dell'altro dietro la sua facciata austera, vuole arrivare al suo nucleo. A ogni costo.
Il prompt che mi era venuto in mente era semplicemente "quando Boris perde il controllo, parla ucraino quando lui e Valery sono a letto," e nelle mie intenzioni doveva essere una storia buffa e carina, invece è venuto fuori qualcosa di veramente strano, ma forse dovrei smetterla di stupirmi di come funziona il mio cervello (che fondamentalmente proietta la mia insana passione per Stellan Skarsgard).

Boris porta a casa un gatto randagio al quale si affeziona moltissimo.
Tuttavia la bestiola è un po' strana e ha l'abitudine di sparire nelle notti di luna piena.

Valery è morto.
Boris sta per morire.
Il passato non può essere cambiato.
O forse...?
[AU - viaggi nel tempo]

Un ghigno compare sulle labbra di Boris. "Non posso proprio sfuggirti eh?"
Valery abbassa lo sguardo, sentendosi improvvisamente colpevole.
"Be' ecco... Mi dispiace, non volevo sembrare un impiccione."
"No, no, anzi, dimostri che ci tieni a me."

Valery e Boris passano un veglione di capodanno molto particolare.