"So che hai molta compagnia femminile figliolo,
ma dovresti mettere la testa a posto,
scegline una e sposati" gli aveva detto mamma.
Per lui avere a che fare con le donne era facile.
Lo tranquillizzavano,
sapeva come avrebbero reagito,
come provocare le loro reazioni.
Sapeva leggerle e ciò gli dava conforto.
Però mai in vita sua aveva provato attrazione per loro, ne per nessuno un altro.
Forse non era una persona in grado di amare, non come tutti intendevano per lo meno.
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Ambientato nei due/tre anni precedenti alla morte del "buon" Alastor, quindi attorno agli anni 30' del 900' (scusate per eventuali imprecisioni storiche). Ci tengo a precisare che eventuali argomenti "forti", come la discriminazione razziale o di genere (e altre cose), sono in riferimento al tempo in cui avviene la storia e non esternano la mia opinione (se non quando ci si oppone a queste).
Il tutto nasce dal momento in cui ho scoperto che nel doppiaggio italiano, la voce di Al e di Vox sono di due fratelli, e da quel momento la fantasia è volata.
NB: il titolo fa riferimento alla tazza di Alastor ed è quindi un gioco di parole tra "deer" e "dear".

«Ti sei scolato un whisky di troppo, credi a me.»
Il liquido ambrato oscillò pericolosamente vicino all’orlo del bicchiere prima che l’ennesimo brusco movimento lo facesse strabordare, andando a insozzare il già lurido bancone di legno.
«È così, ti dico!»
Un pugno chiuso calò poco lontano da quell’appiccicosa chiazza.
«Vuoi farci credere che un uomo bestia si aggira in città? Insieme al whisky devi aver buttato giù anche il cervello!»

Storia ambientata all'HAZBIN HOTEL.
Valentino x Angel Dust x Husk
Angel Dust non conosce l'amore, solo il sesso, la possessione e la sottomissione. Valentino fa di lui ciò che vuole, e lui si è arreso all'idea che quello sia il suo: "per l'eternità". Si sente legato al suo padrone se pur lo odi, teme che non avrebbe alcun ruolo senza di lui.
Husk è un demone stanco della sua eternità ma più guarda Angel Dust e più si domanda perché di lui non si stanchi mai.
"Hai preso ogni parte di me"
-
"Angel Dust, non ho neppure iniziato..."
⚠️ Scene forti
⚠️ Violenza
⚠️ Linguaggio Volgare
⚠️ Tematiche Delicate

- FanFiction ambientata la sera prima della grande battaglia finale -
“Senti, non so più in che lingua dirtelo, e io ne conosco un bel po’, Capisco che è difficile, come disintossicarsi dalla droga, ma appunto perché ci sei riuscito con la droga io sono sicuro che ce la puoi fare anche con Valentino”.
“Io non gli stavo per scrivere. Cioè, ho aperto la chat pensandoci, ma qualcosa mi ha bloccato dal farlo.”
“E cosa?”
Fu il turno di Angel di arrossire.
Come avrebbe potuto spiegargli che era lui la fonte della sua confusione?

[vox-centered, ft. charlie | un po' introspettivo, e reprise di "it starts with sorry" | prediction per la s2? kinda?]
┈☆
❝Era una sensazione di vuoto che non si poteva sostituire in alcun modo, ed era da anni che non gli capitava di sentirsi così.❞

°°°
Un breve scambio di battute al bar dell'Hazbin Hotel; più o meno durante il mese precedente la battaglia finale. Con qualche libertà narrativa.
°°°
Implied Huskerdust

|RadioBelle
Ci sono ancora momenti in cui, guardando Alastor, tutto quello che Charlie riesce a vedere è un mistero, oscuro e insondabile.
In altri, invece, dietro quel sorriso onnipresente, fa capolino per poco l’ombra del ragazzo che deve essere stato in vita.
Charlie quel ragazzo non lo ha mai conosciuto e questo non dovrebbe provocarle rimpianto.
Eppure.
(Post season 1)

Anthony è un ragazzo che viene costretto dalle circostanze ad andare in questo strano Hazbin Hotel, una comunità per persone con problemi di dipendenza. Ha una vita incasinata, un ex fidanzato violento e un padre omofobo.
Nell'Hazbin Hotel incontrerà Husk, non meno incasinato di lui, ludopatico e alcolista, più grande di lui, per cui Anthony si prenderà una bella cotta, apparentemente non ricambiata.
Il suo percorso insieme all'assistente sociale Charlie Morningstar andrà a buon fine? O l'inferno sarà davvero per sempre? Valentino lo avrà lasciato andare davvero così facilmente?
La fanfiction, come avrete capito, è incentrata sulla storia d'amore tra i nostri amati Angel Dust e Husk, si tratta di un what if, Human AU in cui compariranno anche i vari personaggi della serie, ma in veste umana e contemporanea senza però rinunciare alla loro caratterizzazione così ben fatta da Vivienne Medrano, almeno questo sarà il mio obiettivo!
ATTENZIONE IL RAITING ROSSO ARRIVA DOPO ALCUNI CAPITOLI
Siate clementi, è la mia prima fiction🩷

Angel Dust sparisce una notte.
Husk va a cercarlo.

Ogni veleno ha il suo antidoto.
HuskXAngel

Per un momento Valentino si perde nell’osservare la brillante luce blu proveniente dal tubo catodico che Vox ha come faccia, la cui luminosità aumenta appena lo nota.
Accidenti, concentrati, Val.
“Signor Valentino! Mi stavo giusto chiedendo se ci saremmo visti stasera! Sono molto felice che sia riuscito a partecipare alla fine.” Vox lo saluta amichevolmente, dandogli una pacca sulla schiena.
Ma tu guardalo. Per come è vestito Valentino, e soprattutto per quanto è corta la gonna che si è messo solo e unicamente per Vox, si sarebbe aspettato un approccio, come dire, leggermente più intimo da parte dell’altro.
Ambientata nel passato, durante uno dei primi incontri di Vox e Valentino.

Un viaggio nella coscienza di Alastor, destinato a indagare il rapporto che quest'ultimo ha con Lilith e, di conseguenza, con Charlie.
Il titolo di questa storia cita il brano "Wizard Of Meh" di Pogo e la Playlist che è nata da esso: https://www.youtube.com/playlist?list=PLRKM-zi_0_vejjdbcZDkihH3ULWwP6XXc

Era la sera dopo la battaglia contro lo sterminio. Gli angeli esorcisti avevano battuto in ritirata e, grazie all'aiuto di Lucifero, con un bel po' di magia e grande sforzo da parte del resto della combriccola, l'Hazbin Hotel era di nuovo in piedi, più luccicante e maestoso che mai. [...] Charlie aveva una strana sensazione, come se qualcosa fosse cambiato, un equilibrio si fosse spezzato all'interno dell'hotel... e del suo petto.

Le riflessioni di Angel Dust sul suo amore/odio per Valentino

C'erano le stelle quella sera. Brillavano sfocate e deboli, nient'altro che puntini lontani che si sdoppiavano e mescolavano nel cielo rossastro. Sembravano diamanti dalle sfumature ambrate, ed erano tanto, troppo belle per essere vere.
Forse perché non sono stelle, idiota. Si rimproverò Angel, passandosi una mano sulla faccia e lasciandosi scappare un lamento. Sono solo i soliti neon.
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Huskerdust songfic