Recensioni di Fuuma

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Recensione alla storia In ogni Tempo, in tutti gli Universi - 31/12/20, ore 21:58
Capitolo 8: Un nuovo inizio
Tadaaaan! Volevo finire l’anno in bellezza e ho deciso di passare dalle mie autrici preferite, per ricordarmi cosa di bello mi ha tenuto compagnia in questi dodici mesi pazzi e cosa posso continuare a portare con me col nuovo anno.
E anche se temo di non aver avuto ancora modo di leggere tutte le tre fic che hai nominato, non potevo non passare proprio da questa perché, forse te l’ho già detto… io AMO le college!au! E poco importa se sono a sfondo festivo, non la mia passione ma… ma quand’è scritto da te tutto cambia di sapore, diventa migliore e al diavolo i miei gusti! Loro poi, che già sono belli insieme, in questa veste di studenti alla Columbia, che si trovano ed è già come se si conoscessero da sempre, come se avessero già vissuto altre vite insieme prima di questa, risplendono più degli addobbi di tutta Time Square. Che poi diciamolo, non è forse il sogno di tutti passare prima o poi il capodanno a New York – io lo trovo così romantico (anche se penso che mi verrebbe l’ansia e morirei in mezzo a tutta quella gente, o finirei per fare una strage XD) ed è assolutamente azzeccato far finire questa raccolta in questo modo.
Ho davvero adorato l’idea di fondo, quei richiami nemmeno tanto velati a una vita passata, ad altri tempi, altri universi che trovano in questo momento la loro finale risoluzione, nientemeno che in un lieto fine e in un bacio dato allo scoccare della mezzanotte l’ultimo giorno dell’anno.
E te lo posso confermare che, come ha emozionato te che l’hai scritta, questa storia ha emozionato anche me mentre la leggevo.
Il finale quel
Dopotutto, rifletti, questa è la vostra storia.
E aspetta soltanto voi per essere scritta.

È esattamente ciò che questi due si meritano, la possibilità di poter finalmente (ri)scrivere la loro storia e questa volta avere la felicità insieme che si meritano, l’uno tra le braccia dell’altro.
Bella. Come tutte le tue storie, non mi stancherò mai di ripeterlo, di farti i complimenti per uno stile che mi fa semplicemente sognare.
Bella e grazie per averla scritta e condivisa con noi! <3
Recensione alla storia In ogni Tempo, in tutti gli Universi - 29/10/20, ore 13:17
Capitolo 1: Insieme?
Eccomi, scusa il ritardo.
Visto che avevo già iniziato questa raccolta dal fondo (!), mi sembra giusto riandare con ordine e ricominciare da qui. Intanto grazie per aver creato questa nuova raccolta (e anche per averle dato una casetta a parte, ma mia ocd non l’avrebbe sopportato XD) e in seconda battuta che bello che è l’abbinamento Tre maghi & Hunger games – complimenti davvero a chi te l’ha proposto e a te per come lo hai sviluppato.
Ancora una volta devo farti i complimenti per il modo in cui sei riuscita ad amalgamare i due fandom, ricostruendoli con tanti particolari – e molte scene canoniche che anche io che ho visto soltanto i film ho riconosciuto – per formare una storia feroce e crudele, ma che è anche romantica e struggente, esattamente come lo sono sempre questi due personaggi nelle tue mani. Questa volta è proprio la ferocia di Gellert a spiccare sopra tutti, il suo essere famelico come un lupo, il mondo che sembra avere terrore di lui, mentre Albus al contrario non ha problema alcuno ad avvicinarsi ed anzi, sembrano fatti per stare insieme dopotutto, perfino nella morte.
Albus che si offre volontario tra l’altro mi ha un po’ stretto il cuore e ancora una volta mi piace come tu sia riuscita a metterci il riferimento a entrambi i canoni, senza snaturare niente – nemmeno il fatto che siamo in Nord America. Ma ammetto che non mi avrebbe recato alcun disturbo nemmeno se l’avessi ambientata nelle Highlands, perché alla fine è sempre così piacevole leggerti che il resto quasi passa in secondo piano, mentre io mi faccio trascinare via dalle tue parole e dal tuo stile e dall’amore che trasmetti attraverso questi due protagonisti.

È la parte finale quella che mi è piaciuta di più, dove la tragedia si sta per compiere e inserisci quelle bellissime frasi dedicate al vincitore e al vinto, al campione e all’eroe caduto che nonostante tutto sono quasi titoli che donano a entrambi (perché sappiamo bene che entrambi nel canon sono destinati ad essere uccisi ed entrambi a modo loro erano i campioni della loro causa). A parte che, ancora una volta, in pochissimo spazio sei riuscita a raccontarci così tanto di questo mondo, di questa storia che si svolge ai margini delle tue parole, di cui raccogliamo soltanto sprazzi (vedi ad esempio la morte dei due compagni), ma che anche in questo modo non manca mai di nulla – è una storia completa perché è una storia sull’amore tra Albus e Gellert, su come ancora una volta siano destinati a stare insieme. Perfino nella morte.
E utilizzare la scena di Hunger Games per concludere la fic secondo me funziona e funziona benissimo, è come se non potesse proprio andare in maniera differente – sono sempre loro a decidere, perfino come morire e il modo in cui hai costruito quel momento è davvero d’impatto, mi ha fatto scoppiare il cuore.

Come al solito è stata una lettura magnifica.
Recensione alla storia In ogni Tempo, in tutti gli Universi - 11/10/20, ore 22:29
Capitolo 4: Chiamami soltanto amore
Lo so, dovrei andare in ordine, ma visto che questa l’avevo promptata io, mi pareva più giusto cominciare da qui – giusto perché sono egocentrica e sono stata magnifica nel proportela, soprattutto considerato il risultato (manco fosse merito mio)! *_*
Ormai i complimenti al tuo stile iniziano ad essere monotoni e ridondanti e io ogni volta mi ritrovo a ripetere le stesse cose – ma giuro che non è colpa mia, al massimo è colpa tua che ancora una volta con questo verse sei riuscita a creare qualcosa di intenso, che prima mi avvolge e poi mi scioglie il cuore. Intanto grazie per il lieto fine – no, niente “sempre che non riescano a prenderli”… LO CONSIDERO UN LIETO FINE! è_é
Ma c’è una sfumatura erotica e passionale (come in ogni tua storia, cosa che me le fa adorare ancora di più) che scivola in ogni frase e si fa sempre più incalzante, costruendo un ritmo quasi serrato come se nel leggere in sottofondo riuscissi quasi a sentire la battaglia tra le due fazioni che imperversa e loro che invece, di nascosto, fanno l’amore, si affidano tra le braccia l’uno dell’altro nonostante i loro nomi a dividerli. Sei riuscita in poco spazio a costruire tutta una storia, fatta di non detti, di non raccontati, di sottintesi che sì, assolutamente sono facili da immaginare perché tutti conosciamo l’opera di Shakespeare, ma che tu hai comunque mostrato come punte di un iceberg in tutti riferimenti all’opera e nei loro nomi.
Che poi a me Romeo e Giulietta manco piace particolarmente, ma ero davvero, davvero curiosa di cosa ne avresti tirato fuori e sapevo che saresti riuscita a farmela amare per come riesci ad adattare questi due personaggi a qualsiasi verse e comunque, in qualche modo, farli splendere grazie alla forza della tua prosa.

p.s. Oh, ovviamente, grazie mille per il fill. Si è capito che l'ho amato, vero? Ecco.
Recensione alla storia Come il vento dell'alba - 16/09/20, ore 22:45
Capitolo 1: Come il vento dell'alba
Mwahahahahah, come avevo promesso e con la mia allegra lentezza da bradipo sonnacchioso, eccomi qui a questa tua au.
Lo sai, l’ho adocchiata fin dalla prima volta che l’hai pubblicata e fin dalla prima volta, ammetto, sono rimasta insieme curiosa e perplessa per l’unione di questi universi alternativi che comprendono sia La bella e la bestia che Ladyhawke, perché non riuscivo a capacitarmi di come le due cose potessero combinarsi e aggiungersi anche ai protagonisti di Animali Fantastici…
Beh, alla fine in una fic sola sei riuscita a far collidere tre mondi, tre universi, tre storie e te lo devo dire, non pensavo davvero sarei arrivata ad amare così tanto questa storia.
Partiamo intanto dal fatto che io sono sempre un po’ così davanti alle au, è da pochi anni che ho iniziato a leggerle, ma ancora lo faccio con cautela – in questo caso però, si trattava di una tua storia ed ero abbastanza fiduciosa sul fatto che non avresti mai potuto snaturare niente di personaggi che, in parte, sono anche tuoi. E infatti così è stato.
È un’au fottutamente originale. E scusami il francesismo, ma voglio farti capire quanto diavolo mi sia piaciuto, quanto mi abbia lasciato a bocca aperta questa tua scelta di mescolare il tutto e tirare fuori dal cilindro una storia che se la dovessi riassumere non sarebbe nulla di che, ma quando poi la leggo, semplicemente, mi toglie il fiato.

E detto questo, non volermene a male se la recensione sarà un po’ al lover the place perché sto scrivendo a caldo, ancora super emozionata per quello che ho letto e nel fangirlamento potrei non essere coerente. Ma prometto che cercherò di fare del mio meglio!

Come dicevo, adoro il modo in cui sei riuscita a mescolare Harry Potter, a Ladyhwake e a trovare anche uno spazietto per la bella e la bestia, per di più il tutto, mantenendo comunque l’ambientazione magica e tutto quello che ne deriva, creando quindi un canon divergence in cui le chicche di ogni libro e fiaba non mancano: e troviamo infatti i riferimenti ai doni della morte e la fenice, troviamo il lupo, la bestia, la biblioteca, la maledizione e perché no, sei perfino riuscita a dare spazio anche agli dèi nordici – tanto per non farti mancare niente. E non dimentico il legame che li unisce e che ritroviamo sempre in ogni tuo scritto e che è ormai il tuo biglietto da visita.
Il tutto, in mano d’altri, ne sarebbe probabilmente uscito come un pastone con troppa carne al fuoco, mentre tu, nel tuo solito stile elegante, sei riuscita a dar vita a una storia particolare e particolareggiata, costruendola quasi come un puzzle, intervallato da citazioni dei film che non hanno fatto altro che farmi amare ancora di più questa fic.
E proprio la costruzione narrativa è, secondo me, un punto di forza di questa fic (oltre alla tua capacità di muovere e far vivere Albus e Grindelwald. Mi piace molto infatti che inizi come tuo solito con una poesia e poi ti butti subito nel pieno della storia, quando Newt è già stato catturato ed è proprio da questo punto che poco alla volta torni indietro (in quello che credo fosse un sogno-ricordo di Grindelwald), poi di nuovo al presente, per riallacciarti al passato dei due maghi e quindi portare il tutto alla risoluzione.
È una fic fatta a singhiozzo, lasciami passare il termine, in cui non tutto è spiegato e molto viene lasciato sottinteso, ma è un sottinteso visibile, che si nasconde tra le frasi, tra i simbolismi, tra le pause da un paragrafo all’altro e che se normalmente mi avrebbe pesato, grazie alla particolarità del tuo stile non ne sento affatto la mancanza. Perché anche non dire in questo caso, rende tanto – e poi perché, come sempre, la tua bravura sta nell’interpretare e portare alla luce i sentimenti e le emozioni e il legame tra questi due personaggi anche quando questo è spezzato-ma-mai-del-tutto. E infatti racconti la loro storia d’amore, come hai sempre fatto, solo in circostanze diverse (e con la speciale partecipazione di Newt, cosa di cui non smetterò mai di ringraziarti perché l’ho trovato perfetto nelle vesti che gli hai dato un po’ tanto Philippe e un po’ anche Belle (!)) – travagliata, dolorosa quando non stanno insieme, oscura e appassionata. E, a proposito di oscurità, che bello averla ritrovata anche qui quando Grindelwald decide che deve superare quei confini che invece per Albus devono restare invalicabili. Che bello ritrovare la lotta tra le loro due morali, l’inevitabile separazione e il dolore che ne deriva e che si tramuta anche in dolore fisico. Quanto amo quest tipo di angst, drammatico e romantico – che semplicemente riconferma ancora una volta come questi due non possono essere separati, tanto che perfino la maledizione li ha voluti insieme.

Tra l’altro, credo di avertelo detto ormai un milione di volte, il mio scetticismo verso la seconda persona è sempre piuttosto alto, ma quando la usi tu io mi sciolgo, perché tutto è perfetto, perché sai scegliere sempre le parole giuste, il tono giusto, le pause giuste (e in un paio di frasi anche l’assenza di virgole ha fatto sì che l’impatto della frase arrivasse in un certo modo, con una forza e un pathos che costruisci a meraviglia). Ma ormai, davvero, che ti parlo a fare del tuo stile quando lo sai che lo amo e che ogni volta che ti leggo mi sembra di ascoltare una meravigliosa aria, dove tutto è musica e nulla stona – nemmeno il titolo. Nemmeno il finale. OH, il finale! Mamma mia il finale!
L’ho dovuto rileggere un paio di volte perché non ero sicura, eh, ma con quella tua ultima nota sulla frase pronunciata dalla dea, ho deciso che sì, Albus è tornato umano, perché Gellert ha salvato Newt (grazie!) e perché grazie a Newt che ha visto in loro la bellezza, anche lui è stato capace di ritrovarla. E io boh, mi sciolgo a tutto questo.

Credo sia la tua fic più lunga (in termini di capitolo) che io abbia mai letto e sinceramente spero tu possa scriverne altre, perché l’ho adorata in ogni sua parte, mi ha emozionata e mi ha tenuta incollata dall’inizio alla fine con una curiosità morbosa. Inoltre, forse è perché è grazie a te che ho iniziato a conoscere questi due pg, è stata una delle prime volte in cui non avevo alcun dubbio su quello che stesse accadendo, sul perché, sulla loro caratterizzazione e sulla storia in generale e questo mi ha permesso di godermela fino in fondo, senza un “oh no, non ho capito la reference” perché qui le ho colte TUTTE! God bless you! <3
Recensione alla storia Vide cor tuum - 29/01/20, ore 20:29
Capitolo 3: Ma nel cuore nessuna croce manca
Questa credo sia finora la fic che più preferisco di questa raccolta di missing moment. Intanto c’è il pov di Albus che, forse sono io che ricordo male o che non ho letto abbastanza di tuo, mi sembra così raro da lasciarmi felice (e col cuore a pezzi, dannazione a lui!) quando mi capita di leggerlo. Ma la cosa che adoro-adoro-adoro è il legame che c’è tra loro due dovuto anche al patto di sangue, il fatto che entrambi condividano le stesse emozioni, gli stessi sentimenti, gli stessi pensieri, che vivano l’uno con e nell’altro.
Quanto mi ha commosso il momento in cui Grindelwald gli chiede di non lasciarlo fuori, ma di farlo entrare, di condividere con lui il suo fardello e di fidarsi di lui perché lo aiuti a stare meglio. E il fatto che Gellert riesca a entrare in lui in modo alquanto letterale (LOL XD) e che così facendo sia in grado di liberare Albus dal tormento, per sostituirlo al piacere, alle sue parole, al suo amarlo al di là delle forze, oltre la vita, è qualcosa che ben sottolinea il forte legame tra i due. Vuoi perché finora il tuo Albus, era quello della coppia che rispetto a Gellert mostrava meno “debolezze”, vuoi perché il dolore della morte della sorella è così immenso e il senso di colpa così schiacciante che lui per primo si rifiuta di condividerlo con Grindelwald, preferendo tenerlo soltanto per sé, come se meritasse di essere l’unico a venirne schiacciato e come se la colpa davvero non fosse altro che sua. E invece Gellert riesce (come sempre, bello lui <3) a farsi spazio in Albus, a ricordargli quanto bello sia e che al di là della morte, dei sensi di colpa, del dolore e delle lacrime lui è lì, pronto ad amarlo con tutta l’anima.
Come si fa a non sciogliersi?
Come?
Grazie per questo momento meraviglioso… in cui ammetto di aver anche pigolato perché, per una volta tanto, sapevo di che missing moment si parlava e di quale morte Albus si incolpa! *_*