Ciao, eccomi qua! ^^ Dovrei dedicarmi prima ai round precedenti, però volevo lasciarti le mie impressioni a caldo, ora che le ho lette tutte e tre… Devi smettere di buttarti giù così, onestamente. La prima e la seconda flashfic sono molto, molto, molto originali: con la prima, per l'unico round a cui ho partecipato anch'io, hai veramente spaziato.
Riguardo alla prima, amo le storie che si appropriano dei piccoli, minuscoli dettagli e ci costruiscono sopra una storia. Effettivamente il rapporto tra Minerva e Caramell suggerisce che ci sia una certa familiarità (penso anche a quando sono al pub nel terzo libro e parlano di Sirius, no, mi sembra che anche lì siano ben più intimi di semplici conoscenti), e tu lo hai sviluppato in una storia equilibrata, credibile e agrodolce. Minerva è un personaggio che non suggerisce forti slanci passionali in campo amoroso: magari per i suoi studenti e per la scuola, ma per come siamo abituate a vederla... La vedo così riservata sulla sua vita privata da tenere fuori anche lei stessa, per capirci. E comunque non è da tutti sviluppare nascita, sviluppo e fine di un rapporto (o quasi rapporto, visto che rimane in sospeso perché, come dici tu, spesso le occasioni per un epilogo felice sono alla nostra portata, ma non osiamo coglierle, o non è il momento giusto per farlo ai nostri occhi) in così poche parole, rendendolo così credibile e ovvio da far chiedere a chi legge "Ma perché non ci ho pensato io?". Tipo io, io per descrivere la stessa cosa avrei usato 2000 parole. Probabilmente il mio commento sarà più lungo della flash stessa, per capire quanto sono prolissa da fare senso! XD
Hai aperto una piccola finestra su un passato segreto e poi l'hai bruscamente richiusa, riportando alla realtà i lettori, con quello che Caramell è diventato, un uomo così preoccupato per se stesso da evidentemente non considerare nient'altro... Un Dissennatore in una scuola piena di ragazzi incapaci di difendersi da una simile identità è una follia, e Minerva lo sa benissimo. Ecco, in una frase hai espresso come i due siano cresciuti (e anche invecchiati, bisogna dire) in maniera diversa, Cornelius con la sua carriera a buttargli fumo negli occhi e Minerva dall'altra parte con la sua esistenza dedicata con abnegazione alla scuola e i suoi studenti. Hanno decisamente preso strade diverse, due sentieri nella brughiera che conducono in direzioni opposte. Bellissima prova, davvero.
La seconda anche mi è piaciuta moltissimo: quando leggo le tue storie su questa coppia, capisco la definizione di OTP. Come rendi vivi e colmi di emozioni differenti due personaggi che sono poco più di un nome (Tosca in particolar modo), ma come mi fai piacere Salazar! Devo ammettere che, in effetti, quando ho letto e ancora rileggo la Camera dei Segreti la mia chiave di lettura è fissa e sistematicamente Grifondoro: non riesco a non interpretare Serpeverde diversamente da un pazzo folle e assassino, perché uno che cresce un serpente gigante con palesemente lo scopo di fare una strage di ragazzi che hanno “la colpa” di non essere nati in una famiglia di maghi… Eh, sono meno assolutista nei miei giudizi di quando avevo quindici o diciassette anni, ma in questo caso la mia valutazione non cambia. Tu, però, rappresenti Salazar come un uomo sconfitto (o, comunque, ormai sull’orlo della sconfitta) e debole, umano e abbastanza disperato. Un uomo che, almeno da ubriaco, se non altro ammette di apprezzare la diversità e “l’imperfezione” di Tosca (che mi ricordo da te descritta come bruttina e strabica), dopo un’esistenza a negare la bellezza di questi fattori. Non arrivo forse a comprenderlo – il serpentone killer mi rende un po’ difficile farlo – ma ad apprezzarlo un pochino di più sì. Nella sua disperazione ubriaca, Tosca arriva a sorreggerlo e ad ascoltare i suoi deliri annegati nell’alcol, senza comprendere la gravità insita (ma come potrebbe), lo ascolta e rimane, sebbene la dichiarazione di Salazar non le faccia piacere come avrebbe potuto essere. Ho solo un dubbio:
“La donna lo guardò confusa. Salazar ricambiò lo sguardo, poi tornò a ridacchiare. - Ho fatto una sciocchezza - rise poi, - e se te la dicessi poi dovresti morire. Però te la direi. Perché tu mi piaci e sei diversa, e non te lo meriti.”
Qui non ho capito se intendi che non si merita di morire per il segreto di Salazar inteso “se te lo dico, devi morire” o come “ho nascosto un serpente gigante nelle fondamenta perché uccida tutti quanti ma non voglio che succeda a te”. Sono sicuramente io che trovo interpretazioni a caso dove non ci sono, eh, sono brava a trovare più livelli di lettura che non esistono… ù.ù
È molto bella, hai avuto una bella idea a tornare a questa coppia per il prompt in questione (io proprio zero idee, neanche adesso XD), è stata molto azzeccata. È anche molto piacevole perché, nonostante di certo la comprensione sia più immediata avendo letto le shot precedenti sulla coppia, sono sicura che anche chi non conosce le tue prove precedenti con i fondatori l’apprezzerebbe moltissimo. Anche in questo caso davvero i miei complimenti per come riesci a creare o svelare un universo normalmente nascosto in pochissime pennellate. Funziona benissimo, e l’ho trovata molto credibile, perfetta per il prompt in questione. Brava! <3
La terza onestamente è quella che mi è piaciuta meno, forse perché dopo due pezzi così belli mi aspettavo l’en plein… Non è che sia brutta, è che la situazione è molto più scontata e “canonica” del fandom. Nonostante questo, è sempre un pugno nello stomaco leggere di James e Sirius che progettano del futuro spensieratamente, nonostante la guerra incombente, sapendo poi quello che succederà di lì a poco… Che siano una coppia o amici,è comunque una bella botta. È carina, hai saputo rendere bene entrambi i personaggi solo dai dialoghi, sono molto IC (o almeno come li immagino io).
Nel complesso davvero una bella manche anche questa, comunque, brava. E smettila di denigrarti, hai capito?! Guarda che tra qualche giorno ci vediamo, posso davvero tirarti le orecchie, quindi attenta a te! Mica scherzo, eh…
Rowi |