Recensioni per
Con la notte alle spalle
di _Lethe
ecco anche me, finalmente, pur con imperdonabile ritardo *chiede umilmente perdono*. ora sono ufficialmente tornata dalla puglia e per due giorni sono in un periodo di relativa calma prima di partire per vienna ^^ |
Meravigliosa, davvero l'immagine che hai creato con questi semplici versi è notevole. Un fiore delicato, quello del pesco, a cui sembra che nessun uomo o animale possa fare del male. Qui viene divorato in maniera quasi impertinente e insensibile da un baco. Anche questo piccolo animale sembra essere innocente ma in realtà non è così, oltre a divorare il fiore tesse un filo di seta, apparentemente innocuo, ma avvolge il collo della protagonista come fosse una corda. |
Hai presente quando passi delicatamente i polpastrelli su una parete di casa, quasi volessi farle una carezza, e questa ti ricambia con un ruvido e secco sentore, carico d'attrito? È proprio di queste mani innocenti e indifese che l'intonaco è più ghiotto. Ma non è solamente una questione di tatto, giusto? Urlare tra la calce, il soffito e le mura non significa altro che ribellarsi ad una società preconfezionata che con la sua routine frenetica non dà spazio alla solitudine o al cuore infranto di chi in fondo vorrebbe starsene soltanto per conto proprio, durante la colazione, a scrivere un paio di versi. |
Bonjour :) |
Leggendo questa poesia mi sono immaginata di essere stesa sul letto guardando il soffitto bianco. Ho visualizzato nella mia mente questo bianco lucente che si avvicinava a me sempre più man mano che indugiavo nel fissarlo. Ed è questo intonaco apparentemente puro e innocente che all'improvviso mi attacca e non è altro che il peso delle nostre preoccupazioni, dei problemi su cui rifletti prima di addormentarti la sera. Forse è un'interpretazione molto personale ma davvero mi è sembrata di viverla questa poesia^^ |
Sììììì riesco a commentare il giorno stesso della pubblicazione! Cioè, per me è davvero un evento epocale, sai da quanto non mi capitava? :D |
Eccomi tesora, finalmente riesco a passare ^^ perdonami del ritardo, fino al 12 sono in un periodo di fuoco :)) |
Che ficata! Cioè, aspetta che riprendo un po' di contegno, ma siccome i colori mi piacciono proprio tanto e anche le tue parole... insieme, ecco, è ancora meglio *-* |
Tu non sai quanto sia bello poterti recensire adesso che sono finalmente libera!! (a proposito, quindi tu hai già finito tutto? com'è andata? :3) |
Bentornata, mi mancavano le tue poesie^^ |
Yeeeeeeeeeeeeeeeee!!!! |
Ecco anche me, compagna di maturità :D come sta andando? spero bene, dai, dobbiamo stringere i denti ancora un po' e poi sarà fantastico avere luglio tutto per noi e poter leggere di nuovo le tue poesie in santa pace *w* |
Wea! Eccomi tesora :D |
L'entropia è un concetto molto affascinante e già leggendo il titolo mi ha incuriosito perchè non è facile ordinare con poche parole qualcosa di natura ribelle. Il passaggio dall'ordine sensato del primo verso alla conclusione con l'Universo trasmette benissimo l'idea di una parabola d'amore, dall'ordine perfetto e sensato di quando questo sentimento è molto forte fino al caos che è l'universo in cui cadiamo quando questo si esaurisce^^ |
E arrivo solo ora alla seconda poesia, me tonta XD scritta malissimo?? Tsè tsè, un po' ti capisco perché spesso (... sempre, praticamente) l'artista rimane insoddisfatto (e come potrebbe evolversi, sennò?), ma non hai proprio da vergognartene ò_ò io la trovo bellissima invece! Sarà che in fondo sono una sopravvissuta anch'io, ma... è bello trovare una poesia che abbia delle vere emozioni dietro, sotto, sai? Quell'agghiacciante senso di orrore, eccolo, si sente tutto: "Strappati le catene / non curarti dei polsi martoriati"... "Oltre il muro di fuoco / che sale dall'acqua"... fantastica!! Sai cos'altro adoro, delle tue poesie? Il fatto che ci siano elementi non semplicemente ricorrenti, non semplicemente ripetuti (perché le ripetizioni, a meno che non abbiano un preciso scopo, spesso non le sopporto proprio... soprattutto nelle cose che scrivo io XD), ma che si rincorrono quasi, che rimandano senza risultare sgradevoli, anzi. Quel "Corri" e quel "Scappa" che tornano alla fine ma in ordine inverso, per esempio, con il "Vivi" subito dopo che si distacca, che spicca come il pensiero appena formulato mentre si risale dal buio, qualcosa che diventerà grido. E dimenticavo, amo il "rifugio delle vene", esprime una tale idea di vita e di calore e di statica sicurezza che viene sconvolta dalla libertà! |