Mia cara Ania,
la tua capacità non smette mai di stupirmi. Riesci a descrivere l'animo umano in un modo eccellente, facendo salire in superficie tutte le sfaccettature presenti nel profondo; sei in grado di far sentire il pianto disperato di Leah e farlo rimbombare nella mia testa, come un eco infinito. Sei strepitosa, davvero, l'ho pensato la prima volta che ho letto qualcosa di tuo, lo penso ora e lo penserò sempre.
Quando ho letto Twilight ci sono stati alcuni personaggi, i secondari, che mi hanno intrigata più di quelli principali: Leah era uno di questi, con Embry, Seth e Quil. Quindi leggere qualcosa su di lei è stato interessante.
Come al solito, ti ripeto che non amo Twilight, ma sono rimasta incantata dalla tua storia; hai descritto Leah proprio come la immaginavo, forte esteriormente ma debole e fragile dentro.
Una delusione d'amore dolorosa, che si sentiva perfettamente tra le righe di questo racconto: sei riuscita alla grande nel tuo intento.
Si può sentire la confusione, il disordine, l'incapacità di pensare a qualsiasi cosa che non sia "Sam ed Emily", di Leah. Mi piace il fatto che tu l'abbia fatta fuggire, esattamente come fa Jacob, perchè dai a questi personaggi l'importanza che nel libro hanno avuto solo Edward, Bella e Jacob.
Che dire? Scritta bene, una grande idea.
Ti seguirò sicuramente,
un abbraccio,
Erica! :3 |