Recensioni per
Family man
di Fusterya

Questa storia ha ottenuto 63 recensioni.
Positive : 63
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/08/12, ore 16:37
Cap. 2:

ottimo finale, 3 capitoli ed è perfetta, uno splendore di passione, rabbia, frustrazione e dolcezza, di gioia e di tantissimo amore e Sherlock e John praticamente perfetti e il piccolo Hamish che mi piacerebbe avere per casa :) grazie!

Recensore Master
20/08/12, ore 14:59
Cap. 2:

Ed io ora CHE COSA dovrei scriverti? Che mi hai fatto piangere? Che e' stupenda come ogni cosa che fai? Che quando e' finita ne vuoi ancora? E' splendida, ecco, con Sherlock che diventa lui il family man e John che e' sempre fedele a se stesso in maniera quasi dolorosa (e lo fai sentire questo, quasi fisicamente). Credo che quanto scrivi sia l'evoluzione naturale del personaggio della BBC... Non appena finirò di intrecciarmi le dita con il cellulare e recupererò la mia comoda tastiera spero di scrivere qualcosa in più , scusa la brevità. Un abbraccione. Eli

Recensore Junior
20/08/12, ore 14:09
Cap. 2:

Ok, io non ho commentato subito quando l'ho letta perchè mi sono sciolta come un burro sotto il sole. Così ora l'ho riletta e non è che sia andata molto diversamente ahahah!
Tu hai scritto moltissime storie belle, ma questa le batte tutte, finora :) di una dolcezza e di una delicatezza impossibili!
Mi è piaciuto tutto, tutto era al posto giusto. La titubanza di John, il suo essere diviso a metà tra la consapevolezza che Sherlock non avrebbe mai potuto portargli via Hamish, ma la sensazione comunque viva, quella pulce nell'orecchio, quel qualcosa che ti farà sempre temere di perdere qualcosa importante solo perchè, per l'appunto, è importante.
E poi come via via Sherlock dimostra di attaccarsi a Hamish... dio che amore! Quando confessa ad Hamish "Papà in realtà è arrabbiato con me" perchè è vero, ma soprattutto per tranquillizzare il piccino <3
Bellissimo anche quando descrivi che Sherlock adegua il suo passo a quello di Hamish, controllando che sia sempre vicino a sè <3 e la frustrazione quando capisce che per il mondo lui non è nessuno e quindi la richiesta a John di volerlo riconoscere "Con te, insieme a te" e John che finalmente è in pace col mondo "era l'ora che lo dicessi"
La scena in taxi è tenerissima ahahah, con Sherlock che lo tiene col braccio a mo' di cintura *______* mi hai fatto sciogliere Claudia, ti giuro!!!
E vabbè il finale è amore puro *___* vedi che è bello il fluff? passa al lato tenero dell'ammmore, noi abbiamo i biscottini ahahah XD <3
Il giudizio generale di quest'opera è oltremodo positivo, 110 e lode, tra le mie preferite in generale nella vita *____*
Scusa se la rece non è degna di questo capitolo, ma sono in brodo di giuggiole, letteralmente XD
BACIO!!!

Recensore Veterano
20/08/12, ore 12:04
Cap. 2:

Ooooh che dolce! Questa storia è davvero carina!
Sherlock è umano senza essere OOC, il che è a dir poco sorprendente!
Complimentissimi!
A presto!

Recensore Veterano
19/08/12, ore 17:41
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Se esiste una storia d'amore, è questa. E il fatto che si tratti di una fanfiction, appare del tutto secondario. Che i personaggi siano IC e le ambientazioni siano canon, sono “solo” alcuni dei tanti pregi. Quello su cui mi voglio soffermare in particolare, è proprio il fatto che si parli d'amore, ma quello con la “A” maiuscola. L'amore in tutte le sue forme ed accezioni. Anche – sopratutto – quando si parla di odio, repulsione, problemi di vita... l'amore viene fuori, traspare, esce da ogni parola.
L'autrice inizia con l'amore doloroso e frustrato di John nei confronti di Sherlock, amore che nutre l'assurda gelosia retroattiva nei confronti di una relazione sessuale casuale tra lui e Irene. C'è poi lo strano amore di Irene nei confronti del figlio, la sua rinuncia a lui pur di non infliggergli una maternità che non sente sua. Inizia qui l'amore contrastante di John per un figlio non suo. Questa è la chiave di volta dell'intera storia, e merita un'analisi a parte.
John che si ritrova con una creatura fra capo e collo. Non è sua e non la vuole. È un uomo solo, solo con i suoi problemi e i suoi fantasmi. Odia chi l'ha ridotto così e l'amore che nonostante tutto ancora nutre per lui. Hamish è un eco perfetto di Sherlock e, proprio come lui, gli piomba addosso e gli rivoluziona la vita senza chiedergli il permesso. Ma Hamish è solo un bambino, è un essere in divenire che non ha nessuna colpa, e John, nonostante la rabbia cieca per questa vita imposta, non vuole né può incolparlo di nulla. Il suo vittimismo, adesso, è schiacciato dalla responsabilità paterna che si ritrova ad accettare. John si accolla una paternità non sua e lo fa certo per amore e generosità nei confronti di un bambino non voluto, ma anche per sé stesso. Un po' come un genitore normale, lui sceglie con egoismo – più di Sherlock, più di Irene – di tenere Hamish con sé per colmare la propria solitudine, per sentirsi ancora parte di qualcosa, per percepire di nuovo l'amore scorrergli nelle vene. Accetta la fatica e il peso di questo ruolo quasi con disperazione, come se non potesse sfuggire a sé stesso e ad un destino di alzatacce, pappe, pannolini e pianti che, a conti fatti, si sta autoimponendo.
Intorno a lui un corollario di amici dalle reazioni più disparate, ma ognuno a modo suo indispensabile. L'amore che loro esprimono per John ed Hamish è palpabile in ogni parola e gesto, nei consigli schietti e nell'aiuto pratico. Ma sopratutto nella franchezza con cui riescono a rapportarsi a John, nel loro essere super partes in quest'assurda situazione. Nessuno giudica John per le scelte che fa, perché chiunque di loro è consapevole del bivio terribile difronte a cui si trova e di come nemmeno loro stessi saprebbero darsi una risposta. E questo dimostra il loro amore e la loro amicizia per John.
La storia d'amore che tutti i lettori volevano e si aspettavano, è molto più di questo. Inizia prima ancora della “resurrezione” di Sherlock: inizia nel momento in cui John guarda il neonato Hamish, nota la sua straordinaria somiglianza con Sherlock, e si chiede “È il tuo modo di ritornare da me?”. Poi l'amore ti si spiana d'avanti nell'emozione che prende il coraggioso, forte John quando Mycroft gli rivela che Sherlock è sempre stato vivo ed è tornato.
Da qui la narrazione subisce uno sdoppiamento e possiamo leggere e sentire ciò che provano entrambi: John e Sherlock, il soldato che ha saputo aspettare e il detective che ha saputo combattere.
L'amore di John è come lui: incrollabile e paziente. Mette i suoi sacrosanti paletti attorno alla vita che lui e Hamish si sono ritagliati, attorno a quel binomio in cui per ora non c'è spazio per Sherlock. Ma non ha remore, dopo tre anni di sofferenze, ad amare e farsi amare da un uomo che l'ha ferito e che ha ferito per lui. Perché John è un uomo di mondo e sa che certe ferite c'è solo un modo per curarle.
Anche l'amore di Sherlock è lo specchio di sé: frenetico e impaziente. John aveva Hamish a tamponare un po' le sue ferite, ma Sherlock era solo con sé stesso. Tre anni di odio e fughe: dopo tanta lotta e adrenalina, l'unica cosa che il brillante detective vuole è riposare tra le braccia di John. Il calore di quelle cose banali, della vita quotidiana, per cercare di scacciare la solitudine e la paura che a lungo l'hanno perseguitato.
Ma di padri e figli parla questa storia, e ai padri e ai figli si torna. La strana, difficile convivenza a tre, che tanto mette in difficoltà gli adulti, appare semplice agli occhi un bambino di tre anni. Le insormontabili problematiche di Sherlock nel relazionarsi con Hamish, si dissolvono davanti ad un suo capriccio, e lo scetticismo che affligge John viene affogato dalla tenerezza nel constatare che, no, non si è trattato di una casualità irripetibile: Sherlock sta cambiando. Un'altra dimostrazione del come l'amore sia capace di modellare anche i caratteri più ostici.
Quel binomio inscindibile in cui all'inizio Sherlock si sentiva solo un ospite, lentamente lo fagocita. Non sarebbe possibile se lui stesso non lo volesse, ed è abbastanza umano da stupirsi della sua stessa, nuova adattabilità.
La conclusione di questa lenta evoluzione non può che essere una e John l'aveva già intuito. Questa storia inizia e si conclude con una firma in tribunale. Hamish era venuto al mondo solo e non voluto, e adesso ha due padri che lo amano. Si parla di una famiglia, in questa storia, e di come sia nata e sopravvissuta a sé stessa con l'unico mezzo che aveva: l'amore.
(Recensione modificata il 19/08/2012 - 05:42 pm)
(Recensione modificata il 19/08/2012 - 05:44 pm)
(Recensione modificata il 19/08/2012 - 05:45 pm)
(Recensione modificata il 19/08/2012 - 05:46 pm)
(Recensione modificata il 19/08/2012 - 05:47 pm)
(Recensione modificata il 19/08/2012 - 05:47 pm)
(Recensione modificata il 19/08/2012 - 05:49 pm)

Recensore Master
19/08/12, ore 16:20
Cap. 2:

*si alza in piedi e applaude*
Splendida. Il finale è qualcosa di incredibilmente emozionante. Tutto questo capitolo in cui Sherlock capisce che ora ha una famiglia e che, contrariamente a quanto pensasse in precedenza, lui la vuole è semplicemente meraviglioso. Il suo rapporto con Hamish si sviluppa piano ed è diverso da quello che il piccolo ha con John, ma ugualmente importante e intenso (e il bambino è dolcissimo e sveglio,,,una perfetta combinazione di John e Sherlock <3). La risposta di John alla domanda di Hamish sul non avere la mamma mi è davvero piaciuta, come anche la reazione del dottore alla timorosa richiesta di Sherlock di riconoscerlo. Niente, John è un uomo da adorare sempre e comunque <3 Tutta la riflessione finale di Sherlock e il suo "Sposami" poi mi ha fatto brillare gli occhi e Dio solo sa quanto vorrei vedere la scena in cui glielo chiederà per davvero *_____* Come ultima cosa, voglio anche complimentarmi con te per aver saputo gestire così bene anche la figura di Irene e il suo incontro con Sherlock: credimi, io una relazione tra loro non riesco proprio a concepirla, ma la tua spiegazione mi è piaciuta. Non so cos'altro dirti se non che adoro questa storia e che adoro te e il tuo modo di scrivere. La metto subito tra le preferite! Ancora bravissima ^_^
Buone vacanze e a presto!!!
=D

Recensore Master
19/08/12, ore 14:23
Cap. 2:

Mi hai uccisa, cara, definitivamente.
Devi sapere che il parentlock a me piace immensamente - come tutto ciò in cui c'entrano John e Sherlock per inciso. - e l'idea di leggermi una TUA fanfic su questo argomento - fra l'altro avendo letto nell'introduzione che non ti piace molto -, non mi poteva che rendere felice!
La tua idea poi è stato un colpo al cuore: far essere mamma Irene, lasciare il povero Hamish davanti casa di John, un John distrutto per l'altro. Ah sono tutti temi caldi, che mi piacciono un sacco e che hai saputo trattare benissimo.
L'arrivo di shara nello scorso capitolo l'ho temuto, ma invece da come l'hai dipinta tu è stata un vero sollievo per John, così come Greg e gli amici di Sherlock. L'unica cosa di cui mi sono dispiaciuta è stato il comportamento di Mycroft, pensavo che si potesse fare qualcosa anche lui, che potesse cambiare anche lui magari grazie ad Hamish, così com'è cambiato Sherlock - mi è piaciuto quando lui ammette di essere un altro papà -, ma così l'hai reso più IC, quindi va bene così...
Questa fanfic è una vera chiccha, lascetelo dire: l'ultimo paragafo poi mi ha uccisa: "Sposami." credo che resterò per tutta la giornata con un sorriso enorme sul volto.
Grazie per averla scritta, mi dispiace solo di non esserci stata per poterla commentare bene; spero che questo splorioco non ti dispiaccia.
Un bacio. <3

Recensore Master
19/08/12, ore 11:33
Cap. 2:

ODDIO. IO NON HO PAROLE. "SPOSAMI" mi ha uccisa. definitivamente. sto affogando in cuoricini e arcobaleni awwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww <3 <3
Ma come si fa, come si fa dico io a scrivere così e farmi commuovere come un agnellino?
è meraviglioso questo finale, non avresti potuto scriverlo meglio, è un capolavoro. e se scriverai qualche piccola one-shot magari sulla proposta di Sherlock a John.. ne sarò solo che felice.
Grazie di cuore

Greta

Recensore Veterano
19/08/12, ore 09:28
Cap. 2:

Porco cazzo Cla mi sono commossa come una deficiente ç___ç Nel caso non l'avessi capito io ho un debole per te. Con te ho scoperto le Johnlock,con te ho cambiato fazione e mi si è aperto un nuovo mondo. Avrò sempre un debole per te!Poi te ne esci con questa cosa meravigliosa e io sono ancora più innamorata *__* Te l'ho già detto ma te lo ripeto:adoro il cambiamento di Sherlock!Solo l'amore di un bambino può cambiare così tanto una persona :)
Bellissimo vedere Sherlock rendersi conto che adesso è vittima di una nuova fame, fame dell'amore di Hamish!Che cammina più lentamente, che porta a letto Hamish.....ho gongolato come una cretina *___* Hamish è un bambino bellissimo,ha fatto innamorare tutte noi ne sono sicura!E deve essere un bambino davvero speciale per esser riuscito ad abbattere molti muri di Sherlock :)E' la più bella Parentlock che abbia mai letto!Sei magica Claudia, con le tue parole riesci a fare male e un attimo dopo a riempire di carezze!  Buone vacanze cara te le meriti tutte!Non solo per la storia ma anche perchè so che hai lavorato tantissimo ultimamente *abbraccia e coccola*

"Ti prego, Claudia. Sposami"

Baci Irene

Recensore Master
19/08/12, ore 04:00
Cap. 2:

rinnovo i miei complimenti che ti ho fatto nella recensione precedente ^_____^ questo capitolo finale è caico, carichissimo di emozioni, c'è un'atmosfera tesa e malinconica che ho percepito durante tutta la lettura, interrotta, ogni tanto, da momenti teneri e simpatici, ma si sente la tensione che fa fatica a scemare, nonostante le cose stiano prendendo al giusta piega. e devo dire che è tutto stupendo e la tua idea di scrivere delle one shot correlate è geniale, soprattutto dopo il finale che hai scritto per questa long, finalmente qui si riesce a percepire un inizio di serenità, quando sherlock scopre quanto sia facile esprimere quello che prova per john, per hamish e per loro come famiglia. ancora complimenti per questa meraviglia e lo sai che io seguo "Bleeding in Baker Street" o meglio dire adoro "Bleeding in Baker Street" ma capisco che, essendo un capolavoro intenso e pieno di forti emozioni, è difficile continuare se non si ha la giusta ispirazione si rischia di perdere il filo e se poi riempi gli spazi con queste splendide"folgorazioni" :) sei perdonata XD buone vacanze, divertiti, un bacio.
Manu

Recensore Master
19/08/12, ore 02:19
Cap. 2:

Questa sera, io so già che finirò a piangere. Hai postato, hai finito, è terribile... Ne voglio ancora... Seriamente, ancora.
Cla, ormai scado nel banale a dirtelo ma, amo come scrivi. Riesci a fare uscire emozioni da ogni singolo personaggio, riesci a dare carattere, a fare intenerire, a fare uscire sorrisi (io in questo capitolo avevo il sorriso prestampato praticamente. Quando si tratta di bambini è così) e a fare emozionare, sempre, sempre in tutto quello che scrivi; ma questa... Oh! Questa è stupenda. Non c'è una nota che stona, una cosa per cui storci il naso, non c'è NIENTE che non vada. Mi sono commossa, veramente. Tutto lo svolgimento del cambiamento di Sherlock? Assolutamente perfetto. Perché alla fine è un cambiamento che si fa quando si vuole bene a una (o più) persona, lo si fa senza accorgersene, lo si fa perché lo si vuole, e così inizia ad accettare meno casi, ad accompagnare Hamish all'asilo, a mandare SMS, e lo fa perché lo vuole fare; lo vuole!!
La prima volta che Sherlock passa la notte con Hamish, mi ha fatto intenerire all'impazzata; il suo ''e ora cosa faccio?'', per la prima volta impacciato, inconsapevole, eppure ci riesce! Gli parla di robot e gli fa prendere la lente d'ingrandimento e lo porta in camera... E John... Amo come hai fatto John, è così umano. Paura di perdere il figlio, l'essere un po' geloso, il vedere Hamish così uguale a Sherlock, i suoi timori. Lo adoro perché non lo hai reso il ''John'' perfetto, come molte persone fanno, il John che ''okay, lo fa Sherlock quindi va bene'' quello che ''se Sherlock dice che mi porta via Hamish allora okay'' lo hai fatto un po' egoista (chiamiamolo ''egoista''... è suo figli!!!), con timori, con il magone di Sherlock che potrebbe andarsene di nuovo, con paura ancora intatte, perché okay che Sherlock è tornato, ma non può più avere certezze come prima, non subito almeno.
Tutta la parte di Hamish che chiede della mamma, è dolcissima, e Sherlock che s'imbarazza... è assolutamente aaaaaaaaaaaaaaw.
(vorrei citartelo tutto, ma non posso, quindi mi limito a questo, ma sappi che parlerei dalla prima all'ultima riga di questo paragrafo)
''Ha scoperto che ad Hamish piace il violino.
Quando Sherlock suona, Hamish fa capolino dalle scale e si mette a giocare ai suoi piedi.
Le prime volte Sherlock si sentiva disturbato e osservato, ma ci si è abituato in fretta. In un certo senso è orgoglioso di quel richiamo ancestrale che sembra aver involontariamente trasmesso con i propri geni, e allora cala l’archetto con più convinzione sulle corde, e si scopre a prediligere pezzi più leggeri o arzigigogolati e divertenti, fino ad accennare ogni tanto la sigla dei Looney Tunes, compiaciuto dal risolino proveniente dal basso e dallo sguardo ad occhi spalancati di John.''
I looney tunes, Sherlock che lo fa per Hamish... tu non puoi capire cosa mi hai fatto provare in questa scena! Ma in generale in tutta la scena di dove parli dei cambiamenti, del rallentamento di camminata di Sherlock, del fatto che ormai VUOLE rallentare e stare dietro ad Hamish. E il suo entrare all'asilo e rimanerci male del non poter fare niente, nemmeno firmare un documento per una gita scolastica, mi ha fatto sciogliere il cuore. E ci rimugina sopra, ci rimugina sopra seriamente e vuole poter far qualcosa, vuole poter far qualcosa per Hamish.
(Gli accarezza i capelli a tavola e lo manda in camera..... Cla... mi sto sciogliendo.)
“Ok, ti chiamerò solo per casi di animali domestici scomparsi.”
“Verrò a ucciderti nel sonno.”
Ovazioni a Greg, OVAZIONI A GREG! AHAHAH cosa non è Greg???? Lo amo, lo adoro, l'hai caratterizzato benissimo e Dio, sembra proprio lui!! Poi adoro che hai messo che finita la rabbia, torna il vecchio e caro Greg di sempre! <3
La scena finale dove fanno l'amore... è così sottile e così dolce allo stesso tempo. Il fatto che John abbia lavorato e dopo l'orgasmo si sia praticamente addormentato dà un'altra parvenza di normalità, del fatto che il lavoro occupa gran parte del giorno, che si è stanchi, che non sempre le cose vanno come si vuole, e che una giornata di lavoro può ammazzarti (parliamo poi dopo un'orgasmo...) e che quindi non è tutto stile harmony... Questa cosa l'avevi caratterizzata anche benissimo raccontando tutta la trafila che deve fare John per crescere Hamish da solo, tra babysitter, asili nido, pappe, cambiarlo, portarlo in giro eccetera...
'Ti prego... “ sussurra, “fammi dormire... dio, fammi dormire...”
“John.”
“Mmpf...”
Sherlock affonda il naso tra i suoi capelli e vi respira attraverso.
Attende.
John non si muove più.
“Sposami.”
Il suo respiro adesso è lento e regolare.
“Ti prego, John. Sposami.”
Ti prego, John. Sposami.... me lo sono ripetuta più volte in testa come un mantra. Non puoi capire cosa questa frase sia per me. Già di base, partiamo col ''ti prego''; Sherlock? Che prega qualcuno? Già da qui si capisce quanto la cosa gli stia realmente a cuore... *muore in un mare di bava* poi quel ''sposami'' sarebbe la fine (o meglio dire l'inizio) sarebbe la giusta conclusione del rapporto, sarebbe l'avverarsi totalmente del concetto (per lo meno legale) ''famiglia''. E Sherlock lo vuole e Cla; veramente non capisci. E' un capolavoro. Dalla prima parola scritta nel primo capitolo, all'ultima.
Spero di averti reso un minimo quanto questa storia meriti (per me! e per tante altre!) e quanto tu sia brava! (per qualsiasi errore di scrittura perdonami, sono stanca morta, ma DOVEVO leggere!)
E di nuovo, sposami! Posso fare pure da concubina.

Recensore Junior
19/08/12, ore 01:16
Cap. 2:

"(...)consapevole che nel buio lui teneva gli occhi chiusi e cercava di immaginare un'altra storia".
Io vivo di frasi. E ci sono momenti, mentre leggo, in cui ne trovo una e mi fermo, e la rileggo, e la estrapolo, e la amo, perché sì. Questa... potrei uccidere per questa.
Ok, sclero da citazione a parte... cosa dovrei dire? Fluff. Il tuo solito, bellissimo, seducente, cazzuto fluff con quel tocco di malinconia che mi fa impazzire. Io non so più con quali parole dirti che tutte le volte che leggo qualcosa di tuo non stacco più gli occhi finché non ho finito. Sono arrivata alla conclusione che sei l'autrice che mi piace di più di tutto il fandom italiano, e mi sento di non esagerare per niente.
Ha smesso di scappare. Ne sono felice. Si è abituato ad Hamish in un modo che non avrei saputo rendere meglio, lo ha amato, ha scoperto di volerlo fare; ha scoperto di avere già tutto quello che voleva avere ma non capiva ancora di volerlo. Una famiglia. E John gliel'ha data rsistendo, tenendo duro e fidandosi. Cos'è John, cosa? Chi altri ci sarebbe riuscito, chi? Fidarsi, aspettarlo, pazientare. Troppo belli entrambi, troppo belli insieme. Le ultime righe mi hannof atta morire. Ho sempre pensato che sarebbe stato Sherlock, a chiederglielo. Sempre. È un mio kink. Ma ormai io e te ci capiamo e mi hai regalato questo finale stupendo e io devo ringraziarti per forza, per forza. Non posso non farlo.
Hamish... per quel poco che mi hai raccontato, c'è un po' della tua prole, in Hamish, isn't it? XD Ma è bellissimo. Il modo in cui affronta la fatidica domanda "perché non ho una mamma?" e capisce - compartimenti stagni come il padre, eh? xD wonderful!
Hamish che, cadidamente, dice "devo cominciare a chiamare 'papà' anche te" e tu che leggi puoi solo pensare sì, Hamish, è questo il modo in cui il cerchio si chiude e le cose tornano al loro posto, è proprio questo. Grazie.
Li amo. La famiglia che hanno, tutto, tutto. Tutti e due. E John che lavora in pronto soccorso? Santoddio Cla, ma hai una sorta di backdoor nella mia testa o cosa? Anche quella è una delle immagini di John che mi fa morire dove mi ergo. Non è semplicemente possibile. QUESTA si chiama chiaroveggenza, cazzo [semi-cit.].
Non mi dilungo sulla struttura. Trama lineare di capitolo in capitolo, lessico ricercato ed equilibrato, scrivi sempre d'un bene da far male e io boh, ti amo, ma anche questo lo sai già.
Questa parentlock si merita tutto e di più, come te. Ottima. Perfetta.
Rimarrò in attesa della tua ispirazione ballerina per qualsiasi cosa. Sei un nome e una garanzia.
Grazie per aver scritto questa meraviglia <3
Yoko H.

Recensore Junior
19/08/12, ore 01:06
Cap. 2:

L'ho detto all'inizio e lo confermo ancora verso la fine: E' meravigliosa, in questa tua mini long il tuo stile è stato sempre la malinconia, ma non quella noiosa, che ti prende e che non vedi l'ora di scacciare, quella misurata, quella che ti colpisce e con cui viaggi anche se hai gli occhi chiusi e per me è una sensazione molto forte, vivida, che mi fa testare qualcosa da cui ero stata lontana per tanto tempo. Mi hai fatto sorridere più di qualche volta, specialmente in questo capitolo: le somiglianze tra Hamish e Sherlock, la possessività di Hamish in tutto quello che lo riguarda e il loro amore. L'amore di una famiglia che lo è sempre stata anche in quei tre anni di buio, in quelle urla che all'inizio davano a John solo la voglia di urlare e di darlo a qualcuno che era semplicemente più di lui. Penso che il destino abbia condizionato tutta la loro vita, le loro ricerche, il loro amore e anche le loro bugie. E' strano come John entri dentro Sherlock in punta di piedi anche carnalmente. Si fondono come un puzzle perfetto, pieno di cicatrici, un pò goffo e molto inesperto ma proprio per questo, vero. Il pezzo in cui John molla entrambi, in cui sbatte la porta e non vuole dare il robot a suo figlio, rientra nelle mie scene preferite. E' lì che Sherlock inizia ad entrare nella vita di Hamish, nei suoi vestiti, nei suoi panni, nella sua stanza e anche nella sua testa. Niente favole della principessa salvata dal principe, niente storie in cui la vita è bella e assente di pericoli, ma tanti ingranaggi, un braccio posato sulla spalla, una mano che arruffa i capelli e Sherlock che gli regala i primi trucchi del mestiere, un pò strano, statico, non proprio nei canoni della normalità ma si adatta perfettamente a quello che sono loro, perchè se è vero che Sherlock è stato egoista, bugiardo e presuntuoso, è vero che John è stato un assassino in Afghanistan, un serpente che ha ferito e ha ucciso senza paura, senza tremori alla mano, con le sue colpe di uomo e le sue debolezze di padre, perchè neanche lui sa come muoversi, nessuno lo insegna, perchè non è normale neanche lui in fondo. Vedo un trio completamente a sè, non appartiene alla famiglia barilla, ci saranno giorni in cui Sherlock vorrà andare fuori perchè semplicemente è troppo anche per lui, giorni in cui John vorrebbe soffocare Sherlock con il cuscino, di notte, mentre non può reagire ma sono loro e sono qualcosa di cosi mostruosamente doloroso e vero da commuovere e da farti esultare.
E' un lento conoscersi, assaggiare i difetti e i pregi dell'altro e capire che non si può scappare, che non si vuole scappare, che il posto accanto a Sherlock non è più vacante, che John è quello che vuole, chi se ne importa se gli sono serviti tre anni, o se ha dovuto affrontare casi che hanno testato la sua intelligenza o se ha dovuto ascoltare ancora e ancora Anderson e Donovan, penso che tutto questo tempo nel cercarsi e nel non trovarsi gli è servito per unirsi ancora di più.
Potrei stare qui a descriverti scena per scena, a darti la mia personale opinione riguardo ai loro passi e ai personaggi che hai descritto in maniera cosi perfetta e dolorosa ma ho già scritto abbastanza.
Posso solo dirti che mi è piaciuta, penso sia meravigliosa, mi ha colpito davvero tutta questa malinconia, questo dolore e questo profumo di famiglia.
Non sono una persona che lancia complimenti giusto per, quindi per me trovare una storia cosi malinconica mi emoziona e mi sorprende sempre. Sappi che con quello ' sposami ' mi hai atterrato completamente, perchè nonostante Sherlock non abbandonerà mai i casi e noi non vorremmo neanche che lo facesse, è completamente lui nel dare spazio a John, nella sua vita, nel suo letto e nel suo cuore.
Bravissima, Claudia. Davvero.

Recensore Master
18/08/12, ore 13:41
Cap. 3:

Finalmente riesco a commentarti, tesoro! Sai già quello che penso, ma ci tengo a dirtelo anche qui. A farti capire quanto sei magnifica o quanto questa storia mi sia entrata nel cuore, come una lama d'acciaio. Leggerla in anteprima, quando è ancora calda, è un piacere e un vero onore e, come ti ho detto altre volte, penso sia forse una delle migliori che tu abbia mai scritto. Non vedo l'ora di poter leggere il terzo capitolo, e se morirò mi avrai sulla coscienza, ma sarà una morte stupenda e piacevole per mano tua. Ti cospargo d'amore perché sei stupenda. Un bacio!


Jess

Nuovo recensore
17/08/12, ore 15:13
Cap. 3:

veramente una bella storia. ho letto questi due capitoli tutti di un fiato. all'interno di questi capitoli ci sono molte frasi che ti lasciano riflettere, in poche parole: frasi stupende.  "non ho paura di te, non averne di me perché io ti amo, così come sei." ecco questa è una delle frasi che preferisco. ce ne sono tantissime altre ma questa mi ha colpito in modo particolare. complimenti per la storia e per come scrivi!