Recensione premio in quanto 1^ classificato al contest "L'antieroe".
Nonostante avessi già terminato la lettura di questi due capitoli qualche giorno fa, è con grande dispiacere che ho appurato che questa storia non è conclusa, ma una nota positiva va, come sempre, alla tua capacità di sintesi e di incisività che rende ogni capitolo ben dosato e, in qualche modo, a sé stante, in quanto completo e ricco di particolari.
Il Dottor Leyton mi piace, sebbene la sua personalità s'indovini a tratti, ma non sia del tutto delineata. Mi piace l'appena accennato rapporto di competizione tra lui e Harold Kemper, la sua competitività e la sua integrezza morale - unite, forse, ad un pizzico di presunzione -, anche la sua notevole arguzia e attenzione ai dettagli; ammiro anche il suo coraggio, perché non tutti gli uomini avrebbero forse trovato la forza di rispondere all'invito di Lonefield, non se questi, anni prima, avesse minato e poi interrotto le loro preziosissime ricerche; ammetto tuttavia di aver sospettato fin da subito che ci fosse qualcosa dietro, e che non necessariamente si trattasse di intenti maligni quanto piuttosto di qualcosa da mantenere segreto.
Come sempre, la dovizia di particolari con cui dissemini la storia mi ha stupito molto positivamente: il linguaggio non è troppo alto ma molto ricercato, uno stile che ben si adatta a ciò che vuoi raccontare, così come all'atmosfera e alla tematica - che non è ancora emersa del tutto - che hai adottato. Utilizzi descrizioni molto precise ed evocative, dialoghi mai scontati e molto ben costruiti, così come le personalità dei personaggi che, seppure ancora abbozzati in quanto la storia si deve ancora, in un certo senso, avviare, sono già caratterizzati a loro modo, ognuno con le proprie peculiarità e i propri difetti. Anche questo capitolo mi ha lasciato con una mezza sensazione sgradevole, di inquietudine, e niente affatto perché sia scritto male, ma perché la conclusione ha fatto in me sorgere la domanda: A quale razza di pericolo va incontro Harvey, se persino un uomo come Lonefield è disposto a mettere da parte il suo orgoglio per avvalersi del suo aiuto? E ancora, che collegamento c'è tra i morti che camminano di cui parla il conte e tra ciò che è accaduto nel primo capitolo?
Spero vivamente che tu abbia intenzione di continuare questa storia. Come sempre ti faccio i miei complimenti, e alla prossima :)
Athenryl |