Recensioni per
Minutae res - Piccole cose
di Ely79
Ottima storia,come tutte le altre.Mi hai davvero fatto apprezzare lo steampunk. |
E siamo arrivati alla fine. Questa storia è stata meravigliosa! Bellissima! Ho apprezzato molto di più Tancredi (pensavo fosse impossibile apprezzarlo di più e invece...). Io stessa non avrei saputo dare a Mala consigli migliori! Che grand'uomo, un marito perfetto!! |
Ok, decisamente e senza ombra di dubbio, il mio capitolo preferito. Ma lascia che ti dica quanto io abbia apprezzato la descrizione di Tancredi, quello che è stato e NON è stato detto sul suo conto. Un uomo tutto d'un pezzo, con le sue responsabilità, ma che sa anche piangere e disperarsi per paura di perdere la persona che ama! Bellissima la scena finale in cui viene descritto il ritrovamento di Mala e Tancredi, delle parole non dette, della disperazione, della paura, dell'amore... una frase, massimo due, e sei riuscita a rendere alla perfezione ciascuno di questi sentimenti! Dico sul serio, non sto esagerando! Sarà che ultimamente sono abbastanza sensibile oppure sarà che tu scrivi benissimo, ma il danno ormai è fatto! ^_^ |
Ok, decisamente odio la famiglia di Mala... l'intera maledettissima famiglia! Sti bastardi... decisamente... meno male che è scappata grazie a Suor Celestina! Che gran donna, o meglio suora. Mi è piaciuta moltissima la storia di Mala, così come mi è piaciuto il bellissimo rapporto che trapela tra madre e figlia, di come Mala cerchi con tutte le sue forze di non commettere gli stessi errori commessi in passato dalla madre. |
Ciao! |
O_O |
Valutazione ricevuta al contest "Miscellaneous" indetto da me sul forum di Efp, al quale questa storia si è classificata prima. |
ed eccoci giunti alla fine di questa breve storia che ti ha (meritatamente) fruttato il primo posto. che dire? tancredi e mala sanno essere molto simili sotto diversi aspetti, ma penso che tra di loro siano più marcate e varie le differenze, in particolar modo sull'atteggiamento che hanno nell'affrontare la vita. lui guarda avanti, è realista e si fissa sul presente e le sue conseguenze per il futuro, senza preoccuparsi di chi nel passato gli ha fatto un torto, limitandosi a gettarlo via come una scarpa vecchia. ho il suo ragionamento in proposito molto interessante, se non perfetto, e posso dirmi perfettamente d'accordo, sia per il fatto che l'ho sempre pensata come lui sia (e questo ha rafforzato la mia convinzione) per una serie di mie esperienze risalenti a non più tardi di questa estate. |
curiosa come solo una ragazzina della sua età può essere, la piccola ester. e, guarda un po', deve andare a chiedere proprio la storia di come i suoi genitori sono diventati tali, a sua insaputa. la scena che ci si è presentata aveva del comico, specialmente con le continue intromissioni di farisa. a dire il vero, è stata esilarante, specialmente quando delizia la costringe a riempirsi la bocca di cibo per farla stare zitta. |
ed ecco arrivare tancredi. direi che la famiglia adesso è al completo, dopo il suo abbordaggio. mi ha anche permesso di osservare che farisa non gradisce molto la presenza di estranei a bordo, il che mi dice che è molto gelosa della sua aeronave, o che semplicemente non le piacciono le presenze maschili su una nave di sole donne (anche se forse è solo un'idea mia). |
una scenetta che mi ha proprio divertito, con la classica gag del corpetto troppo stretto e, soprattutto, con gli abiti dell'intero collegio che pizzicano. la madre superiora che muore dalla voglia di grattarsi è qualcosa di esilarante! |
un pezzo interessante. soprattutto per mala che, quando è entrata in scena, mi ha dato l'impressione di essere fuori posto sull'aeronave, in mezzo a un equipaggio sicuramente esperto e abituato alla vita di bordo, aspra e degna delle personalità più ruvide. mi aspettavo quasi che farisa cominciasse a provocarla solo per il gusto di sfottere una donna che scioccamente aveva osato uscire dall'ambiente aristocratico a cui era abituata. quindi, immaginati la mia sorpresa quando ho capito che non era a disagio perché si trovava sull'aeronave quanto per il fatto che le circostanze l'avevano costretta a indossare abiti formali in cui si sentiva così fuori posto. |