Recensioni per
Confessions from a hospital room
di LubyLover

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/05/13, ore 09:51

Ok dopo avermi fatto piangere come una fontana e consumato una marea di fazzolettini di cui ti manderò il conto sappi che mi è piaciuto il capitolo finale anche se ho avuto paura che scegliesse Jess. Ciao alla prossima.

Recensore Master
05/05/13, ore 09:37

Si forse hai esagerato perché m hai fatto piangere e leggere il nome di Jess mi ha spaventata di più di quello di Sid. Accidenti ho bisogno di un fazzoletto. Ciao

Recensore Master
05/05/13, ore 09:27

Non mi sono spaventata quando ho visto il nome di Sid perché immaginavo che anche lui sarebbe andato in ospedale da Don proprio perché non lo vuole vedere sul suo tavolo delle autopsie, sarebbe troppo difficile e doloroso fare l'autopsia ad un amico. Sid è squinternato ma tenero e sentimentale. Ciao

Recensore Master
05/05/13, ore 09:13

Adam mi ha sempre fatto molta tenerezza, timido e impacciato com'è soprattutto davanti a Mac, e lo trovo anche molto simpatico e divertente proprio perché così impacciato. Ciao

Recensore Master
05/05/13, ore 09:02

E bella come sempre eccola che ritorna sul luogo del delitto Stella personaggio che mi spiace sia uscita dalla serie anche se trovo Jo veramente spassosa e adorabile. Con il coma di Flack non poteva non tornare per dare forza all' amico in pericolo e spero che questo sia d'aiuto per far tornare Don indietro. Ciao

Recensore Master
05/05/13, ore 08:43

Mac asciutto come solo lui sa essere e sentimentale in un modo tutto suo che non ha eguali ma è Flack che ha la capacità di tirar fuori il meglio dalle persone. Ciao

Recensore Master
05/05/13, ore 08:34

A parte il piccolo problemino che Jo viene chiamata da Mac mentre lui è dietro l'ambulanza e Sheldon sopranel capitolo dedicato a lei è Lindsay non c'è ancora sulla scena del crimine e in questo capitolo invece sono tutte e dueli quando Flack viene caricato in ambulanza, il capitolo su Sheldon mi è piaciuto molto perché da il punto di vista del medico miscelato con i sentimenti dell' amico preoccupato. Ciao

Recensore Master
05/05/13, ore 08:21

Flack dorme e mandargli qualcuno che lo bacia per farlo risvegliare? A parte gli scherzi mi piace come stai facendo confessare i personaggi che si susseguono nella stanza del detective addormentato, cosa ricorderà al suo risveglio? Sempre che si risvegli? Ciao

Recensore Master
05/05/13, ore 08:10

Sono completamente d'accordo giusto per...stuzzicare la curiosità e scoprire cosa cacchio gli hai combinato per farlo entrare in coma. Ciao.

Recensore Master
04/05/13, ore 11:43

Ahhhhhh *sospira*
Ecco, una storia così mi ci voleva, per affrontare col sorriso sulle labbra sto' periodo che non è proprio facile per nessuno di noi! Io ti ringrazio per averla pensata e scritta, ma credo che anche tu debba ringraziare qualcuno... giacché è il tuo racconto più romantico in assoluto. ;-)
Sono contenta che alla fine per Don ci siano state buone notizie, anche se - come ti avevo anticipato - avevo subodorato che per lui ci sarebbe stato un lieto fine questa volta. Di questo capitolo ho apprezzato soprattutto due cose, che denotano sia la tua abilità che la tua conoscenza dei personaggi della serie: per un verso la tua capacità nell'integrare, mescolandoli senza apparente soluzione di continuità, frammenti di dialoghi realmente visti in tv e frammenti immaginati da te, quasi a ricomporre le tessere di un ideale mosaico.
Dall'altra parte, le descrizioni - sognanti, piene di dolcezza- del momento in cui Don riapre gli occhi:"Ed invece atterrò leggero, come se fosse precipitato in un altissimo covone di grano morbidissimo e caldo. Non c'era dolore, solo dolcezza ed un buonissimo profumo di cose buone ed affettuose. Aprì piano gli occhi, per nulla preoccupato, pronto a tutto quello che ci sarebbe stato. Sperava in qualcosa di bello, comunque. Ma la lucentezza del sorriso dei suoi amici, tutti lì attorno a lui in quella che era palesemnete una stanza d'ospedale, quella era una bellezza che mai avrebbe potuto immaginare o descrivere a parole. Era amore, affetto, speranza. I suoi amici.".
Un covone morbido, infinita dolcezza, un sommesso brusio affettuoso... degna conclusione di questo racconto così inusuale e coinvolgente.
Un abbraccio, alla prossima. :)

Recensore Master
25/04/13, ore 08:30

Cara Luby, perdonami per l'immenso ritardo, ma il periodo è quel che è... :(
Dunque, sì, tutto sommato credo che tu abbia effettivamente esagerato, e sono molto contenta che tu l'abbia fatto! So anche a chi attribuire la colpa/il merito, dato che mi sembra chiaro che questo capitolo l'ha scritto una persona in piena fas di innamoramento acuto... :)
Scherzi a parte, mi è piaciuto come sei riuscita a gestire un capitolo non facile, mantenendoti in equilibrio tra l'immagine del più romantico dei paradisi (prati fioriti, profumo di mare, la donna amata di bianco vestita, con i lunghi capelli fluttuanti al vento... mi sono detta: da un momento all'altro Don si mette a declamare Petrarca...) e il tono leggero, divertente, che connota il personaggio di Flack nella serie e aveva caratterizzato anche la sua relazione con Jessica. Quindi molto carini gli scambi di battute tra i due, che passano da un inizio scherzoso (il negligè nero) per poi arrivare alla commozione del finale struggente.
Mi è piaciuto anche molto il parallelismo costante tra le percezioni del protagonista e la natura che lo circonda, proiezione dei suoi desideri e dei suoi sogni: quindi prima pace e serenità (ove si illude di potersi allontanare dalle miserie del mondo, scegliendo di restare accanto alla donna che ama) e poi vento sferzante, tempesta che distrugge i fiori, un baratro oscuro che questa volta non è simbolo di morte, bensì di ritorno alla vita.
Perchè alla fine il nostro detective sceglie di restare, continuando a lottare anche se non sarà nè bello, nè facile: è la scelta giusta, l'unica possibile per uno come lui.
Ma il dettaglio che mi è piaciuto maggiormente è stato il soffermarsi sulle sensazioni di Jessica, come a voler far capire al lettore che in realtà lei qui non è stata solo la proiezione dei sogni di un uomo che lotta per la vita, ma che c'era davvero, era con lui - in qualche maniera incomprensibile -e gli sarebbe stata vicina in ogni momento, anche in fututo. E questo pensiero è certamente molto rassicurante. :)
Beh, allora avevo ragione a sperare in bene per la sorte del nostro detective dagli occhi blu! Meno male, dai, di questi tempi ci voleva una buona notizia.
Un abbraccio, a presto. :)

Recensore Master
16/04/13, ore 15:41

Beh no, dai, non ho pensato che avresti dato la parola a Sid chiedendogli di raccontare l'autopsia del tuo amato detective! No, sarebbe stato veramente troppo, anche per una che si diletta di sua maestà Stephen King... :)
La verità è che leggere del nostro simpatico patologo al capezzale di un amico in fin di vita, sapendo al tempo stesso ciò che gli (infidi) autori gli hanno riservato in sorte, è parecchio triste, da l'idea di una sorta di premonizione inconsapevole. Ho trovato anche questo capitolo molto intenso e trovo che tu l'abbia strutturato - come dire? gestito - bene, come al solito senza sbavature e rispettando l'anima e il carattere dei personaggi di cui tratti.
Sid è indiscutibilmente lui: con il suo lato scanzonato, il suo humor demenziale e - per forza di cose - noir, ma anche con la profondità dei suoi sentimenti, capace di andare al cuore delle cose e capire le emozioni degli altri pur rimanendosene nel suo regno sotterraneo, come una oscura divinità ctonia.
Mi è piaciuta anche l'idea di raccontare attraverso lui i momenti dell'autopsia di Jessica e immagino che tu abbia fatto questa scelta narrativa perchè tale atto rappresenta inevitabilmente il punto di contatto (uno dei pochi, per come è raccontata la serie) tra Sid e Don; in questo senso è struggente come il dottore, che pure è avvezzo a stare a contatto con i cadaveri, è colto da una specie di pudore di fronte al corpo della ragazza, quello che avrebbe dovuto rimanere per sempre solo dello sfortunato detective e che, invece, è stato profanato dalla morte. Ma, nelle sue mani, anche questo gesto diviene in qualche maniera amorevole, quasi di conforto, proprio perchè non proviene da un estraneo, bensì da uno che ti ha voluto bene... per quanto ciò possa sembrare strano. Un gesto che serve a rinsaldare un legame e perciò non può essere delegato a un estraneo, a uno qualsiasi, giacchè è in effetti l'estremo commiato alla compagan di un amico.
Molto bella questa frase ...(i cadaveri) " non usano l'astuzia della parola, non hanno maschere. Sono corpi. Corpi immobili. I loro cuori, ormai fermi, non possono mentirmi. Le loro intenzioni, ormai dissolte, non possono essere torbide". Triste, ma efficace. 
Però adesso sono sempre più curiosa... chi manca? Mica tirerai fuori Sinclair o Gerrard? :)
Però sarebbe divertente.
Un bacione, alla prossima.
 

Recensore Master
06/04/13, ore 21:08

Mamma che tristezza questo capitolo, Luby! E solo una brava come te a scrivere angst ci poteva riuscire lavorando su un personaggio come Adam, che in verità fra tutti pare il più rassicurante, il più "normale", simile a noi. Diverso dai quasi super uomini e super donne che lavorano insieme a lui e, per questo, magari simpatico... quello con cui ciascuno di noi ha solidarizzato, immaginandosi nei suoi panni quando il capo di rompe le scatole o non ti senti all'altezza della situazione. Adam è questo: il lato umano della squadra, fatto persona.
E qui ci rivela ancora una volta le sue fragilità: un padre autoritario che lo ha fatto crescere sempre pieno di timore, la tendenza a volersi svagare per spezzare la cappa opprimente che talvolta sovrasta gli uffici della scientifica, il suo non sentirsi mai all'altezza, anche quando le circostanze dimostrano l'esatto contrario, e poi le battute goffe, le frasi mai dette al momento opportuno, etc...
Bello anche il flashback sull'11 settembre: la faccenda che stesse dormendo mi è sempre sembrata molto originale e azzeccata, tanto che l'ho usata anche io nella fic che ho scritto su White Collar, modificando ovviamente il personaggio.
La novità è qui per la prima volta entriamo dentro la testa di Adam e allo stesso tempo lui viene verso di noi, aprendosi con l'esanime Don (forse proprio perchè esanime) come non ha mai fatto con nessuno dei colleghi: azzardando persino un parallelismo tra lui e il superdetective dagli occhi blu... per Adam la croce è stata il padre, per Don la sorella.
E se ciò non li ha mai avvicinati durante la normale routine, allora questo è il momento per aprirsi di più, quasi a prendere congedo da un amico al quale non si era mai riusciti a dimostrare davvero amicizia.
Un congedo, mi è sembrato questo: perciò adesso temo per la salute di Don... :(
Un bacione, alla prossima.

Recensore Master
30/03/13, ore 13:06

Guarda Luby, ti ringrazio ufficialmente a nome di tutti i fans di CSI NY sparsi qua e là sul pianeta Terra (e, mi sento di aggiungere, anche per quelli degli altri sistemi solari)!
Perchè sei riuscita a colmare, con la tua consueta delicatezza e grazia di autrice, un vuoto narrativo immenso, come un burrone oscuro che gli autori non si sono nemmeno minimamente preoccupati di riempire, dopo averlo creato.
Quando ho letto il titolo del capitolo, sono stata veramente contenta di scoprire che si trattava di Stella; e aggiungo che sei riuscita a sorprendermi, giacché non pensavo che qualcuno l'avrebbe fatta tornare a NY, dato che in tv non la si è nè vista nè sentita nemmeno quando Mac era in fin di vita...
Ma in verità hai fornito anche una spiegazione a questo improvviso e inspiegabile distacco, o abbandono: una progressiva disgregazione della squadra, un momento di crisi su più fronti (la morte di Jessica, il ferimento di Danny, la vicenda greca) che aveva scavato un solco - impercettibile, ma evidentemente incolmabile - tra Stella e gli altri e giustifica la sua partenza così repentina e all'apparenza immotivata.
Me la immagino Stella che non riesce a staccarsi completamente da quelli che per anni sono stati la sua unica famiglia e continua a seguirli, sia pure indirettamente... è stato così innaturale espungerla come se non fosse mai esistita; forse il suo ritorno qui è necessario ai fini della trama, magari ci sarà qualche altro sviluppo imprevedibile e il dramma di Don potrebbe essere, in questa prospettiva, la causa scatenante di una serie di accadimenti sorprendenti con Stella al centro.
Infine, Stella ha spezzato un cuore... mica vorrà raccontare a Don la faccenda di Adam? Penso che il poveretto per la vergogna si darebbe fuoco in sala mensa. :)
Mia cara Luby, complimenti per questo nuovo bel capitolo e grazie per aver dato voce ancora una volta a Stella.
Tantissimi auguri, a presto!

Recensore Master
24/03/13, ore 10:13

Già, devo dire che Lindsay piace molto anche a me, certamente più di Jo e, in qualche misura, anche più di Stella: perchè è una donna completa, che riesce a tenere insieme - senza apparente fatica - il lavoro di madre e quello di CSI, tenendosi al contempo stretto un marito tutt'altro che docile e che, invece, lei sola è riuscita a "domare".
Sì, perchè quello che mi colpisce in lei è come si mostri sempre solida, anche nei momenti di dolore, sempre sui compos, mai veramente in balia del destino; come rappresenti una sorta di esempio per le donne che tentano di conciliare maternità e lavoro, senza farsi dilaniare dai sensi di colpa: perchè Lindsay, almeno in apparenza, non si fa mettere ko dai sensi di colpa piuttosto che da Shane Casey.
In questo capitolo ho letto l'ambivalenza del personaggio di Lindsay, la sua capacità di coniugare mondi apparentemente lontanissimi, che si esprime sia con la scelta di portare con sé la bimba in ospedale sia anche nei gesti di "materna" tenerezza che riserva al suo amico moribondo. Danny è, invece, sullo sfondo eppure presente e non potrebbe essere altrimenti, dato che in fondo è lui il vero tramite relazionale tra Don e sua moglie.
E poi, gli Affari Interni! Ma insomma, vi pare possibile, una relazione tra Don e Danny? Manco foste una ficwriter con tendenze slash... o forse avete letto "Irreversible" e vi sono venuti i mente torbidi incontri in un motel di Soho?
Vabbè, caliamo un velo pietoso, tanto - comunque vada - vi fanno sempre una magra figura.
E il prossimo, Adam o Sid?
Un bacione ebuona domenica. :)