Ci sarebbe tanto da dire a proposito di questo piccolo frammento di testo che mi hanno linkato quasi per caso.
Piccola premessa, non ho letto tutta la storia, solo questo capitolo, quindi mi scuso in anticipo se ti sembrerò presuntuoso o supponente per aver giudicato il tuo operato solo da un capitolo. Non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, ma in questo periodo non ho molto tempo. Mi riprometto di leggere tutto dal primo capitolo in ogni caso, quando avrò più tempo.
Analizziamo la parte puramente "tecnica" del'operato. E facciamolo dalla prima linea di testo.
Cito: "Una mattinata qualsiasi -"Ogniuno è maestro di vita"-"
Nell'editor salta subito all'occhio una cosa che ci fa storcere il naso: OgnIuno. Quella I di troppo lascia presupporre una non rilettura del testo, e quindi, forse, un disinteresse da parte dell'autore (o autrice). Ma in ogni caso potrebbe benissimo essere un errore di battitura. Andiamo avanti.
Cito: "London Bridge,avevo"
Altra cosa che si poteva, a mio modesto parere, evitare con una veloce rilettura del testo. Dopo un segno di punteggiatura, sia esso un punto, un due punti, un punto e virgola, ci vuole sempre uno spazio. La regola non è derogabile e in generale rende il testo poco scorrevole. Le parole appaiono infatti tutte appiccicate fra loro e non si nota lo "stacco" che la virgola dovrebbe dare.
Cito: "I primi d'Aprile,sono sempre i più freddi a Londra,ma soprattutto perché il cielo prometteva pioggia"
"Ma mentre camminavo,incontrai Chry,Chrystal era una mia amica ed era un ottima massaggiatrice"
Ecco vorrei richiamare alla tua attenzione queste due frasi perché hai commesso lo stesso errore in entrambe. Analizziamole punto per punto e cerchiamo per prima cosa la reggente.
Nella prima dovrebbe essere "I primi d'Aprile ma soprattutto perché il cielo prometteva pioggia", mentre nella seconda "Ma mentre camminavo Chrystal era una mia amica ed era un ottima massaggiatrice". Ho omesso la parte tra le virgole e si nota come tutto il discorso perda il significato che volevi dare. Questo perché hai diviso con una virgola la frase reggente reale. Nella prima è "I primi di aprile sono sempre i più freddi a Londra" (anche se personalmente avrei scritto una cosa più simile a "I primi di aprile sono sempre i giorni più freddi della primavera, specie se abiti a Londra e, come in quel giorno, il cielo non sembra promettere niente di meglio che l'ennesimo acquazzone"), nella seconda "Ma mentre camminavo incontrai Chrys". Niente virgole a separare il soggetto dal verbo, altrimenti, come hai visto, perdi totalmente il senso dei discorso.
Cito: "era un ottima massaggiatrice,qualche volta passavo da lei per un massaggio"
Nella seconda frase ripeti un ovvietà (se è una massaggiatrice è ovvio che la protagonista passa da lei per i massaggi!) ma sopratutto commetti un errore abbastanza comune che prende il nome di "show, don't tell", ovvero, "mostra, non descrivi". Dici che è un ottima massaggiatrice, ma con questa frase lasci ben poco al lettore. Non so quanta importanza volevi dare al lavoro di Chrys nella storia e alla sua bravura in esso, ma se avessi scritto una cosa del tipo "Era una massaggiatrice da cui passavo di tanto in tanto. Amavo la sensazione di benessere che una di quelle sedute riusciva a darmi, con quelle dita e i suoi unguenti Chrys riusciva in pochi istanti a togliermi di dosso tutto lo stress che accumulavo per via del mio lavoro". Non è bellissimo, ok, ma perdonami, scrivo di fretta ^^ però si può già notare come si veda che la donna sia una brava massaggiatrice, non ci si limita ad accettarlo come buono. E' il lettore che lo deduce da quello che ha letto e non sei tu ad imporlo.
Cito: "sghignazzo"
Altro errore di battitura? cominciano ad essere tanti e purtroppo fanno crollare a picco la qualità del lavoro. Ancora, quando scrivi, prendi l'abitudine di rileggere quello che hai letto, magari (anzi, sarebbe meglio) ad alta voce. Noterai un sacco di cose che magari ad una semplice scorsa rapida al PC ti possono sfuggire, come virgole di troppo, o punti che mancano.
Cito: "Sono la dottoressa Ronnie,Ronnie Guerin"
I dottori normalmente si presentano con il cognome e credo che Ronnie sia il nome della dottoressa giusto? Non è proprio un errore questo, anche perché non conosco il personaggio e magari è una una sua caratteristica, ma se risponde ad una chiamata di lavoro per mantenere un tono professionale basterebbe "Dottoressa Guerin, come posso aiutarla?" o qualcosa del genere. Ma ripeto, questo potrebbe variare molto a seconda del personaggio.
Cito: "1°non la conoscevo e 2°la mia reazione rimase così"
Non hai bisogno di inserire un elenco numerato quando scrivi. O comunque, se lo vuoi fare, non scrivere i numeri in cifra (si usa quasi esclusivamente per le date). Andrebbe meglio una cosa tipo "Tanto per cominciare non la conoscevo e secondo, la mia reazione rimase così"
Che però è brutto, è una dottoressa, quindi una figura professionale chiamata da svariate persone, è logico che non conosca tutti i suoi clienti, e soprattutto non avrebbe pensieri quasi di stizza nei confronti di essi no? La parte "la mia reazione rimase così" non ha davvero senso, in quanto descrivi dopo la reazione della dottoressa. Insomma, il termine "rimane" andrebbe sostituito da qualcosa di più adatto.
Cito: "di uno/a psicologo/a"
In una conversazione normale non diresti mai una cosa del genere; senza considerare il fatto che la signorina Modest è a conoscenza del fatto che la dottoressa Ronnie Guerin sia una donna.
Cito: "disse l'indirizzo e io con penna,me lo segnai in una mano"
Torna poco il discorso. Capisco il voler omettere l'indirizzo, ma così suona male. Un "Mi disse l'indirizzo e io rapida frugai nella borsa alla ricerca di una penna con la mano libera. Dannazione, ero sicura di averne almeno una da qualche parte, perché non riuscivo a trovarle mai quando servivano? Un attimo dopo le dita si strinsero sul tubicino di plastica. Trovata! Incastrando il cellulare fra l'orecchio e la spalla segnai l'indirizzo sul palmo; non avevo tempo di mettermi anche a cercare l'agenda"
In questo modo inoltre rendi la scena credibile. Se con una mano regge il telefono e con l'altra la penna, su quale palmo potrebbe scrivere? Potrebbe segnarselo sul dorso della mano con cui regge il telefono, oppure sul braccio, insomma, un po' ovunque, ma non lo dici al lettore, che rimane un po' spiazzato di fronte alla figura della dottoressa Ronnie con tre braccia.
Inoltre un espediente simile ti consente di dare spessore al discorso incerto che inserisci dopo
Cito: "Ehm...Ok,a che ora?"
La dottoressa è incerta lì, non rassicurante. Ma se un attimo prima teneva in bilico cellulare, borsa, penna il tutto mentre appuntava qualcosa in fretta e furia, allora ci si può immaginare lei che cerca di riprendere in mano il dispositivo e di darsi un minimo di contegno.
Cito: "lei rispose che per oggi pomeriggio alle 5"
Manca il verbo.
Mamma mia quanto è venuta lunga questa recensione >.< volevo andare avanti, ma credo che ormai tu abbia capito che genere di errore stavo puntando a farti notare. Sono tutti errori piccoli (a parte qualche strafalcione grammaticale che però credo sia dovuto solo alla non rilettura del testo :) ) che però complessivamente abbassano molto la qualità dell'opera.
Spero che tu non prenda questa critica come un offesa o un mio modo per criticare il tuo lavoro. Il mio intento è proprio l'opposto. Volevo scrivere una critica costruttiva, che non si limitasse ad un "Ah, OMG è bellissimo" o ad un "No, fai schifo come scrittore (o scrittrice? ;) ancora non l'ho capito, scusa)", ma che invece andasse a fare una sorta di editing dell'opera, per spronarti a migliorare. |