Recensioni per
Se non c'è uno specchio non vuol dire che non hai un volto
di ermete

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 60
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
03/04/13, ore 01:40

Sì, no, ok... sono tua. Tua. Fai di me ciò che vuoi in tutte le posizioni che vuoi.
Questa fanfic è bellissima. Poche volte mi capita di arrivare in fondo ad un capitolo di 11 mila parole e dire "no, non finire, ne voglio ancora".
E' una AU geniale. Devo dire che mi hai tratto in inganno, inizialmente; pensavo ad una semplice fobia da PTSD, magari qualcosa collegato sì alla propria immagine riflessa, dunque al proprio io, ma non avevo preso in considerazione la Dissociazione di Personalità e patologie derivanti. Geniale, davvero.
E giustificato. Ogni particolare ha una base logica deducibile, fondamenta mediche, veridicità tangibili. E' tutto perfettamente comprensibile e verosimile.
Sherlock è il solito. Spocchioso, maledetto consulting detective che deve essere il posh di turno e mettersi in mostra. Mentre John... John.
Si vede che non è lui ma al contempo lo è. Ti da una sensazione strana fin da subito. La sua caratterizzazione è splendida, stupenda, con sfumature che si intravedono ma non del tutto. Due John che non sono il John Watson che noi conosciamo ma due parti assolutamente complementari. Geniale.
Mi sa che mi sto ripetendo, ma fa lo stesso.
E' inutile dire quando mi sia piaciuta la scena al 221B. L'esplorazione tattile di John sulla mano di Sherlock. Qualcosa che il "nostro" dottore non farebbe, normalmente, ma in quel frangente sì, perché è la parte di lui completamente libera da freni di ogni tipo, da filtri fra dire e fare... è sensuale, e forte, si sente subito. Mentre la sua parte diurna è quella insicura e che prova paura, apprensione... quella che preferisce un garage perché, nonosatnte lo squallore, da la sicurezza dell'abitudine (e della solitudine, suppongo).
So che mi sto ripetendo, ma è geniale. Una trama meravogliosa che mi ha preso gli occhi e me li ha strappati.
Che dire poi dello stile? Ottimo lessico, lineare, mai pesante. Ogni personaggio è ben caratterizzato e descritto in poche righe, il che non guasta perché risulta scorrevole. Solo in qualche frase ci sarebbe andata una virgola in più, ma saranno state solo un paio.
Per il resto, è una delle cose più belle che io abbia mai letto.
Fra le preferite di volata e, inutile dirlo, aspetto il seguito con ansia.
Un abbraccio <3

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