Recensioni per
In dieci giorni
di Laylath

Questa storia ha ottenuto 49 recensioni.
Positive : 49
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/09/13, ore 22:32

VERDE E ARGENTO!! ^o^
Bene, sono contenta che tu ti sia incentrata sulla bandiera amestresiana (quella vera, che tutti noi conosciamo). Sebbene sia stata un simbolo di dittatura per molto tempo, quella bandiera rappresenta comunque lo stato di Amestris, nel quale i nostri ragazzi hanno riposto la loro completa fiducia e per la quale hanno combattuto contro gli homunculus e, in primis, Bradley. Quell'altra era di per sé simbolo di degenerazione; era ovvio che Mustang non avrebbe mai aperto bocca con una cosa simile alle spalle, soprattutto se ora ha davvero intenzione di realizzare i suoi sogni, che sono anche di tutti loro. Credo che la scelta di porre proprio quella sia anche dettata dal fatto che vogliano far capire di aver accettato i propri crimini, con la promessa di porvi rimedio.
Bella la parte in cui liberano tutti gli altri criminali di guerra. Sicuramente, anche loro vogliono ricostruire il paese partendo proprio da ciò che hanno distrutto direttamente, ovvero Ishval. E' un desiderio collettivo, dove ci sono dei punti cardine davanti ai quali sono tutti d'accordo e tutti si sentono in errore per la guerra civile. Penso che dopo quei lunghi giorni di prigionia, anche il più spietato si sarà fatto un esame di coscienza ed abbia anche solo pensato di voler fare ammenda del proprio peccato.
Ma oltre che parlare di questo, doni anche la tua attenzione sulla figura che ci ha fatto penare più di tutte: Riza. La sua determinazione risorta dopo aver sparato contro la bandiera che non le appartiene viene "sbandierata" con quel solo, secco colpo di pistola.
Il discorso di Roy, poi, non fa una piega: avrebbero sì dovuto pagare per ciò che hanno fatto, certo, ma non da un governo peggiore di quello di Bradley (che poi si diceva prima che fosse meno restrittivo). Molto probabilmente Roy avrebbe accettato di morire se questa democrazia sarebbe stata tale, ma siccome, tutti, indistintamente, hanno dubbi e perplessità su questi nuovi politici, non esita un attimo ad accusarlo di fregarsene di Ishval.
"La nostra vera redenzione sarà lavorare per Amestris!"
E, dato che Ishval ne fa parte, anch'essa sarà ristabilita a dovere. E' anche vero ciò che dice successivamente: che cancellando la storia, e con essa gli errori, si commette un sacrilegio. Si rischia di ricadere in errori già commessi, e questo è peggiore di qualsiasi altra cosa. Si ritorna ad un governo militarizzato, è vero, ma stavolta cento volte migliore di una "democrazia sanguinaria".
Vai, Roy: adesso il monumento te lo meriti davvero! *o*
PS: Scusa il ritardo... u_u

Nuovo recensore
13/09/13, ore 16:03

Ti giuro. Al grido "Verde e argento!" mi sono venuti i brividi! Non vedo l'ora che continui! :)

Recensore Veterano
13/09/13, ore 00:26

Ciao
come promesso eccomi di nuovo qui a recensire, anche se in ritardo.
Prima di tutto ti rinnovo ancora una volta i miei complimenti.
Brava, da come descrivi questo Team mi fai capire che non stiamo parlando di una squadra dell'esercito, ma di una grande famiglia.
Dove i membri non solo sanno quali sono i loro ruoli, ma sono anche capaci di ribaltarli per aiutare chi è in difficoltà.
Nessuno sarebbe disposto a mettere a rischio la propria vita per salvare quella di un altro, invece loro si.
Questo mi fa riflettere e ancora di più apprezzare questi personaggi.
Devo dire che questo è anche il capitolo di Havoc o meglio un' altro elogio alla sua persona.
Non è solo un bravissimo cecchino, ma anche un grande amico che nel momento del bisogno sa toccare i "colpi"( tasti) giusti per spronarti ad andare avanti.
Solo lui era in grado, come hai fatto vedere ,di risvegliare la vera Riza.
Cavoli per un momento ho temuto che volesse ammazzarla davvero.
Sono sorpresa che il colonnello abbia fatto di sua iniziativa le scuse al sottotenente, conoscendo il suo carattere orgoglioso avrei creduto il contrario.
Ma in fondo è un vero leader, capace di porre rimedio ai suoi errori.
Visto che ormai il Team Mustang è ufficialmente risorto dalle sue ceneri non vedo l'ora di vederlo alle prese con il nuovo colpo di stato.
Ah! dimenticavo Povero Ed anche in sua assenza il colonnello lo prende in giro, meno male che c'è qualcuno che lo difende.
Detto questo continua cosi ed aggiorna presto.
Alla prossima.
(Recensione modificata il 13/09/2013 - 12:54 am)

Recensore Veterano
12/09/13, ore 22:52

Ed il grande enigma fa ancora una volta capolino: perché Melanita si perde queste perle di fanfiction, ed è poi costretta a fare maratone di un'ora davanti al computer con il fiato sospeso, le lacrime quasi agli occhi, ed una vocina malefica che le consiglia di andare a dormire perché così, casualmente, ha un esame in arrivo?
Mah, lascerò queste fondamentali domande senza risposta e mi limiterò a dire che adoro come scrivi. Sono sicura di averlo già detto, ma voglio ribadirlo: tu hai un modo di catturare il carattere dei personaggi e trasporlo in parole che mi mette i brividi. Sei anche brava a gestire tutti i personaggi del Team Mustang senza lasciarne in ombra alcuni per lasciare spazio agli altri, e qui lo dimostri ancora una volta. In particolare, amo assolutamente il modo in cui descrivi quel cucciolo di Fury *_*
Per quanto riguarda questo capitolo in particolare, era proprio ora che Riza si riprendesse, ero terribilmente preoccupata per le sue condizioni. Ed è perfettamente giusto che sia stato Havoc a trovare le parole giuste. Ho già detto che amo anche Havoc? No, vero? Ehm, ormai avrai intuito che amo un po' tutti i personaggi di Fullmetal Alchemist, ma non posso fare a meno di ripeterlo.
Detto questo, la scena tra Havoc e Riza è stata splendida e mi ha tenuta incollata allo schermo. Per adesso, è la mia preferita in assoluto in tutta la fanfiction.
Non vedo l'ora di vedere la squadra di nuovo in azione, finalmente al completo, quindi aspetto il prossimo capitolo!

Melanita

PS: possibilità di vedere/sentire di nuovo Edward? Almeno la sua reazione alla mancata impiccagione? Sì, vero? *sguardo implorante*

Recensore Master
12/09/13, ore 15:31

La situazione fra Riza e Kain qui si ribalta: ora è lui che si prende cura di lei. E' evidente che al ragazzo questo risulta alquanto strano. Essere grandi significa anche supportare persone più grandi di noi, ma ovviamente questo concetto gli è stato sempre estraneo, fino ad ora. Sono stati sempre gli altri a considerarlo come il cucciolo da proteggere, anche se lui ha saputo farsi valere in molte occasioni (soprattutto con le sue amate radio).
E vediamo anche che riesce a darsi un'immagine vera di Mustang, e non quella idealizzata come eroe delle favole, anche se Roy ha buone intenzioni. E sono proprio queste che hanno fatto di lui un modello da seguire, non di certo la figura dell'alchimista di fuoco che ha massacrato un'etnia.
E nella scena della riappacificazione fra il colonnello e Havoc, hai confermato ciò che già aleggiava su questa squadra: anche se hanno bisogno del loro capo, senza di lui sanno cavarsela egregiamente in situazioni di pericolo, proprio come hanno dimostrato i soldati di Briggs il giorno della Promessa.
"il tenente è incazzato nero"... :P
Beh, sicuramente ha accettato di dover morire, su questo non ci sono dubbi. Ma ora che è fuori da quella prigione, le è impossibile ritornare in trance con tutti quegli stimoli intorno. Riportarla in "vita" dopo tutta quella convinzione l'ha inevitabilmente fatta ricadere sul desiderio di continuare a vivere. Perché il patibolo era l'unica via di scampo da Ishval, per lei (non ce la vedo in un ipotetico suicidio), ed ora che la sua morte è stata sabotata, il suo inferno personale continuerà. Ma c'è una luce in tutto questo buio: la speranza di una rinascita vera, e non quella fasulla, ipocrita ed egoista del nuovo governo. Havoc glielo fa capire, con pochissimo tatto, devo ammetterlo, ma comunque le "mostra" la differenza e gliela fa vivere in prima persona. MI hai fatto ricordare sempre "Torri di rondelle": la pistola non è solo un'arma per uccidere, ma anche per salvare la vita di qualcun altro, sparando a chi vuol far del male a qualcuno oppure *a non sparare affatto*. E se Riza l'ha fatto anche una sola volta, allora vuol dire che non merita la morte e può benissimo ricominciare daccapo. Non è come Kimblee o Basque Grand, freddi ed incapaci di salvare.
Jean era l'unico perché anche lui sa che vuol dire gettare l'occhio nel mirino e far fuoco, oltre che possedere un fottutissimo spirito di persuasione. A modo suo, ma pur sempre persuasione (<3). Fury non era adatto per questo compito. Troppo puccioso e facilmente impressionabile. Riza non avrebbe battuto ciglio di fronte a lui e ai suoi modi gentili.
Insomma, con quel titolo le poni due scelte senza mezzi termini: vivere o morire. anche spiritualmente.
Molto bella la scena in cui Roy spinge l'arma verso di lei. Brevissima eppure intensa, tanto da far cadere il coltello a Fury! XP
Blava!!

Recensore Veterano
11/09/13, ore 17:13

Ciao
anche se in ritardo eccomi qui a recensire.
Dopo due capitoli d'azione ci voleva proprio questo intermezzo per scaricare l'adrenalina.
Non so perché ma vedo benissimo Falman nel ruolo di infermiere.
Forse sarà per il suo carattere o per la dolcezza con cui si occupa di Riza.
Hai fatto bene anche ad inserire la scena del cane poiché smorza la tensione e da la parvenza di casa.
Come ti avevo già detto ero curiosa di vedere la reazione di Mustang e come i suoi uomini lo avrebbero affrontato.
Ti dirò che non la potevi scrivere in modo migliore.
Tanto di capello perché anche in questo capitolo hai rispettato la caratterizzazione dei personaggi.
Ho percepito all'inizio molta tensione e soprattutto rammarico più che rabbia da parte di Havoc.
Lui ha bisogno di una guida in cui credere per affrontare questa nuova realtà che lo disgusta, in fondo è un uomo che nasconde l'insicurezza con la sua impulsività.
Breda ha fatto bene ad allontanarlo se no sarebbe scoppiato uno scontro ed immaginando le conseguenze non solo sarebbero stati scoperti ma anche il nascondiglio distrutto.
Povero Fury viene sempre considerato un bambino anche se non lo è.
La sua reazione è stata del tutto normale e mi è sembrato di vedere in queste scene gli sproloqui di Ed.
C' è da dire che il sergente è adulto e a differenza degli altri sembra il più maturo.
Brava mi piace questa nuova versione del sergente.
Mi fa una tenerezza incredibile.
Hai fatto bene a lasciare soli il colonnello e Breda, sicuramente lui è l'unico che lo può aiutare ad affrontare i demoni del passato.
Per me Roy è tornato quello di sempre, ma la prigionia e il processo hanno risvegliato il suo senso di colpa.
Dalla tua descrizione mi è sembrato che finora lui non abbia affrontato questo ma piuttosto lo abbia relegato nel suo inconscio.
Ed adesso invece di reagire per costruire un mondo migliore preferisce la via più facile per fuggire.
Essendo questa una sfida Psicologica complessa l'antagonista non poteva che essere lo stratega del team.
Devo dire che Breda oltre ad essere bravo sul campo è anche un ottimo psicologo, è riuscito a fare breccia sfruttando l'unico punto debole dell'altro l'ambizione.
In sostanza ti dico che questo capitolo è sinceramente quello che mi è piaciuto di più tra quelli scritti finora in quanto in questa sei riuscita più delle altre volte a far emergere la componente emotiva dei personaggi.
In questo oltre alle tue ottime capacità ti aiuta moltissimo lo stile semplice ed incisivo che rende questa fic scorrevole e piacevole da leggere.
Detto ciò continua cosi e aggiorna presto.
Alla prossima.

Recensore Junior
11/09/13, ore 13:31

Ciao,
è da tanto che volevo lasciare un commento su queta storia,ma non ne ho mai avuto tempo.
Allora innanzitutto volevo farti i complimenti per come scrivi,la lettura delle tue fan fiction risulta scorrevole e di conseguenza molto piacevole.
Il tema della tua fan fiction è delicato e non molti lo affrontano.Tu hai saputo raccontarlo in modo impeccabile.
Hai soffermato molto l'attenzione su come i 6 componenti della squadra siano uniti e di come rischierebbero la vita pur di aiutarsi a vicenda.
Sei stata molto attenta alla psicologia di ogni singolo componente che non si discosta,a mio avviso,da come è descritta nel manga.
Mi sono piaciute le reazioni di Roy e Riza alla loro prigionia,in apparenza così diverse ma dettate da un unico e terribile nemico:il senso di colpa.
Ho apprezzato sopratutto i capitoli 10 e 11 ovvero i capitoli dell'azione,dove si è visto un forte affiatamento.
E,sono contenta che il colonello sia finalmente tornato l'uomo ambizioso e combattivo di sempre!Non vedo l'ora che anche Riza ritorni il nostro tenente di sempre,magari dopo una chiacchierata con Roy o Havoc.^^
Continua così,ancora tanti complimenti
Ciao ^^

Recensore Master
11/09/13, ore 12:32

La dolcezza di Falman... *-*
Molto delicata la scena iniziale: quello che ci voleva dopo capitoli di azione :)
Ahahah quando hai scritto "stratega" sai che mi hai rimandato a Kongming? XD Ok, basta, torniamo a FMA... *cough, cough* u_u
Hai fatto bene a porre un faccia a faccia fra Mustang e Breda: il sottotenente ha la mente decisamente più fredda rispetto ad Havoc. Mi dispiace ammetterlo, ma con quest'ultimo si sarebbe potuta scatenare una lite, anche se ha tutte la certe in regola per avere la ragione dalla sua parte. Già i toni stavano per alzarsi da quando si era pronunciato il nome di Ishval, e non penso si possano permettere una rissa! XD Perciò, hai mandato via tutti, per svariate ragioni, e hai lasciato le menti più razionali del gruppo, escludendo Vato.
Inoltre, Breda ha ragione: ciò che può essere giusto per uno non necessariamente lo è per qualcun altro. La questione di Ishval però è leggermente diversa: Roy ha voluto rimanere a guardare fin dove si spingeva l'odio degli esseri umani tentando di cambiare le cose, al contrario di Alex, che ha voluto abbandonare il campo. Se non ricordi male, poi Armstrong nel manga dice che "avrebbe dovuto lottare" contro l'errore dell'esercito. Ciò significa che si è "pentito" di aver lasciato Ishval, in un certo senso. Ecco perché poi non ha mai rassegnato le dimissioni.
Ed ecco perché i suoi uomini hanno seguito un "assassino", più che un eroe, di guerra: hanno creduto che arrivasse al vertice cambiando la situazione *sul serio*, e non scatenando guerre di cui Central City era quasi all'oscuro (che poi c'era di mezzo lo stemma di sangue, quella è un'altra storia). Non mi è parsa una conversazione fra colonello e sottotenente, quanto per una presa di coscienza fra due anime di cui una credeva fermamente nell'altra, e viceversa. I gradi vengono messi da parte, anche per far spazio al risentimento che hanno covato per lui fino a quel momento, e questo è incredibilmente umano.
Questa democrazia distorta non ha nulla di giusto, specie se aggiunge ad Ishval la condanna per il colpo di stato contro Bradley, il dittatore che ha comandato quello sterminio. Un controsenso in piena regola. -.-
Complimenti!! :)

Recensore Veterano

Ciao
come promesso eccomi qui a recensire.
Anche questo capitolo è ricco di pathos e suspense ed è ancora più avvincente della prima parte.
Se lo scorso capitolo era incentrato su Riza e Havoc , questo è su Fury e Mustang.
Certo che Falman è un vero gentiluomo, dì uomini come lui ne esistono veramente pochi.
Soccorre il tenente e nello stesso tempo la rassicura.
Povera Riza il trauma dev'essere stato talmente forte che per la paura è svenuta.
Quanto la capisco, mi meraviglio che non le sia venuto un infarto.
Immagino il sospiro di sollievo che ha fatto quando si è sentita al sicuro.
Per lei per fortuna l'inferno era finito.
Sembrava una principessa svegliata dal principe azzurro.
Mi sa tanto che da come lo descrivi che Jean ha la stessa bravura di Riza a sparare.
Basta vedere come ha colpito la prima guarda, non c'è che dire un tiro da maestro.
Fanno bene i compagni a fidarsi della sua mira da "occhio di falco".
Ancora una volta mi fai capire quanto questa squadra è affiatata, riescono a sincronizzarsi alla perfezione.
Il salvataggio di Fury è stata strepitoso, avevano ragione gli altri solo lui era in grado di affrontare il colonello.
La sfuriata di Mustang era da manuale, sarebbe stato troppo strano che non la facesse.
Dopotutto lui ha fatto di tutto per salvare i suoi uomini e non per vederli rischiare la vita in questo folle piano.
Grazie per aver fatto ritornare il vecchio colonello.
Era ora che abbandonasse il ruolo di vittima e ritornasse l'alchimista di fuoco.
Tanto di capello perché lo fai ritornare in grande stile e mi è sembrato l'araba fenice risorta dalle sue ceneri.
Geniale l'idea di farli pronunciare gli ordini al microfono, in fondo è lui il vero leader del suo team.
Quasi mi dimenticavo di farti i complimenti anche per il ruolo del popolo una volta tanto serve a qualcosa anche se crea scompiglio.
Finisco col dirti che il diversivo di Breda era spettacolare, per non dire altro.
Mentre leggevo immaginavo la scena con lui che si divertiva come un pazzo.
Credo che con questo capitolo ti sia superata di nuovo e hai ampiamente superato le mie aspettative.
Brava! Continua cosi.
Alla prossima.

Recensore Master

Eccolo, il famoso diversivo di Breda! XD Grande!! XP
In particolare, mi è piaciuto molto il "diverbio" fra Mustang e Fury. Si è ripreso dalla sorpresa giusto in tempo per sgridare il pulcino che voleva salvarlo! *^*
Mustang, se non la finisci niente monumento commemorativo!! è_é Anche se devo ammettere che ha subito compreso che quella "prova di fedeltà" era volta a salvarli, tant'è vero che una "piccola parte di sé esultava", come se in fondo se lo aspettasse. Certo, vedere Riza che cade giù per il palco a 'mo di sacco di patate non è stato il massimo, ma almeno non ha visto quella maledetta corda tendersi.
Inoltre, mi complimento con il nostro fumatore preferito! ^-^ Ha saputo calcolare alla perfezione i movimenti sia propri che quelli dei suoi commilitoni; peccato che Kain e Roy si siano ritrovati con la ritirata tagliata! Il "pulcino eroe"!!!! ^///^ Meno male che Mustang si è ricordato di essere capace di usare l'alchimia! XP Ironia Havocniana!!
Quando poi hai scritto che non necessitava più di cerchio alchemico, ho detto: "E' vero, che scema che sono!" XD Avevo già cominciato a pensare dove andasse a raccattare qualcosa per poterlo tracciare ed invece no ho fatto caso a questo dettaglio. Pardon!
Si capisce benissimo che è un errore di battitura, ma lo è anche in senso grammaticale: devi mettere "Rischiò" al posto di "rischio" nella parte in cui Falman corre via dopo l'ordine di Havoc. In più "pignoleria time" (XD): "Dopo che ebbe accertato che i soldati non si avventurassero verso dove era scappato Falman..." puoi farla così: "avventurassero verso la direzione imboccata da Falman" oppure "in/nella direzione in cui Falman era scappato".

Per il resto, sto sgambettando come un neonato felice! Brava!!

Recensore Veterano

Ciao
sono di nuovo tornata a recensire.
Anche questo capitolo è ricco di pathos e suspense, peccato che si concluda nel momento più importante.
Certo che sai come prendere il lettore e invogliarlo a leggere per sapere come finirà.
Povero Mustang anche se non lo vuole ammettere ha paura della morte e cerca da solo di farsi coraggio.
Complimenti hai di nuovo rispettato il personaggio.
Per me anche se ha ucciso molte persone è un uomo buono, un leader nato anche perché in questa situazione si preoccupa del tenente e cerca di starle vicino per quanto gli è concesso.
Una persona cosi sarebbe da sposare.
Veramente toccante la scena in cui è in cella con Riza.
Mi sono commossa tantissimo, sembrava l' ultimo addio tra due amanti.
In questo capitolo ti sei ulteriormente superata con la descrizione di Jean e della pallottola.
Lo sparo era cosi ben descritto che ho immaginato la scena e trattenuto il fiato finché il proiettile non si è incastrato nella trave.
Per non parlare della scena di Havoc, che si può dire che con questo capitolo hai reso omaggio al suo ruolo di cecchino.
Per il tenente, come avevo già fatto notare, non poteva restare nel suo stato di apatia ancora per molto.
Peccato che il risveglio sia avvenuto nel momento più tragico.
Mi fa una pena dev'essere orribile trovarsi davanti tutte quelle persone che assistono alla tua morte.
Certo che il popolo non fa una bella figura, si fa manovrare come niente dai politici invece di ribellarsi.
Per caso ti sei ispirata agli spettacoli orrendi del Colosseo?
Ho avuto l'impressione che queste esecuzioni fossero un modo per distrare ed accattivarsi le simpatie del pubblico.
Se la prima parte è cosi non oso immaginare come sarà il seguito.
Per favore aggiorna presto.
Comunque continua cosi e buonanotte.
Alla prossima.

Recensore Veterano
09/09/13, ore 23:01

Ciao
come vedi anche sedi notte sono di nuovo qui per recensire.
Aspettavo con ansia anche questo capitolo perché ero curiosa di sapere quale sarebbe stato il piano.
Devo dire che vedo molto bene Jean nel ruolo di Leader anche se non se ne rende conto lui possiede queste caratteristiche.
Basta vedere come ha saputo confortare e proteggere i suoi compagni.
Inoltre possiede un carattere buono e mite che gli permette di capire ancora meglio i sentimenti degli altri e cosa più importante è riuscito ad accattivarsi la fiducia degli altri.
Questo per me è essere un buon leader e se potessi anche io lo seguirei fino alla fine.
Posso dirti una cosa ti faccio i miei più sinceri complimenti perché ogni volta fai emergere alcune caratteristiche che fanno di questa squadra un gruppo.
Sono talmente uniti tra di loro che non solo basta uno sguardo o una parola per capirsi, ma sono in grado di lavorare perfettamente solo tra loro.
Non accettano l'aiuto di altri perché sono già completi e rovinerebbe la loro armonia.
Dimmi tu se questo non è un gruppo!
E' stata geniale l'idea di far salvare il colonello a Fury perché come dice Breda scatta subito l'istinto di protezione.
Il rapporto tra Roy e il piccolo sergente ha sempre avuto i connotati di un relazione tra padre e figlio e forse questo è l'unico modo per fare breccia nel cuore del suo superiore.
Non vedo l'ora di vedere la reazione di Roy a ciò e come Fury si comporterà.
Favoloso il confronto tra Havoc e Mustang ci voleva proprio per alleggerire la tensione.
Poi credo che servisse per sondare il terreno.
Certo che Havoc sa come prendere i suoi superiori.
Ti dirò sono riuscita ad immedesimarmi bene nei personaggi che ho provato le loro stesse emozioni.
Povero Roy ormai è talmente traumatizzato che ha accettato la situazione, anche se il ruolo di vittima non li si addice poiché lui è un combattente nato.
Devo dire che lo capisco è difficile portare sulle spalle uno sterminio di massa.
Povera Riza invece che affrontare la realtà ha deciso la via più comoda per non soffrire, però quest'atteggiamento non può durare a lungo.
Sono curiosa di vedere cosa farà quando si troverà sulla forca.
Sicuramente si sveglierà e tenterà di reagire.
Brava per aver mostrato il lato umano del tenente.
Dopotutto è una donna di buon cuore e non un automa.
Ti rinnovo i complimenti perché tra le altre cose risvegli il lato analitico e psicologico che è in me e non tutti ci riescono.
Ben fatto questo capitolo è ricco di pathos e suspense che mi hanno incollato al capitolo fino alla fine.
Continua cosi e buonanotte.
Alla prossima.

Recensore Master

Della serie: Giulia-si-diverte-a-interrompere-sul-più-bello!! XD
Anyway, capitolo denso di tensione, oh, mio...
Soprattutto denso di *Riza*, di *Jean* ed anche di senso di colpa di Mustang. Quaest'ultimo prima aveva accettato che lei non gli avrebbe mai permesso di salvarla; ma proprio quando il boia la conduce sopra la botola ecco che si ridesta e tenta uno strattone. Penso proprio che sarebbe una reazione perfettamente attendibile, specie per lui. SI rende conto che avrebbe potuto fare di più.
Riza intanto si risveglia dal suo stato di trance e si ritrova davanti a tutta quella gente. Un momento davvero inappropriato per perdere la propria freddezza, sono d'accordo con Jean. Mi è piaciuta un sacco la parte in cui sente sopra di sé il sole ed il cielo: palesi richiami alla vita che le danno ri-attinenza alla realtà e finalmente, le provoca una reazione umana (le lacrime). E quel *qualcosa che brillava*: è stato bellissimo capire che ha l'impressione che c'è qualcosa che *va e non va* allo stesso tempo.
Quando hai descritto la parte della bellezza del fucile, ho visto davvero davanti agli occhi Havoc che guardava nel mirino, e ho fatto: *ç* Così come ho *amato* l'alternanza fra Riza e Jean durante l'apertura della botola (e quel proiettole che s'incastra nella trave).
Insomma, in questa prima parte hai superato te stessa! :D
Brava!! *^*

Recensore Master
09/09/13, ore 12:35

Suspence alle stelle!! *o* ahahahaha
Eh, si... Il colonnello non la prenderà granché bene... Era ovvio che avevano preso in cosideraziona quello che ho detto! u.u Però hanno ragione: Fury è l'unico che seguirebbe con pochissime esitazioni, perché quello che in solitudine è più "vulnerabile" ai loro occhi. Sulla visita di Havoc niente da dire... è come se pretendesse spiegazioni per non aver provato a scagionarsi. Ma più che altro, penso che abbia voluto sondare il suo stato d'animo.
"In cosa dobbiamo credere?"
Glielo chiede perché finora hanno creduto in lui e nel suo sogno di rinnovamento. Senza contare che è la loro "guida", più che "balia" XD
Alla fine, quando Havoc si rende conto di esser stato il capo in quei giorni, forse non se ne rende conto perché non è quello il suo ruolo. Quell'appellativo spetta soltanto a Mustang e questo lo pensano tutti. Leader è l'ultima parola che Havoc attribuirebbe a se stesso.
Se il colonnello muore, anche se loro vorrebbero portarsi avanti, comunque ci sarà un tassello che mancherà nella squadra. Jean non sopporta vederlo in quel modo così arrendevole. Non lo riconosce più. In altre occasioni Mustang avrebbe combattuto fino a morire (vedi Roy VS Lust), ma ora da' sul serio l'impressione di essere un uomo che accetta tutto quanto, perfino una punizione che avrebbe reputato come inammissibile, per quanto possa ritenerla giusta. Con Hawkeye è diverso: sa che è giusto che venga giustiziata, ma d'altro canto sa bene che in questo modo non può fare un'ammenda pratica dei suoi peccati, erché una cosa è pentirsene silenziosamente, un'altra è sbandierarlo ai quattro venti, rimboccarsi le maniche e ricostruire tutto con le proprie forze. Ecco perchè "non è in pace con se stessa sul serio". Può soltanto accettare l'impiccagione come uno "scambio equivalente" ma come avevi detto qualche capitolo fa: "la loro morte non cancellerà la guerra di Ishval". Lei ne è consapevole, come tutti. Ma lì dentro non può far altro che sfuggire dalla realtà, rifugiandosi nel suo Inferno personale. Ma quel piccolo tremolìo ha fatto constatare a Roy che non è solo, che lei è ancora nella sfera umana, e non riveste completamente gli "abiti" di un angelo della morte.
*ansia, ansia*
Vai così! XD
Complimenti ancora!

Recensore Junior
08/09/13, ore 23:02

Non ho parole per descrovere questa fanfiction! Meravigliosa...scrivi benissimo e sei riuscita a farci sentire noi in prigione...Complimenti per davvero...Logicamente mi è dispiaciuto che Riza avesse reagito così, l'hai quasi storpiata nel suo carattere originario, ma l'hai resa talmente donna...