Recensione/valutazione valida per il contest "La ragazza e il soldato" indetto sul forum di EFP

Grammatica e ortografia: 10/10
Da questo punto di vista mi pare che non ci sia nulla da segnalare da questo punto di vista, o almeno nulla di così rimarchevole che possa inficiare sul punteggio
Stile: 8/10
Non nego che lo stile sia fondamentalmente buono e leggibile, ma mi sembra un po’ ridondante, mi sembra come se fosse ispirato a certa narrativa coeva o precedente all’epoca dei fatti, dove non si sprecavano parole per mostrare la bellezza eterea e il contegno gentile della fanciulla protagonista e gli effetti perniciosi che essa causa su chi l’avvicina.
Originalità: 7/10
Devo dire che almeno non hai pensato di far interpretare il ruolo della protagonista alla ormai inflazionata (non per sua colpa) Anastasia, ma non posso dire che la storia sia particolarmente originale, rientra in quel genere di storie che si potrebbe definire da “bella e la bestia” dove appunto la bella ammansisce con il suo fascino chi invece suscita timore o a quel tipo di storie dove la fredda ideologia cede il posto ad altro tipo di considerazioni, decisamente apolitiche (per fortuna che in questo caso il commissario politico ha proceduto all’esecuzione prima che nella sua mente potessero farsi spazio “pericolose idee controrivoluzionarie”).
Gradimento personale: 8/10
Non è questa la sede per analizzare le ragioni dell’eccidio di Ekaterinburg (che oltre a necessità politiche era un gesto simbolico, un po’ come per il passaggio attraverso i favori di Madama Ghigliottina dei coniugi Capeto durante la Rivoluzione francese, bisognava uccidere i rappresentanti del vecchio regime perché il nuovo potesse vivere) il problema è che se è stato un gesto crudele quello di uccidere la famiglia imperiale, ho il sospetto che non le si renda giustizia trasformando l’infelice fanciulla in una sorta di Mary Sue di fronte alla quale le rose non ardiscono sbocciare (almeno che quello non sia il punto di vista della guardia rossa combattuto tra la repulsione che dovrebbe provare per lei e per quello che rappresenta e l’attrazione che suo malgrado prova per lei, scoprendo che non era una specie di essere alieno che viveva isolato nello sfarzo di corte e che era indifferente di fronte alla miseria abietta in cui versava gran parte della popolazione, ma una ragazza che titolo a parte si rivela degna di considerazione diversa, che forse in un altro contesto non avrebbe odiato, ma in un altro contesto difficilmente si sarebbero incontrati…).
Interessante il riferimento a Tolstoj e a Dostoevskij, il primo sognava un rinnovamento della società fino a fondare una specie di parareligione, ma certo non si aspettava un cambiamento violento della società russa; il secondo, dopo un periodo di contestazione (con breve soggiorno in Siberia) descrisse ne I Demoni la natura distruttiva dell’essere rivoluzionario.
Caratterizzazione dei personaggi: 4/5
Guinizelli diceva che a “cor gentile rempaira sempre amore”, evidentemente non aveva conosciuti i guasti delle ideologie del “secolo breve”, dato che il protagonista tutto ha tranne che un “cor gentile” (o se l’aveva è sparito con gli anni, a cominciare dall’analisi delle condizioni pietose in cui si trovava il paese), su di lui sarebbe troppo facile dire che è il prototipo di quello che poi passerà alla storia come “homo sovieticus”, tutto casa e dottrina di partito, ma bisogna cercare di comprenderlo, lui è convinto di essere l’alfiere del glorioso esercito che porterà il sole dell’avvenire, e questo non può essere certo oscurato da una ragazza pur bella e dolce ma che rappresenta, nel quadro dell’ottica marxista- leninista della lotta tra classi, il passato che deve scomparire; quanto alla giovane, è caratterizzata con molta (forse troppa) dolcezza, se non riesce a maledirlo nemmeno quando lui si avventa per finirla, ma forse quello è il massimo di gentilezza che poteva usarle stando il momento e la congiuntura; lo si potrebbe definire un atteggiamento da martire che perdona i suoi carnefici, con queste basi non c’è da stupirsi che la chiesa ortodossa russa abbia provveduto alla santificazione dei Romanov..
Attinenza al tema: 5/5
Da questo punto di vista nulla da eccepire, ci sono entrambi gli elementi richiesti dal contest e i due personaggi interagiscono tra loro.
Totale:42/50

Wow! Allora, premetto che amo la storia e mi piace molto la parte riguardante la rivoluzione russa. In secondo luogo, studio la lingua russa a scuola, Kostja è il mio soprannome, anche se sono una ragazza e non mi chiamo Costantina (esiste?).
Questa storia sembra davvero bella, anche se, essendo al primo capitolo, deve ancora svilupparsi. Non ho voluto andare avanti a leggere e poi recensire per poter esprimere un parere imparziale e non influenzato dagli altri capitoli.
In un capitolo relativamente breve hai descritto molto bene i pensieri del protagonista, non è cosa da poco!
Dunque, ancora complimenti, mi piace!
A presto
Conny Guitar

No, ok... Non so che dire... Solo, come hai fatto? Cioè, voglio dire, come hai fatto a scrivere una storia così intensa, drammatica, romantica e cruda come questa in tre capitoli e in quaranta righe? Mamma mia, incredibile! L'ultima parte è stata semplicemente ecclesa! Non ho pianto solo perché ho gli occhi troppo secchi di sonno xD
Brava, complimenti! Hai la mia stima, come già avevi capito. A dirla tutta mi dispiace sia già finita e che sia finita così, ma dopotutto questi sono i fatti storici e nella mia storia mi ritrovo ad affrontare quasi lo stesso tema solo che il punto di vista è ben diverso. Va molto di moda la Russia, ultimamente, non trovi? Hahahah a parte gli scherzi te la sei cavata bene anche con i cenni storici, tutto ben descritto e inserito alla perfezione nei sentimenti di Kostija.
Triste, emozionante e struggente, ecco come la definirei; ti auguro di vincere con questa storia al contest, anche se non conosco le altre che vi partecipano, ma la tua sicuramente ha possibilità di vittoria non inferiori a quella di una storia di svariati capitoli e trama contorta (un po' come l'altra mia storia xD)
A presto, spero di leggere altre tue storie interessanti.
Un bacio.
Tua, Zanna Aleksandrovna Metanova

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Ciao : ) Volevo iniziare dicendo che la tua storia è semplicemente meravigliosa! Adoro i due protagonisti e ti faccio i miei complimenti per come sei riuscita a descrivere il loro mondo interiore (in particolar modo quello di Kostija) così bene : ) Parlando di Kostija posso solo dire che è un personaggio particolare, a volte mette angoscia (ma prendila in positivo) e grazie a questo senso il lettore riesce ad entrare meglio nella situazione stessa e a comprendere il personaggio, in un certo senso entra in empatia con lui. : ) Mentre nel caso di Marija posso solo dire che è favolosa! : ) Emana un senso di pace e di perdono assoluti, sembra quasi che sia in grado di placare, nel lettore, l’angoscia provocata da Kostija e questa cosa è straordinaria : ) E poi non posso non farti i miei complimenti per come sei riuscita a descrivere attraverso le emozioni di Kostija la situazione esterna ovvero quello che accadeva intorno ai due giovani : ) Storia molto drammatica che tu hai saputo descrivere con molta emotività e questo mi piace : ) Non ci possono essere commenti negativi per questa storia secondo me : )
Alla prossima
Marti : )

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Ho riletto più volte l'ultima frase, mi dicevo no, no non è possibile!
Mi hai tenuto col fiato sospeso tutto il tempo e speravo che magari Marija fosse risparmiata! 
Ma forse è meglio così.... Ci vediamo alla prossima, Kim e spero che la tua storia possa vincere il contest! 
PS: potresti passare a leggere Questo Piccolo Grande Amore? Grazie ;)

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Oh Kamilah, ma che hai fatto O_O
Mi hai fatto piangere?!?! Oh mio Dio, è una delle storie più tristi, belle, vere e crude che abbia mai letto, e ti adoro!
I pensieri brevi e concisi, la realtà senza veli qui descritta, gli ultimi attimi di vita di quelle povere persone... ho sospirato fino all'ultimo, quasi ho sperato che almeno Mashka si salvasse, ma purtroppo tu racconti una storia vera e non si può certo cambiare :(
Ti sei superata, davvero, questo finale è l'unico e il solo che vada bene per una storia come questa; complimenti, davvero.

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Cara, ti basti sapere solo questo: mi hai fatto piangere!D

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Ciao Kamillah, trovata e letta in un baleno, mi piacciono le storie sui desideri negati, introspettive e drammatiche e tu, ci sai fare...aspetterò con ansia di leggere il seguito ! a presto D

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Eccomi qua :D
Non potevo non recensire questa fantastica mini-long, proprio non potevo; appena vedo scritto qualcosa in russo con sotto il tuo nome devo assolutamente leggere e dirti quanto sia fantastico quel che scrivi. E' davvero toccante questa flash-fic, breve, concisa ma dalle mille sfumature. C'è la bellezza di Marija, il combattimento interiore di Kostija, il tutto sullo sfondo della tragica Rivoluzione che purtroppo ha mietuto innumerevoli innocenti vittime come tu stessa hai testimoniato. Peccato non sia più lunga, avrei davvero voluto leggere qualcosa in più, magari degli approfondimenti; che dire, aspetto il seguito e spero davvero tu possa vincere questo concorso :)
Un bacio e alla prossima (appena torno a casa stasera andrò avanti con "La figlia del re", non vedo l'ora!).

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красивый! У меня нет слов...
Ok, dopo questa breve parentesi, che in seguito riprenderò, ritorno italiana e mi presento:
Io sono Jo Wild, ma puoi chiamarmi anche Žanna Metanova. Quel nome ha una spiegazione, che dovrò darti per farti capire il perchè ho inserito fra le preferite la tua storia. Il nome "Žanna" è il mio nome russo e "Metanova" è il cognome del personaggio del romanzo che ho amato e sto amando ancora... Parlo de "Il cavaliere d'inverno" e credo che tu lo abbia letto, in caso contrario, dovrai farlo perchè è meraviglioso. Il motivo fondamentalmente è questo: io sono inesorabilmente attratta dalla cultura, le ambietazioni, i nomi, e i soldati che c'erano in Russia nella prima metà del XXI secolo, ma non della politica... La tua storia è semplicemente perfetta, scrivi in prosa ma la tua è poesia e in un certo senso mi ricorda "Il cavaliere di bronzo" di Puškin, il poema emblema della Russia, a parer mio.
Ti dirò, è raro trovare storie ambientate in questo luogo perennemente tormentato da guerre e gelo, nessuno, o quasi, si addentrerebbe in patronimici, abitudini, nome strani, e troppi accenti per una storia di questo genere. Una bella gatta da pelare, insomma. Ripeto, sfiori quasi la poesia con le tue parole anche fin troppo vibranti. Mi domando che lavoro tu abbia fatto per studiare e scrivere ciò, dato che le "Storiche" sono sempre un botto impegnative... Lo so perchè anche io ne sto scrivendo una, ma nella sezione "Romantico". Apprezzo davvero il lavoro che stai facendo,che farai, e già da questi due capitoli, di poche righe tra l'altro, hai saputo delineare egregiamente l'aria che si respirava a quei tempi, di certo non felice... Io ho un debole per il meloderammatico e le passioni umane esternate con "Sturm un Drang", per il dramma, l'erotismo velato e quello tangibile, ma non volgare, per l'amore e la speranza, ma nonostante cià il finale drammatico è quello che più preferisco. Mi aspetto molto da questa storia ma, sinceramente per l'ottima piega che hai preso, credo che non mi deluderai affatto.  Non vedo l'ora di leggere il continuo, ma mi chiedo come mai dei capitoli così brevi. è il tuo stile? Ad ogni modo non ho nulla da segnalarti, nessun errore neanche nei patronimici e nei sostantivi. Brava, complimenti!
P.s. Che contest è quello a cui stai partecipando? Perchè sarei interessata francamente xD
до скорой встречи, дорогой!
Поцелуи, Žanna M.

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Mi piace questa storia! La nostra Mashka che conquista con la sua innocenza una delle guardie di Ekaterinburg! Sarebbe bello se fosse andata veramente così, sigh! Continua così e ti auguro di vincerlo questo contest! 
PS: come si fa a vedere su EFP quali contest sono attivi? Non dirmi nel forum, che non ci capisco niente! 

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