hey gemellina! :D
ma figurati, non fa niente se non m ringrazi nominandomi!
coooomunquuuueeeeee passiamo alla recensione, e scusa per il ritardo!
Mi svegliai all'improvviso. Stavo tremando come una foglia e ancora non sapevo il perchè: nonostante il gelo londinese di Novembre stavo al caldo avvolta dall'enorme piumone e dal mio pigiama lilla di pail. Forse ero a conoscienza del motivo che aveva causato la mia tremarella, semplicemente non volevo ammetterlo a me stessa. Nel sonno avevo visto due occhi verdi che mi fissavano intensamente.
Erano comparsi all'improvviso. Avevo fatto di tutto per svegliarmi solo perchè la visione di quegli occhi verdi mi stava piacendo. Stavo trovando fantastico il fatto che quegli occhi si fossero posati su di me nonostante sapessi che fossero i SUOI occhi: Harry. Mi passai freneticamente le mani tra i capelli color mogano e scossi la testa per scacciare dalla mia mente l'immagine vivida di quegli occhi verdi, ma senza ottenere risultati
come la capisco Hope, io me li sogno anche da sveglia!
Che cosa mi stava succedendo? Insomma, io odiavo quel ragazzo! Senza dimenticare che avevamo in corso ancora quella scommessa che non dovevo perdere per nessuna ragione al mondo. Riuscite a immaginare Harry che si vanta con quegli altri quattro coglioni di essere risucito a farmi cadere nella sua rete? Riuscite a immaginare me come sua schiavetta personale sottomessa e umiliata? Io no.
si certo hope, ti odi harry! siamo tutti convinti guarda! Ma se anche Cory il pandacorno se n'è accorto!
"Stai andando a prendere un pò d'acqua, non mi sembri un soldato americano in marcia per l'Iraq!"
Odiosa vocina rompi coglioni!
"Ricordati che sono frutto della tua mente, quindi se esisto è colpa tua"
Visto che dipendi da me, fai tutto ciò che ti dico: STAI ZITTA!
oddio! hahaha, ma quanto ho riso qui! certo che hope è strana hahaha
Feci dei lenti e silenziosi passi verso l'ingresso buio alla ricerca dell'interruttore. Quando lo trovai lo schiacciai e la luce invase l'intera stanza. Davanti a me, a pochi metri di distanza, nel cono d'ombra della lampada, c'era Harry.
-Ma vaffanculo!-. gli sussurrai senza pensarci. Per quale assurdo motivo ogni volta che rientrava tardi in casa doveva stare con le luci spente? -Bonjour Finesse!- disse lui con voce strascicata. Odiavo quando mi doveva salutare in quel modo.
-Non vorrei dirtelo, ma sono le 3 di notte.- gli risposi alzando gli occhi al cielo. Lui alzò lo sguardo su di me, eppure non riuscii a vederlo bene in faccia, e provò a fare un passo. Solo in quel momento mi accorsi che barcollava e che si teneva al muro per non cadere. Realizzai tutta la situazione in pochi attimi e d'istinto mi avvicinai a lui prendendolo per la maglietta impedendogli di muoversi. L'alito che puzzava di vodka mi accarezzò i capelli e io rabbrividii sentendolo su di me. Era ubriaco.
-Uh uh Stevens, quanta foga!- disse lui ridacchiando. Io alzai lo sguardo su di lui per dirgliene quattro, ma appena vidi più da vicino il suo viso impallidii e le parole mi morirono in gola: aveva un occhio nero, del sangue solidificato che scendeva dal naso e un labbro spaccato.
-Che cazzo hai fatto?- gli chiesi istintivamente. Lui continuò a ridere.
-Che cosa vuoi dire?- mi chiese come se fossi stupida. Io sbuffai.
-Vieni.- gli dissi facendogli appoggiare un braccio attorno alle mie spalle mentre io lo stringevo per la vita e lo guidavo nel salone. Accesi le luci anche di quella stanza e lo feci distendere sul divano. Andai in bagno, presi una pomata per i lividi, e ritornai in salone. Harry aveva appoggiato la testa sul bracciolo del divano e si era portato un braccio sulla testa a coprire gli occhi. Mi sedetti sul bordo del divano dando la schiena alle sue gambe e con fare esitante gli spostai il braccio dagli occhi.
Lui non oppose resistenza e continuò a tenere gli occhi chiusi. Tolsi il tappo alla pomata e ne misi un pò sull'indice.
-Adesso stai fermo.- gli ordinai, ma lui non rispose. Stava per caso dormendo? Con questa domanda che continuava a frullarmi in testa mi sporsi in avanti con i miei lunghi capelli a coprire la mia e la sua faccia, come se fossero un sipario che ci estraniava dal resto del mondo. Con l'indice iniziai piano a massaggiare il cerchio violaceo che circondava l'occhio. Mi sentivo a disagio così vicina a lui. Una volta finito di spalmare la crema, spinta da chissà quale istinto, iniziai ad accarezzargli leggermente la fronte, con la punta delle dita.
Con un gesto fulmineo di cui non riuscii ad accorgermi lui mi bloccò il polso rinchiudendolo nella morsa della sua mano grande e morbida, senza farmi male. Quello sembrava il tocco più dolce del mondo. Abbassai lo sguardo su di lui e i miei occhi incrociarono i suoi, che aveva aperto: verdi, caldi, intensi, privi di quella luce maliziosa che di solito li caratterizzavano, due pozze verdi in cui affondai. Quelli che avevo sognato poco prima non gli prestavano giustizia, erano niente a confronto.
-Hope.- mi chiamò lui a voce bassa e roca, alzando di poco la testa. Il forte odore di vodka mi investii il viso ed io respirai. Girai di scatto la faccia accorgendomi della situazione in cui ci trovavamo. Lui sembrò deluso e ripoggiò la testa sul bracciolo del divano lasciando il mio polso. Mi portai le mani in grembo con lo sguardo fisso su di esse.
-Si può sapere che diavolo hai fatto?- gli chiesi cercando di riprendere il controllo della mia voce. Lo sentii sospirare.
-Sono andato in una discoteca, ho bevuto troppo. Ci ho provato con una tipa, ma a quanto pare era fidanzata e il suo ragazzo mi ha picchiato.- disse facendo un piccolo amaro sorriso e indicandosi il labbro e l'occhio. Sentii qualcosa pizzicare dentro me al sentire della ragazza con la quale ci aveva provato, ma cercai di non farci caso e di metterlo a tacere.
-Come sei arrivato a casa?- gli chiesi iniziando a torturarmi le mani.
-Il barman del locale è un mio amico e mi ha dato uno strappo fino a qui.- mi spegò. Poi il silenzio. Non so per quanto tempo rimanemmo in silenzio, forse un'ora, forse pochi secondi. So solo che il silenzio veniva rotto dal tichettare dell'orologio e dai nostri respiri. L'aria attorno a noi sembrava essersi riempita di un'elettricità euforica e dentro di me era in atto una lotta: ero tentata di girarmi verso di lui per ammirare il suo viso, ma la parte più razionale di me cercava di prendere il sopravvento e di convincermi a non farlo.
Vinse la parte più irrazionale. Respirai forte e mi girai verso di lui. Ora ero sicura che stesse dormendo. Le sue palpebre erano cadute pesantemente davanti ai suoi occhi e il suo respiro era molto regolare. Le sue labbra erano leggermente incurvate verso l'alto mostrandomi un accenno di quelle fossette che tanto amavo. Avvicinai il mio viso al suo. In seguito decisi che fosse stata la stanchezza a portarmi a fare quello che feci, eppure in quel momento non mi importava di nulla, nè di come avrebbe reagito lui nel caso in cui si fosse svegliato, nè della scommessa fatta con quest'ultimo: semplicemente chiusi gli occhi e poggiai le mia labbra sulle sue.
Fu un semplice contatto di labbra, niente di più, la cosa più casta di questo mondo, eppure mi sembrò di impazzire. DOVEVO essere impazzita se stavo facendo quello che stavo facendo. Riuscii chiaramente a sentire il sapore delle sue labbra: vaniglia con un leggere sapore di vodka. Era sbagliato, ma anche giusto. Era il paradiso al centro esatto dell'inferno. Quel contatto durò pochissimi secondi fino a quando sentii le sue labbra fare una leggera pressione sulle mie.
Aprii gli occhi di scatto staccandomi da lui il più velocemente possibile girando il volto, facendo si che i miei capelli mi nascondessero il volto. Sentivo di avere le guance in fiamme e mi portai due dita, l'indice e il medio, alle labbra. "CHE CAZZO HO FATTO?" continuavo ad urlare nella mia testa benchè non fossi minimamente pentita. Con la coda dell'occhio guardai Harry, intimorita che si si fosse svegliato, ma per fortuna stava continuando a dormire beato.
Scattai all' in piedi e, dopo aver spento tutte le luci del piano di sotto, mi avviai verso le scale. Prima di incominciare a salire le scale mi voltai un'ultima volta verso il divano dove avevo lasciato Harry. Scossi violentemente la testa e salii le scale di corsa fiondandomi in bagno. Accesi le luci e mi appoggiai al lavandino guardandomi allo specchio: avevo i capelli castani spettinati, le labbra carnose rosse e gonfie, le guance rosse come pomodori e gli occhi che brillavano.
Che cosa mi stava succedendo? Che cosa stava accadendo? Perchè? Era tutto così sbagliato! "Sbagliato, sbagliato, sbagliato". Mi sciaquai furiosamente la faccia con dell'acqua ghiacciata, ma il fuoco che colpiva le mie guance non sembrava volersi spegnere. Mi asciugai il viso con un asciugamano e andai in camera mia. "Non accadrà mai più, mai più." Mi sdraiai sul letto, la pancia in giù, il volto sprofondato nel cuscino. Intanto, sentii qualcosa cadere da un mio occhio e rigarmi il viso. Una lacrima solitaria? Nah, sudore degli occhi.
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! oddio questa parte! Dire che la amo è poco! si sono baciati, si sono baciati, si sono baciati (leggilo cantando ahahahah) MA HArry ubriaco ahahah no, ok! hahah! Non vedo l'ora di vedere come si comporterà hope con harry hahah oddio! Ma siamo sicuri che lui dormiva? MHHH.........
-Ti prego, dimmi che si è rotta una gamba e che non si può alzare dal divano!- disse Zayn ridendo. Io alzai gli occhi al cielo, ma feci finta di ignorarlo.
ZAYN MA WTF????
Louis che vuole fare i capelli a Zayn oddio che qualcuno lo fermi e Zayn, lo sanno tutti che tu soffri di shopping mania u.u hhahah
-SALACABULA MIGICABULA BIDIDI BODIDI BU'!- cantò Louis. Tutti ci girammo a fissarlo sconvolti. -Scusate, pensavo fosse una gara a chi spara più cazzate.- disse lui come per volersi giustificare.
-Ah, in questo non ti batte nessuno!.- gli disse Zayn
no, ok, hahahah ma quanto può essere coglione louis hahahah
-Perchè?- mi chiese lui con le mani ancora sul volante e lo sguardo fisso di fronte a sè. Io aggrottai la fronte non capendo.
-Cosa?- gli chiesi. Lui si girò verso di me respirando profondamente.
-Perchè mi eviti? E' dal giorno della festa a casa di Perrie che non fai altro che evitarmi e questa cosa sinceramente mi secca.- mi spiegò lui paralizzandomi sul sedile fissandomi con i suoi occhi di ghiaccio. Aveva occhi di ghiaccio ma una voce calda e dolce come il miele. Io abbassai gli occhi umettandomi le labbra. -Che cosa ho fatto di male per meritarmi la tua totale indifferenza? Se ti sto antipatico dimmelo, ti prego, quanto meno parlami.- disse lui. Sembrava arrabbiato. Che cosa gli avrei dovuto rispondere ora?
-Niall, non sei tu...- iniziai io senza però sapere come continuare. "Non mi sei affatto indifferente!" avrei voluto urlare, ma non sarebbe stato coerente.
-E allora che cosa è?- mi chiese sempre più curioso.
-E' successo qualcosa quel giorno alla festa.- risposi inziando a torturarmi le unghia delle mani.
-Cosa?- chiese perplesso. "Mi hai baciata Niall, poi mi hai detto che mi amavi." pensai io, ma non lo dissi. Come già sapevo lui non si ricordava per niente di ciò che era successo alla festa, e tutto ciò mi confermava che lui aveva agito come aveva agito solo perchè ubriaco fino al midollo.
-Non posso dirtelo, ma credimi quando ti dico che ciò che è successo mi ha portata ad ignorarti.- gli risposi senza mai guardarlo negli occhi. Se lo avessi fatto forse gli avrei spiattellatto la verità in faccia come se stessi raccontando l'ultima news su Miley Cyrus. Lo sentii sospirare.
-Guardami.- disse serio ma dolce, la voce piena di una strana intensità. Io scossi la testa come a volrgli negare quella richiesta. Sentii due dita fredde poggiarsi sotto il mio mento: le sue dita potevano essere anche fredde, ma il suo tocco sulla mia pelle sarebbe stato sempre bollente e avrebbe sempre prodotto brividi indescrivibili.
-Liz, ti prego.- disse costringendomi ad alzare lo sguardo su di lui. Non che io feci qualcosa per impedirglielo, anzi. I suoi occhi azzurri mi perforarono in tutti i sensi, mi sentii spiazzata davanti a quegli occhi azzurri come il cielo; osservandoli mi sentivo come un uccellino che vola verso l'infinito.
-Cosa è successo?- chiese quasi come se fosse una supplica. Niall che mi stava supplicando. Perchè quella situazione mi stava facendo sentire potente e debole allo stesso tempo?
-Io... io...- balbettai, incapace di formare una frase di senso compiuto. Ero in completa balia di lui. A quel pensiero strabuzzai gli occhi. -No! No!.- dissi girando la testa di scatto per poi aprire la portiera della macchina, chiuderla con un tonfo ed appoggiarmi su di essa. Lo sentii scendere dalla macchina e avvicinarsi a me, ma non mi voltai a fissarlo.
-Liz, mi stai facendo impazzire.- disse lui alzando le braccia al cielo. Ah, io lo stavo facendo impazzire? Ma chi si credeva di essere? Lui aveva il diritto di ubriacarsi, di fare e sparare cazzate e io non potevo nascondergli qualcosa?
-Se non ti sta bene il mio carattere puoi anche andartene.- gli risposi. Il mio tono di voce era talmente acido che per un momento pensai di essermi trovata nel corpo di Hope. Lui dal mio fianco si spostò di fronte a me.
-Davvero non hai ancora capito?- mi chiese come se fossi scema. Ma che cosa dovevo capire? Non avevo mai conosciuto persona più criptica di lui!
-Ma cosa devo capire Niall?- sbottai ficcandomi le mani gelate nelle tasche del giubbotto.
-Ah, stà zitta!- disse lui. Io dovevo stare zitta? Ma come si permettava? E io che avevo addirittura pensato di essere innamorata di lui. Alzai la testa di scatto su di lui per rispondere, ma successe qualcosa che non mi sarei immagginata. Qualcosa che aspettavo da giorni pur sapendo che non doveva essere così. Poggiò le sue labbra sulle mie e i birividi che mi percorsero il corpo furono gli stessi del giorno della festa. Dischiuse le labbra e il suo sapore di cannella mi invase la bocca. Dovevo mettere fine a tutto ciò prima che fosse stato troppo tardi. Mi staccai da lui.
Io non lo provai a guardare nemmeno, lo scansai e mi incamminai verso il negozio. -Liz aspetta!- disse lui dietro di me, ma io non gli diedi retta. Iniziai a correre, con la sua voce ancora che mi rimbombava nelle orecchie, il sapore di cannella sulle labbra, calde lacrime che incominciarono a rigarmi il viso.
no, ok, qui mi sono agitata! pensavo e mo che cavolo gli dice?
oddio, mi piacciono tanto quei due insieme! mi piacciono i Liall! :D
e anche loro si sono baciati (per la seconda volta)
Questa volta il bacio mi è piaciuto di più! *.*
rava gemellina, mi hai fatta ridere tanto :D
Ti voglio 1 mondo di bene! <3
la tua gemellona pasticciona (wtf?) |